Jonas Reingold: un bassista number one per la Steve Hackett Band

Jonas Reingold sarà ancora uno dei protagonisti dei prossimi show di Steve Hackett, in partenza dal prossimo 9 Settembre 2022 in UK. Insieme al cantante Nad Sylvan, a Roger King (keyboards), Rob Townsend (sassofono e flauto) e a Craig Blundell (batteria), il superlativo bassista svedese originario di Malmö salirà on stage per il lungo tour mondiale Foxtrot at Fifty + Hackett Highlights.

Si tratta del nuovo ed attesissimo round di show di Steve Hackett, ex membro dei mitici Genesis, (succeduto al talentuoso Anthony Phillips, “mente musicale” del gruppo britannico), che da anni sta riportando in scena dal vivo gli album più belli dei Genesis intervallandoli con la sua altrettanto valida musica solista. Il bello è che Steve può contare sulla Steve Hackett Band, sempre al suo fianco e in particolare sulla bravura dell’acclamato bassista Jonas Reingold, da più parti considerato come uno dei migliori al mondo del genere rock progressive. L’esecuzione precisa e calibrata di Jonas, impeccabile sia dal punto di vista tecnico che da quello emozionale, arricchisce le performance di Hackett ed ha assicurato al bassista ex membro di The Flower Kings una carriera finora ricca di soddisfazioni.

Jonas, che ha iniziato a suonare professionalmente all’incirca dal 1994, ha pubblicato nel 1995 il suo album di debutto, Sweden Bass Orchestra. Ma è nel 1999, dopo svariate esperienze artistiche, che Reingold è entrato nei The Flower Kings, probabilmente il più quotato gruppo di prog rock svedese ed ha potuto esprimere tutte le sue potenzialità musicali. Con TFK ha portato al successo album come The Rainmaker, The Sum of No Evil, Desolation Rose, Manifesto of an Alchemist, facendosi conoscere a livello internazionale. Il musicista ha anche fondato svariati supergruppi del calibro di Opus Atlantica, Karmakanic, The Sea Within ed è entrato qualche anno fa a far parte della Steve Hackett Band, gruppo rinomato per la sua incessante e fruttuosa attività live.

Photo Credits Michaela Ix

Abituato a condividere il successo con i compagni di band, Reingold da molta importanza alla grande sintonia che si è venuta a creare tra i membri della band di Steve Hackett. “Il buon feeling viene fuori dal momento che ci si rispetta l’uno con l’altro sul palco” – ha detto – “che si fanno le cose per bene, ci si prepara facendo quelli che io chiamo i compiti a casa, ovvero imparando al meglio le canzoni. Poi viene l’aspetto che riguarda la personalità di ognuno dei membri. Se ti sono simpatici e se tutto il resto di cui ti ho parlato funziona bene, allora nasce una grande chimica e quando si sta on stage tutti insieme ci si diverte anche. E’ sempre un problema quando in un gruppo c’è qualcuno che non dovrebbe esserci, che non va d’accordo con gli altri…ma nella Steve Hackett davvero ognuno fa bene la sua parte ed è tutto okay”. Il bassista è da sempre un ammiratore dei Genesis e quindi anche di Steve Hackett. “Ho scoperto i Genesis quando avevo quattordici, quindici anni, negli anni Ottanta e all’epoca, ovviamente, loro erano una band contemporanea e tutti conoscevano le loro hits” – ha detto – “Poi sono venuto a sapere che avevano una carriera lunga alle spalle e che avevano cominciato all’incirca nel 1969, così sono andato all’indietro ad ascoltare i loro vecchi dischi e ovviamente sono venuto a conoscenza anche del lavoro solista di Steve Hackett e sono andato ad assistere ai suoi concerti quando mi sono appassionato alla scena prog”.

Adesso il futuro professionale di Jonas Reingold non riguarda soltanto la Steve Hackett Band e i suoi tour. Il bassista, infatti, ha annunciato che presto potrebbe pubblicare un box dei Karmakanic con i primi due cd del gruppo, più un ricco booklet ed altre sorprese per gli ammiratori di questo gruppo. Inoltre è intenzione di Reingold quella di rimettere in moto la band The Fringe, formata qualche anno fa con il chitarrista Randy McStine, attualmente impegnato nella touring band dei Porcupine Tree e il batterista Nick D’Virgilio (Spock’s Beard, Big Big Train…).

 

Susanna Marinelli