In dvd Vittorio Gassman e Philippe Noiret protagonsiti di Due pezzi di pane di Sergio Citti

Dopo aver vissuto una prima parte della sua carriera al fianco di Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti intraprese negli anni Settanta la strada di regista, guardando ovviamente al suo mentore e poeta, con il quale collaborò già ai tempi di Accattone.

Quindi, dopo un tris di regie rappresentato da Ostia, Storie scellerate e Casotto, nel 1979 fu il turno di Due pezzi di pane, interpretato dai grandi Vittorio Gassman e Philippe Noiret affiancati da un Gigi Proietti che, apparentemente coinvolto in un ruolo secondario, è il vero fulcro della storia portata in scena.

La storia è quella dei due suonatori ambulanti Pippo (Gassman) e Peppe (Noiret), il primo chitarrista e il secondo suonatore di flauto e armonica, i quali, ogni sera, si esibiscono insieme in un trattoria gestita da un singolare oste (Proietti) capace di prevedere il futuro. Un amore in comune che i due amici e musicisti condividono l’uno di nascosto dall’altro è quello provato nei confronti della bella Lucia (Anna Melato), donna che vive vicino la loro abitazione e che presto, dopo un tragico evento, lascia un figlio da crescere. Un figlio (Alessandro la Torre) la cui paternità potrebbe essere sia di Pippo che di Peppe, che gli danno il nome di Piripicchio (Alessandro La Torre). Un piccolo che trascinerà entrambi in una serie di rocamboleschi eventi, mettendoli di fronte alla consapevolezza che la vita fa parte di un tremendo gioco del destino.

Grazie a quel suo sguardo innocente, capitolino e poeticamente periferico, Citti con Due pezzi di pane narra una favola fatta di amore e sentimento, un atto sentito e dichiarato verso ciò che si prova della magia romana e di quello che porta con sé da secoli. Ed è assurdo constatare come, per arrivare a tanto, il futuro autore di Mortacci si sia affidato alla maestria del genovese Gassman e del francese Noiret (qui doppiato da Giuseppe Rinaldi), i quali riescono a rendersi anfitrioni di gran classe per quella che risulta essere un’ode capitolina affascinante e toccante, senza dimenticare l’apporto del romano Proietti.

Il racconto di una società che non c’è più è quello descritto in Due pezzi di pane, che tratta con il giusto sarcasmo le controversie dell’epoca, sia per quanto riguarda lo sguardo sociale che quello politico, per non parlare dell’aspetto giustizialista (da citare la lunga sequenza ambientata in un tribunale, dove nella folla si può scorgere una giovanissima Lory Del Santo).

Film come Due pezzi di pane mancano cinema italiano del XXI secolo, non tanto per gli artisti di un certo calibro che vi prendevano parte, irripetibili nel tempo, ma soprattutto a causa della sincerità d’animo che sfoggia nelle sue intenzioni, piacevoli e dolci alla maniera di una sonata serale al chiaro di luna capitolino.

Edito in dvd da Mustang Entertainment (www.cgeentertainment.it), con quindici minuti di intervista a Giancarlo Scarchilli che racconta di Sergio Citti quale contenuto extra.

 

Mirko Lomuscio