ISLAM E COSTITUZIONE ITALIANA SONO COMPATIBILI?

Buongiorno amici. Se il Corano ci fa toccare con mano l’incompatibilità dell’islam con la nostra civiltà, la nostra Costituzione ugualmente evidenzia un contrasto palese e irrisolvibile.
L’amico Agostino Bugari, su questo profilo Facebook, si domanda: islam e Costituzione italiana sono compatibili? Cita l’art. 8, 2° comma, della Costituzione italiana: “Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano”.
Al riguardo fa riferimento ad un articolo apparso sul L’Occidentale il 14/2/2009 per dettagliare il conflitto tra i precetti coranici e la nostra Costituzione:
1) la poligamia, dato che un musulmano può sposare fino a 4 mogli, mentre per la legge italiana ciò è inammissibile;
2) la pena di morte per apostati, adulteri ed omosessuali; confermata da tutte e quattro le scuole coraniche, e pertanto non suscettibile di smentite, è una realtà mai messa in discussione da nessun organo dirigente islamico;
3) la superiorità del musulmano sul non musulmano e dell’uomo sulla donna, chiaramente desumibili sia dalle fonti religiose islamiche (Corano e Sharia), che da documenti istituzionali, come ad esempio la Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo.
“Quindi noi, a buon diritto, esprimiamo la nostra convinzione che la religione islamica leda i princìpi costituzionali, e pertanto ci interroghiamo sulla legittimità dell’islam nel nostro Paese”.
La seconda considerazione, aggiunge, Bugari, concerne invece la legalità e la moralità delle moschee in territorio occidentale. “Qui gli aspetti che decretano la contrarietà alla loro edificazione sono molteplici. L’articolo 8 comma 3 della Costituzione prevede che i rapporti delle confessioni religiose con lo Stato siano regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze; ciò è ribadito anche dalla legislazione ordinaria con la L. 24.06.1929 n. 1159 e rd 28.02.1930 n. 289 (Disposizioni sull’esercizio dei culti ammessi nello Stato e norme di attuazione). La nostra Costituzione richiede, quindi, un “patto di intesa”, sottoposto alle Camere, affinché si verifichi che “la confessione religiosa professata non sia portatrice di una concezione di vita che induce a vivere il rapporto tra fedeli e Stato secondo modalità profondamente diverse dai convincimenti religiosi o meno che la maggioranza dei cittadini recepisce come disvalori e incompatibili con il nostro ordinamento giuridico”. La confessione islamica, al contrario, contrasta con l’ordinamento giuridico italiano e coi principi di riconoscimento di libertà e di dignità della persona garantiti da decenni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Tutte le religioni praticate in territorio italiano, compresa la cattolica, sono sottoposte ai relativi patti d’intesa, tranne la musulmana, i cui rappresentanti non hanno mai firmato tali patti, ma hanno tuttavia continuato a erigere illegalmente moschee a ritmo esponenziale nel territorio grazie all’accondiscendenza di amministrazioni compiacenti e alla farraginosità delle legislazioni regionali mal interpretate e ancor peggio applicate. Attualmente in Italia esistono oltre 750 moschee, tutte illegali.”

Riassumendo, conclude Bugari, secondo la nostra opinione l’islam è anticostituzionale per le seguenti ragioni:
1) predica concetti e ideologie contrari ai princìpi divulgati dalla Costituzione, in tema di rispetto per la vita e uguaglianza tra le persone (anticostituzionalità sostanziale);
2) non vi è alcuna convenzione tra Stato italiano e islam (come invece previsto dal comma 3 dell’art. 8 della Costituzione); pertanto le moschee italiane sono illegali (anticostituzionalità normativa).Ebbene, cari amici, visto che l’islam è sostanzialmente incostituzionale è che le moschee sono di fatto incostituzionali, cosa aspettiamo quantomeno a denunciare questa verità? Forse abbiamo paura della verità? Forse siamo ormai incapaci di far rispettare la nostra Costituzione e le nostre leggi? Forse diamo per scontato che la Costituzione e le leggi valgono solo per gli italiani mentre agli islamici sono tacitamente concessi deroghe ed eccezioni come se fossero uno Stato teocratico all’interno del nostro Stato di diritto?

Magdi Cristiano Allam