Intervista al cantautore TOMMASO FICHELE, uscito con il nuovo singolo “Ancora e Ancora”

Classe 1984, Tommaso Fichele ha iniziato la sua carriera artistica in teatro; è stato interprete in vari musical e spettacoli teatrali come canta-attore e nel 2012 è approdato, dopo aver girato i più famosi teatri italiani e l’Europa, in America.

Insegnante di canto, teatro e musical presso Accademia dello Spettacolo e Musical di Baronissi (Sa), è stato membro presso la giuria del Festival di Castrocaro, Vocalist presso Studi RAI, Speaker Radiofonico e Talent Scout presso Radio CRC.
Ha partecipato a programmi Mediaset e Rai (“Amici di Maria de Filippi”, “I raccomandati” con i Neri per Caso…. Ecc)

Ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti importanti, riceve il Premio della Critica al Festival di Napoli 2017 New Generation.

Lei ha scritto questo brano assieme a un altro grande nome della scena partenopea contemporanea, ovvero Mikele Buonocore. Come è nato il suo rapporto di collaborazione con lui e come si trova a lavorarci a stretto contatto?

Il brano e’ nato da un testo magnifico e dalla musica di Mikele Buonocore e poi arrangiato dal producer Ennio Mirra. Un binomio perfetto che ha reso il brano struggente ma allo stesso tempo vicino alle generazioni moderne. Collaborare con professionisti come loro e’ sempre bello e stimolante

Come è stato lavorare alla realizzazione del suo brano con l’etichetta EVERGREEN di Ennio Mirra (produttore tra gli altri di ‘Ancora e Ancora’) ?

Come dicevo Ennio Mirra è un producer da tempo, vanta tanti successi e da uno come lui si può solo imparare e con il collettivo artistico Evergreen stiamo facendo un bel lavoro, e’ nata una bella squadra.

Da quanto tempo si interessa, all’interno dei suoi testi, di tematiche civili e che cosa ne pensa, in particolare, della canzone cosiddetta tale (canzone civile)?

Trattare argomenti come la violenza sulle donne e’ sempre molto delicato. Inizialmente non mi sentivo pronto a trattare un argomento simile ma l’ insistenza di Mirra e Buonocore mi ha dato forza e adesso posso solo ringraziarli.

Leggendo il testo del suo brano una domanda mi sorge spontanea: come considera la condizione della donna nell’attuale momento storico e se pensa che questa possa migliorare sempre di più col passare degli anni.

La condizione non e’ facile, spesso le donne sono ancora “oggetto” di violenza e mai come questo momento sono rinchiuse nelle mura dei loro stessi carnefici. Per sovvertire la situazione ci vorrebbe una più salda collaborazione tra i vari enti preposti, ci vorrebbero pene durissime, io dico e propongo sempre la castrazione, non solo chimica.

Detto ciò, come si evolverà la canzone impegnata italiana (e soprattutto napoletana) nel corso dei prossimi anni? Quali tematiche sarebbero più importanti rispetto ad altre?

La musica ha un ruolo fondamentale nella società e seppure in questo periodo un po’ maltrattata dirà ancora la sua. E’ importante trattare temi sociali ma ancor di piu’ e’ importante educare, le nuove generazioni, ad ascoltare col cuore e non solo con le orecchie.

Pensa che il suo background di esperienze teatrali, televisive e di spettacolo possano aver influito in maniera preponderante sulle scelte stilistiche e di contenuto dei suoi brani nel corso degli anni?

Il teatro e’ stato il mio maestro di vita ed ogni esperienza vissuta sicuramente ha influito sulle mie scelte musicali e non solo. La vita ogni giorno arricchisce il nostro bagaglio ed e’ importante trasformare ciò che si vive in emozioni e poi in musica.

Tempo fa avevo visto un grafico interattivo sul sito The Pudding dove venivano mostrate le canzoni più ascoltate nei vari territori e stati, in particolar modo mi aveva colpito il fatto che, a diffrenza dell’Italia intera, in Campania e soprattutto a Napoli la canzone più ascoltata fosse ‘Ti aspetto all’altare’ di Tony Colombo. Secondo lei, quanto è considerata importante la cultura e l’influenza della città dal punto di vista musicale per un artista che vuole intraprendere questa strada? Pensa che Napoli stessa abbia un fascino diverso (musicalmente parlando) rispetto al resto del panorama nazionale?

I Napoletani vivono le proprie radici sicuramente in maniera viscerale ma cio’ non deve far confondere la musica napoletana classica con quella neomelodica. Napoli deve essere ricordata nel mondo per Pino Daniele, De Filippo, Troisi, Massimo Ranieri, Toto’ , Carosone e tanti altri , non per i moderni neomelodici. Ma siamo figli della tecnologia, bisogna avere memoria per capire quanto il passato artistico napoletano sia stato fondamentale per il mondo.

Come ritiene sia stata la collaborazione che è intercorsa con la Regione Campania in merito alla realizzazione del suo brano ‘Ancora e Ancora’ in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne?

Il Progetto Niente Bugie Soltanto Verità , voluto fortemente dal Consigliere Regionale Bruna Fiola, ha visto la fondamentale collaborazione della Regione Campania, dell’ Associazione Auser e la realizzazione di un video da brividi grazie a Film Commission Campania e Accademia di Belle Arti di Napoli. Il progetto prende spunto e voce dal brano Ancora e Ancora, abbiamo unito le forze per veicolare il messaggio più lontano possibile e sopratutto con la speranza di poter col tempo abbattere questo nemico.