Intervista a Blake el Diablo: Spicchi di Luna, obbiettivi e influenze

«Ho scritto Spicchi Di Luna sul flusso delle mie vibes all’ascolto del beat – racconta l’artista a proposito della genesi del pezzo – Mi sono immaginato da solo al tramonto sul cofano di una macchina, a scrivere un pezzo chill, come se fosse la colonna sonora del momento. Ho preso spunto da più situazioni della mia vita, quelle a cui pensi quando sei da solo e ti fai un po’ di trip mentali. Amore, amici, passato futuro e tanto altro. Direi che è uscito tutto molto bene».

Ciao Blake, benvenuto a Mondo Spettacolo. Puoi raccontarci la nascita del tuo ultmo singolo, “Spicchi di Luna”? E’ stato un processo immediato oppure ha richiesto molto tempo?

È nato abbastanza in fretta, tempo una settimana e avevamo già tutto. Ho pensato a vecchie esperienze e a possibili future.

Qual è il commento positivo che ricevi più spesso?

Principalmente mi dicono che spacco, ma comunque vari apprezzamenti in generale

Tre album rap che ti hanno cambiato la vita?

Midnite – Salmo,  Chicnisello-Vegas Jones,  My beautiful dark twisted fantasy – kanye west

Cosa ne pensi dell’attuale scena hip hop italiana? Ti rivedi nel sound che sta andando per la maggiore in questo periodo?

Penso che ci sia tanta gente forte quanto scarsa, roba veramente pessima. Mi vedo poco in tutta questa roba gangsta, è una pagliacciata enorme. Fortuna ci sono molti artisti che sanno cosa significa fare musica

Qual è il tuo prossimo obbiettivo?

Assolutamente il disco d’oro, e poi ovviamente si punta sempre più in alto