Dopo aver recuperato su supporto dvd Emanuelle e gli ultimi cannibali di Joe D’Amato alias Aristide Massaccesi, di Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) prosegue la propria riscoperta dell’eros nostrano includendo nel proprio vasto catalogo due interessantissimi titoli risalenti al periodo a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta.
Rende infatti disponibili su disco digitale Top sensation e La ragazza dalla pelle di luna.
Top sensation (1968)
In precedenza regista soltanto del comico Che fine ha fatto Totò baby, Ottavio Alessi catapulta su uno yacht Maud Belleroche nei panni di una ricca signora che, nel tentativo di svegliare il figlio paranoico e ritardato Ruggero Miti, organizza una crociera in cui invita gli sposini Maurizio Bonuglia e Rosalba Neri insieme ad Edwige Fenech, che dovrebbe chiaramente sedurre il giovane. Fino al momento in cui, raggiunta un’isola sperduta, incontrano gli unici abitanti del posto: la coppia formata dai pastori Salvatore Puntillo ed Eva Thulin, sperando che quest’ultima possa sbloccare la situazione psichica del ragazzo.
Il tutto in forte aria di sapore anti-borghese, con la Neri e la Fenech che non si risparmiano, ovviamente, in massaggi altamente erotici e, addirittura, in un rapporto saffico a tre con l’altrettanto bella e sensuale Thulin.
In una versione integrale che, provvista di sequenze fino ad oggi tagliate come quella mitica dell’incontro quasi zoofilo tra la divina Edwige e una capretta, approda ad un tragico e significativo epilogo.
La ragazza dalla pelle di luna (1972)
Reduce dai documentari Svezia inferno e paradiso, Angeli bianchi… angeli neri e Questo sporco mondo meraviglioso, Luigi Scattini prende un Ugo Pagliai fresco del successo dello sceneggiato televisivo Il segno del comando e lo fa sbarcare insieme alla moglie fotografa Beba Loncar alle Seychelles, all’insegna di una vacanza atta a rinvigorire il loro rapporto ormai logoro. Luogo in cui lui perde la testa per la bellissima indigena Zeudi Araya, mentre lei, che non rimane indifferente all’aura ammaliatrice della donna, si concede ad un Giacomo Rossi Stuart scrittore alcolizzato.
Nel corso di meno di un’ora e mezza di ambientazione esotica il cui elemento di spicco, ovviamente, è rappresentato dalle splendide grazie della Araya, qui al suo debutto sul grande schermo e subito dopo protagonista di altre due pellicole scattiniane: La ragazza fuoristrada e Il corpo. Quindi, la vediamo rotolarsi nuda sul bagnasciuga e perdersi in caldi amplessi con pagliai; man mano che l’indole da documentarista del regista trova anche modo di condire il tutto con un momento di cattura di uno squalo.
Dodici minuti di contenuto testuale in cui lo stesso spiega la genesi del film e ventinove di intervista al discografico Rocco Pandiani che parla delle avvolgenti musiche di Piero Umiliani occupano la sezione extra del dvd.
Francesco Lomuscio
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