Il regista e produttore Uberto Pasolini si cimenta in una rilettura dell’Odissea dirigendo Itaca – Il ritorno.

Ralph Fiennes veste i panni di Odisseo/Ulisse, che troviamo naufrago sulla spiaggia di Itaca, completamente nudo e solo.

The Return, directed by Uberto Pasolini, with Ralph Fiennes (Odysseus), Juliette Binoche (Penelope), Charlie Plummer (Telemachus), Marwan Kenzari (Antinous), Claudio Santamaria (Eumaeus).

Uberto Pasolini non si discosta dal Poema Omerico, ma realizza un’opera che scandaglia l’animo umano partendo da Odisseo, passando per sua moglie Penelope, portata in scena da Juliette Binoche, fino a suo figlio Telemaco, incarnato da Charlie Plummer. L’isola e la residenza regale sono occupate dai proci, che sono in competizione tra loro per sposare la regina e ambire alla conquista del trono. In particolare Antino, che ha il volto di Marwan Kenzari, pare essere il pretendente più accreditato e anche l’unico che sembra nutrire un vero sentimento verso Penelope. Nel frattempo Odisseo si finge un mendicante per entrare nel palazzo reale, in cui viene deriso dai proci, e contrastato dal figlio che non lo ha riconosciuto, e che vorrebbe sua madre sposa di uno di essi per porre fine all’astiosa occupazione.

Itaca – Il ritorno gode di una location suggestiva e le inquadrature scelte dal regista esaltano la natura selvaggia del luogo, che si compenetra nei lunghi silenzi di Odisseo. Lo spunto utilizzato per raccontare come una guerra possa cambiare per sempre un uomo fin nel profondo della sua anima non presenta novità sostanziali. L’eroe greco era lontano dalla sua Itaca per aver combattuto nella guerra di Troia. I conflitti cambiano per sempre gli esseri umani e il fatto che Odisseo non venga riconosciuto dai suoi cari è l’allegoria con cui il regista vuole dimostrare la sua tesi, che si riflette anche sul volto e, soprattutto, nello sguardo di un uomo.

The Return, directed by Uberto Pasolini, with Ralph Fiennes (Odysseus), Juliette Binoche (Penelope), Charlie Plummer (Telemachus), Marwan Kenzari (Antinous), Claudio Santamaria (Eumaeus).

La resa dei conti con i proci è molto sanguinaria, ma anche tanto plastica che più che al cinema fa pensare al teatro, ed è il momento migliore del lungometraggio. La cosa più rilevante di tale sequenza è riposta negli occhi del protagonista, vuoti e indifferenti. Uccidere è diventata consuetudine, e persino Penelope, una volta resasi conto che il mendicante è suo marito, stenta a riconoscere e apprezzare la nuova versione di lui. Menzione speciale per gli attori, del cui cast fanno parte anche Angela Molina e Claudio Santamaria. Pur avendo un approccio interessante, Itaca – Il ritorno non riesce a creare quell’empatia necessaria per apprezzare appieno il messaggio del film nella sua rilettura dell’epica di Omero, che ha sempre avuto e continua ad avere un impatto profondo.


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