Visto nelle sale cinematografiche nell’estate 2022, approda in dvd per Eagle pictures The twin – L’altro volto del male, horror proveniente dalla Finlandia.
Al timone di regia abbiamo infatti il Taneli Mustonen che all’interno del genere ha già avuto modo di dire la sua, nel 2016, attraverso Lake bodom, del 2016, distribuito dalle nostre parti direttamente nel mercato dell’home video.
Al centro di The twin – L’altro volto del male abbiamo Rachel e il marito Anthony, ovvero Teresa Palmer e Steven Cree, reduci da un incidente che ha causato la morte di uno dei loro gemelli. Fatto che li spinge a trasferirsi insieme al figlio sopravvissuto dall’altra parte del mondo, nella speranza di costruirsi una nuova vita; ma quello che doveva essere un tranquillo periodo di guarigione si trasforma progressivamente in un vero e proprio incubo, man mano che la donna comincia a svelare la tortuosa verità sul ragazzino rimasto vivo, trovandosi anche a dover affrontare le forze malvagie che mirano ad impadronirsi di lui.
Nel corso di quasi un’ora e cinquanta di visione che, allacciandosi al filone dei bambini inquietanti e, in particolar modo, alle storie di gemelli morti e non morti, guarda chiaramente al maggiormente inquietante cinema di Roman Polanski, con Rosemary’s baby – Nastro rosso a New York in prima linea.
The twin – L’altro volto del male, infatti, punta tutt’altro che alla truculenza da splatter ed elaborati effetti speciali di trucco, privilegiando, al contrario, una cupa atmosfera destinata ad impreziosirne la lenta evoluzione narrativa.
E, sicuramente, i profani della paura in fotogrammi potranno pensare che sia tutto già visto e del tutto privo di originalità ciò che scorre davanti ai loro occhi; senza immaginare, però, che le diverse circostanze che appaiono banali e prevedibili ottengono un riscatto, in realtà, nell’inaspettato epilogo. Del resto, il vero punto di forza di The twin – L’altro volto del male risiede nei diversi colpi di cena che, con tanto di spiegazione di quanto accaduto, precedono i titoli di coda.
Francesco Lomuscio
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