Intervista a Fatima, che esce con Gocce d’ammore

Nata a Napoli nel 1981, Fatima Fausto è un soprano.

Studia e si diploma in canto presso il Conservatorio D. Cimarosa di Avellino .

Segue in seguito corsi di perfezionamento col Soprano Katia Ricciarelli , esibendosi  in vari concerti da solista col maestro Leonardo Quadrini e, successivamente, viene scelta dal maestro Roberto De Simone per interpretare il ruolo di Doralba nell’Impresario in Angustie.

L’interesse per la sua voce, poliedrica e duttile, la portano alla registrazione di Ma comme se fa, dove Lirica e Pop s’incontrano.

Nel 2019, in coppia con il tenore Raffaele Beneduce, è finalista al Festival di Napoli New Generations col brano Gocce d’Ammore, che verrà pubblicato l’anno successivo decretandone la consacrazione artistica.

 

 

Il tema del suo nuovo singolo ‘Gocce D’amore’ è il non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, visto attraverso gli occhi di una donna. Come pensa possa agire una donna di fronte a una possibile sofferenza d’amore o a una delusione?

Credo che ogni donna viva l’amore come la delusione seguendo sempre i propri sentimenti, il proprio vissuto e il proprio cuore.Nel  singolo Gocce D’ammore ci troviamo di fronte a una donna forte, una donna guerriero che non si arrende di fronte alle difficolta’ e combatte per questo  amore, ma non tutte le donne sono forti di fronte alle difficolta’e alle delusioni. Talvolta rifiutano o non accettano la sofferenza che la  delusione comporta  e con il tempo invece di reagire perdono la propria autostima chiudendosi in se stesse, senza vedere quanto una donna nonostante tutto può ricominciare più forte e più bella di prima. 

Mi piacerebbe sapere qual’è stato, nel suo percorso di crescita artistica, il momento che lei ricorda maggiormente e per quale motivo

C’e’ un momento della mia vita che porterò per sempre nel mio cuore perché mi ha aiutato sia dal punto di vista di crescita  artistica che personale ed e’stato quando nel 2005 sono andata in Canada per la festa del giorno dell’indipendenza “Thunder Buy Fest” e ho cantato in tre serate diverse la nostra Musica, la nostra Napoli e li mi sono confrontata con la grandezza artistica  degli altri artisti e musicisti che venivano da altre parti del mondo. Ogniuno di loro mi ha lasciato qualcosa che non dimenticherò mai sia a livello umano che musicale.Per me e’stata una grande esperienza e opportunità.

A quale premio vinto durante la sua carriera è più legata?

Sono legata al primo premio vinto al concorso Lirico di Bacoli, ricevuto come miglior  interprete della canzone Classica Napoletana con la canzone “I te vurria Vasa’”.

Pensa che la musica ricopra un livello importante nel panorama artistico partenopeo?

Certo un livello importantissimo dal punto di vista culturale e sociale. Può cambiare generazioni, rendere tutto più chiaro, riappropriarsi della propria identità, riavvicinare i giovani alla storia e portarli a conoscenza di una ricchezza infinita della melodia napoletana.

Ritiene che l’incontro avvenuto ai suoi esordi con Katia Ricciarelli abbia in qualche modo influenzato il suo modo di esporsi e creare musica?

Il mio incontro con Katia Ricciarelli mi ha arricchito dal punto di vista tecnico e vocale e mi ha aiutato a ricercare il repertorio Lirico da eseguire adatto alla mia vocalità.E’ stata una buona guida ,ma la mia identità già era ben salda.

In quale momento ha deciso di unire la musica lirica al pop?

I due generi mi hanno sempre affascinata sin da piccola, quando ascoltando Giorgia,Caballè e I Matia Bazar in me era un continuo susseguirsi di emozioni ;i due mondi mi attiravano allo stesso modo e quando decisi  all’età di 16 anni  di iniziare gli studi lirici al conservatorio, non ho voluto scegliere di seguire solo un genere musicale ma  ho scelto di unirli  e di  portarli avanti  fino ad oggi e come continuerò a fare.

Come si può ricominciare a vivere dopo una delusione d’amore? Lei personalmente la ritiene una sfida o un monito per poter correggere qualcosa di sbagliato?

Credo che prima di tutto una delusione per quanto si possa essere forti, ti lascia  sempre un segno dentro, ma  bisogna credere in se stessi per ricominciare a vivere.Io credo che sia una sfida, ma una sfida  contro se stessi nel doversi dimostrare che ricominciare non deve far paura e che se anche  da soli si può ritornare a vivere  una nuova vita e col tempo perché no, anche un nuovo amore.

Ci racconti come è stata l’esperienza lavorativa assieme a Mikele Buonocore e al produttore Ennio Mirra di EVERGREEN. La considera una esperienza importante?

Incontro straordinario che non dimenticherò mai!

Mikele Buonocore e’ un grande autore oltre  che ad essere una persona eccezionale  dotata di forte sensibilità e bontà; ti fa stare comoda, ti da tempo e ti fa capire bene ciò che ti propone..Ennio Mirra e’ un Producer eccezionale molto disponibile e crea l’abito da sera perfetto da farti indossare.Abbiamo con altri artisti puntato su Evergreen Musica senza tempo e oggi mi ritengo contenta di fare parte di questo gruppo.

Grazie per la bellissima intervista.Fatima.