“Io guido, tu guidi, egli…. fa guidare le multinazionali”

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Assistiamo all’avvento, col nuovo anno, dell’ennesimo gestore multinazionale di car sharing, nella nostra città. Per l’amor del cielo, nulla di più ecologico, ne condivisibile, nella volontà di disincentivare l’uso dell’automobile per ridurre l’inquinamento. Mi sembra, però, sostanzialmente inutile, ne mi spiego come mai, il nostro illuminato assessore all’urbanistica e viabilità, il prode Lubatti, propenda per questa sregolata apertura a qualunque società voglia offrire il medesimo servizio, nel nostro comune. Il nostro dovrebbe mostrarci la “necessità” di tutti questi gestori, non a caso rispondenti a gruppi multinazionali che non nascondono interessi per altri settori della mobilità nazionale e servizi pubblici, spiegarci su quale “analisi di mercato” risponde questa, abnorme e indiversificata offerta, viste le tariffe ( ma guarda caso ) del tutto simili tra loro.

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Potrebbe poi parlarci di “contingentamento”, perché se pensa di risolvere un problema sostituendolo con un altro, visto che pare il suo entusiasmo non abbia limiti numerici, saremo da capo a dodici. Insomma, l’assessore e i suoi “stay tuned” , come da affabulante piddina tradizione, non ci parlano mai di “numeri”. Ad es. Potrebbe dirci come mai una città come la nostra di 900.000 abitanti, ha poco meno gli stessi numeri di auto di car sharing, di Milano, la cui popolazione è di tre volte superiore alla nostra. Dovrebbe poi ricordarsi, ma ogni tanto ci pensa la Lega a farlo, di essere l’assessore alla viabilità del Comune di Torino e non il responsabile commerciale di qualche multinazionale dei trasporti e che il suo primo dovere, dovrebbe esser quello di incentivare, preservandolo, l’uso del “servizio pubblico” sia di linea ( bus, metro, tram ), che non di linea ( Taxi, noleggio ), cosa che, chissà come mai, dimentica spesso, se non per fare inutili marchette elettorali spacciandole per iniziative anti smog, impoverendo le già impingui casse GTT.

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In cinque anni non gli abbiamo mai sentito dire, una sola volta “usate il Taxi” e sì che, come il Sindaco è orgoglioso del servizio pubblico quarto in classifica Europea per qualità ed efficienza, dovrebbe esserlo anch’egli, visto che il suo dicastero ne è direttamente coinvolto. Questo assessore acclaratamente multinazionale, è lo stesso che fa il generoso con le aree di stazionamento Taxi, regalandole per giorni alle produzioni cinematografiche, senza prevedere altrettanti spazi per i poveri Taxisti, lui quindi fa bella figura, col culo di qualcun altro, comodo cosi, vero? Il personaggio ci ha, d’altronde, già dato esempi di visione urbanistica, autorizzando l’inizio dei lavori in Piazza “Carlina” in piena ostensione della Sacra Sindone, non contento, se vi ricordate, nello stesso periodo faceva iniziare i lavori per la risistemazione di Via Rossini.

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Che dire, per chi si ricorda, la chiusura di via Durandi, che oltre a renderlo ridicolo, ha mostrato tutta la sua statura clientelare e sulla quale ha dovuto fare una retromarcia frettolosa per evitare una rivolta popolare? Per non parlare dei “cani guardia” sui Tram. Questo solo per citare alcuni esempi di come, chiunque amministrerà (noi) , Torino, dovrà smettere queste “illogiche” familiste, che fanno solo danni e tenere lontani personaggi incompetenti i cui interessi sembrano più rispondere a strani tragitti personali, che non pubblici. Fortunatamente, si spiffera che neppure dalle sue parti goda di grande popolarità e che la sua rielezione, anche solo in consiglio sia fortemente in dubbio, mi auguro sia così perché la nostra città merita di meglio. Infine gli pongo una domanda: ma se Torino, ha un “suo” servizio di car sharing, ovviamente pagato con i “nostri” soldi, perché non accoppiargliene al massimo un altro per offrire un’alternativa e basta, al posto di “quattro” in modo da impoverirlo fino a farlo fallire? “Io guido” era solo il cavallo di Troia da utilizzare, Sig Lubatti? Glielo chiedo perché degli altri ne parla volentieri, mentre il “nostro” , sembra disturbarla un po’.

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Fabrizio Ricca