ISVN – Io sono Valentina Nappi in home video insieme al cortometraggio Queen Kong

CG Entertainment (www.cgentertainment.it) lancia su supporto dvd il documentario ISVN – Io sono Valentina Nappi di Monica Stambrini… ma procediamo in ordine.

Tutto ha avuto inizio quando un gruppo di registe attive tra cinema, televisione e teatro comprendente, tra gli altri, Anna Negri e Regina Orioli, ha deciso di mettere in piedi il progetto Le ragazze del porno, finanziato soprattutto tramite il ricavato della vendita delle opere d’arte presenti nella mostra Art of porn e costituito da elaborati porno-erotici mirati ad affrontare in maniera ampia il discorso della sessualità, a quanto pare ancora tabù nell’Italia del terzo millennio.

Un progetto che ha portato nel 2016, tra l’altro, alla realizzazione di Queen Kong, cortometraggio di quasi venti minuti diretto dalla già citata Stambrini e che, accompagnato da un backstage di circa un quarto d’ora e dal trailer, è compreso nel disco in una sezione tutta sua.

Cortometraggio dal forte retrogusto horror, in quanto, in seguito a un’apertura che vede Janina Rudenska abbandonare Luca Lionello in un parco dopo che, appartatisi dietro un albero per cimentarsi in una piuttosto audace sequenza di sesso, lui non riesce ad avere un’erezione, entra in scena la creatura del titolo (curiosamente identico a quello del monster movie firmato nel 1976 da Frank Agrama).

Creatura dalle fattezze di satiro che, caratterizzata da una piuttosto grande vagina e da enormi seni, si mostra tutt’altro che propensa a lasciare andare il povero individuo, con il quale si accoppia selvaggiamente, tra falli posticci e atmosfera da favola per adulti non priva di senso del raccapriccio.

Creatura sotto le cui mostruose fattezze si nasconde, appunto, la pornostar Valentina Nappi, due anni più tardi al centro del documentario che occupa la parte principale di questo dvd.

Documentario di quarantasette minuti che si mescola, in un certo senso, alla finzione, perché, pur non essendo avvertibile in esso alcuna artificiosa ricostruzione scenografica, poggi su un autentico plot (seppur esile).

L’avvio dell’insieme è infatti rappresentato dalla stella campana dell’hard che, di ritorno da Los Angeles, si ferma a dormire una notte a Roma presso lo studio di un amico artista, dove ascolta un disco, si lava e curiosa un po’ in giro nella sola attesa dell’arrivo dell’amico Lorenzo Branca.

Amico che mangia un panino mentre chiacchiera con lei a proposito di cibo e, ovviamente, sesso, prima che comincino a consumare un rapporto immortalato nella sua totale naturalezza dalla macchina da presa.

Ed è qui che, in mezzo a fellatio e posizioni assortite riprese senza risparmiare alcun dettaglio esplicito, emerge la differenza tra una qualsiasi pellicola pornografica e il senso dell’operazione concepita dalla Stambrini: se la prima delle due tipologie di spettacolo mira ad eccitare il pubblico dilatando i tempi della copula grazie al montaggio e rendendo l’atto piuttosto distante dalla sua veridicità, ISVN – Io sono Valentina Nappi li porta in scena nel loro reale susseguirsi, senza ricorrere a “sensazionalismo da letto” e mirando a raccontare, oltretutto, le banalità di una qualsiasi giornata della nudissima protagonista.

Nudissima protagonista che non manca neppure di esprimere la propria visione del sesso nell’intervista di sedici minuti insieme alla regista che, come anche il trailer, viene proposta nei contenuti speciali.

 

 

Francesco Lomuscio