Bypassata la sala cinematografica e finito a Natale 2020 direttamente su Sky e in streaming su Now Tv a causa dell’emergenza da Coronavirus, approda in dvd sotto il marchio CG Entertainment (www.cgentertainment.it) – con un breve backstage nella sezione extra – Tutti per 1 – 1 per tutti di Giovanni Veronesi, sequel del Moschettieri del re – La penultima missione diretto dallo stesso due anni prima.
Il Moschettieri del re – La penultima missione che, in realtà vecchio progetto pensato per Francesco Nuti, Roberto Benigni, Massimo Troisi e Carlo Verdone, tenuto nel cassetto per decenni ha provveduto a calare Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Valerio Mastandrea rispettivamente nei panni di D’Artagnan, Athos, Aramis e Porthos, ritiratisi ed esiliati a vita solitaria dopo i loro successi di spadaccini.
Almeno fino al giorno in cui venivano richiamati in servizio dalla Regina Anna d’Austria per un’operazione delicata che vedeva in gioco il destino del giovane Re Luigi XIV, minacciato dalle malvagie trame del Cardinale Mazzarino e della sua adepta Milady.
Regina interpretata dalla Margherita Buy che ritroviamo anche in questa continuazione per rimettere in mezzo il sempre più goliardico ma arrugginito quartetto in un’ultimissima missione. Quartetto in realtà ora terzetto, in quanto il defunto Aramis si è reincarnato in un lupo che, in maniera divertente, parla sfoggiando l’accento pugliese rubiniano.
Perché, come già avvenuto nel primo film, sono in particolar modo le inflessioni dialettali degli attori – dal lucano al romano – poste sulle bocche dei quattro eroi nati dalla penna di Alexandre Dumas a rappresentare l’elemento maggiormente esilarante di Tutti per 1 – 1 per tutti. Eroi stavolta guidati dalla singolare veggente Tomtom incarnata da Giulia Michelini e lanciati in una nuova mirabolante avventura che intreccia i destini della piccola Principessa Ginevra, figlia di Enrichetta d’Inghilterra alias Anna Ferzetti, e del giovanissimo e riccioluto orfanello Buffon, ovvero la Sara Ciocca de Il giorno più bello del mondo e il Federico Ielapi che è stato Pinocchio nell’omonimo lungometraggio di Matteo Garrone.
Il tutto in un villaggio costellato di sfide di ogni genere, immancabili duelli con la spada e incontri fantastici, tra cui quello con il Cyrano dalle fattezze del Guido Caprino che incrementa ulteriormente un ricchissimo cast comprendente, nel mucchio, Ubaldo Pantani, un non facilmente conoscibile Giulio Scarpati, l’ottimo caratterista Luis Molteni e l’ex tennista Adriano Panatta.
All’insegna di oltre un’ora e cinquanta di visione mirata a portare alla scelta tra la fedeltà alla Corona e quella all’amicizia; mentre, attraverso un’apertura immersa in un attualissimo presente con tanto di bambini dalle mascherine protettive, risulta chiaro il tentativo di staccare Tutti per 1 – 1 per tutti dai consueti e abusati cliché della commedia italiana d’inizio terzo millennio per miscelarli ad un look da favola in fotogrammi di taglio internazionale indirizzata in maniera principale al pubblico dei ragazzi. Complice la presenza di effetti digitali e del lodevole lavoro su scenografie e costumi.
Una favola atta a ribadire, tra azione e ironia, che la fantasia, a volte, è dura a morire.
Francesco Lomuscio
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