Giulia, in arte Julie, è una giovane donna che in soli dieci mesi ha conquistato il mondo della moda e della fotografia con grazia, determinazione e un talento naturale. Laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, ha trasformato la sua timidezza in una forza espressiva, posando per shooting che spaziano dal fashion al nude art e inseguendo il sogno di collaborare con grandi brand. Appassionata di danza e recitazione, Julie porta sul set un’eleganza unica e una capacità di adattamento che le hanno aperto le porte di eventi prestigiosi come il modelsharing di Milano e il Miss European Continental Contest. In questa intervista esclusiva per Mondospettacolo, Julie ci racconta il suo percorso, le sue emozioni e i consigli per chi sogna di seguire le proprie passioni, superando insicurezze e ostacoli.
Come è iniziato il tuo viaggio nel mondo della moda e della fotografia? Cosa ti ha spinto a intraprendere questa strada solo dieci mesi fa, e quali sono state le tue emozioni durante il primo shooting?
Tutto è iniziato quasi per caso. Ho pubblicato un annuncio online per cercare lavoro, accompagnandolo con una mia foto, e un fotoamatore mi ha contattato proponendomi uno shooting. Da lì, ho deciso di mettermi in gioco, creando un profilo su portali dedicati a modelle e proponendomi attivamente. Il primo shooting è stato un mix di emozioni: ero entusiasta, ma anche tesa, perché non avevo mai posato prima. È stato come entrare in un mondo nuovo, ma quella tensione si è presto trasformata in curiosità e voglia di imparare.
Sei laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne, un percorso lontano dalla moda. Come hai conciliato il tuo background accademico con questa passione? Le tue competenze linguistiche ti hanno aiutato in questo settore?
Il mio percorso accademico è effettivamente distante dalla moda, ma le lingue sono una risorsa preziosa. Non le ho ancora sfruttate direttamente nel modeling, ma sono convinta che mi saranno utili per collaborazioni internazionali o shooting all’estero. Amo viaggiare e scoprire nuove culture, e questo interesse mi ha spinto a studiare lingue. Nel mondo della moda, poi, la capacità di comunicare e connettersi con persone di background diversi è fondamentale, e il mio bagaglio culturale mi aiuta a sentirmi a mio agio in contesti variegati.
Hai posato per shooting in stili diversi, dal fashion al boudoir, dal glamour al nude art. Quale genere ti rappresenta di più, e c’è uno stile in cui vorresti sperimentare ulteriormente?
Il fashion è il genere che sento più mio: amo l’eleganza e la possibilità di esprimere raffinatezza attraverso gli outfit, che scelgo con cura in base al contesto. Anche il glamour mi affascina per la sua creatività e originalità. Inoltre, ho sperimentato il nude art, scoprendo di riuscire a rendere il nudo un’espressione artistica, sensuale ma mai volgare, un aspetto che per me è essenziale. In futuro, vorrei approfondire il fashion e il glamour, specializzandomi in questi stili, ma sono aperta a nuove sfide creative.
Hai dimostrato una grande capacità di adattamento con fotografi amatoriali e professionisti. Qual è il segreto per creare una buona sinergia sul set? C’è un’esperienza con un fotografo che ti ha segnato particolarmente?
La chiave è la collaborazione. Sono una persona umile e aperta ai consigli, soprattutto quando mi approccio a qualcosa di nuovo. Accolgo le indicazioni dei fotografi, cercando di imparare da ogni esperienza. All’inizio può essere difficile trovare il proprio ritmo, ma con una guida valida e impegno si ottengono grandi risultati. Ho avuto un ottimo feeling con tutti i fotografi con cui ho lavorato, e molti mi hanno già chiesto di collaborare di nuovo, il che mi riempie di gioia. Ogni set mi insegna qualcosa, ma ricordo con affetto un fotografo che mi ha aiutato a sentirmi più sicura nelle pose, dandomi consigli pratici che porto ancora con me.
Danza e recitazione sono tue grandi passioni. In che modo queste esperienze influenzano il tuo modo di posare e di esprimerti davanti all’obiettivo?
La danza, in particolare classica e latino-americana, mi ha donato grazia e controllo nei movimenti, che si riflettono nelle mie pose. La recitazione, invece, mi ha insegnato a gestire l’espressività, permettendomi di trasmettere emozioni attraverso lo sguardo e il linguaggio del corpo. Entrambe mi hanno aiutato a imparare rapidamente come posare e a sentirmi a mio agio davanti alla macchina fotografica, rendendo ogni shooting un’esperienza più naturale.
Hai detto che moda e recitazione ti aiutano a superare insicurezza e timidezza. Puoi raccontarci un momento in cui hai sentito di aver davvero superato un tuo limite grazie a un progetto?
Ogni progetto fotografico o teatrale è un’occasione per spingermi oltre i miei limiti, ma i set di nude art e i ruoli teatrali in cui interpreto personaggi più sicuri di me sono stati particolarmente significativi. Sono una persona timida, ma paradossalmente amo l’arte e i riflettori. Un set di nudo, ad esempio, mi ha costretto a confrontarmi con le mie insicurezze, ma il risultato finale, raffinato e artistico, mi ha fatto capire quanto posso essere forte quando credo in me stessa.
Ti è stata proposta la partecipazione a un modelsharing a Milano e al Miss European Continental Contest. Che emozioni provi, e come ti stai preparando per questi eventi?
Quando ho ricevuto queste proposte, ero incredula ma piena di emozione e soddisfazione. Il modelsharing, fissato per l’8 giugno, è il primo passo: ho già fatto prove di outfit con il fotografo che me l’ha proposto e sto studiando pose di altre modelle, reinterpretandole a modo mio per affinare la tecnica. Il Miss European Continental Contest, che si terrà a Napoli a fine novembre e sarà trasmesso su Amazon Prime, è un’opportunità enorme. La direttrice mi ha contattato dopo aver visto le mie foto su Instagram, apprezzando il mio stile, e questo mi ha dato una grande carica. Mi sto preparando con dedizione, cercando di migliorare ogni aspetto, dalla posa all’espressività, per dare il massimo.
Sogni di collaborare con brand di abbigliamento o cosmetica. C’è un marchio o una campagna pubblicitaria che ti piacerebbe rappresentare?
Amo brand come Guess, Liu Jo, Fracomina, Dior, Valentino e Prada per il loro stile elegante e sofisticato. Nel settore cosmetico, mi piacerebbe lavorare con Dior o Kiko Milano. Tuttavia, sarei altrettanto entusiasta di rappresentare stilisti emergenti e le loro nuove collezioni: sarebbe un onore contribuire al loro successo. Il mio sogno è partecipare a campagne che uniscano creatività e raffinatezza, dando vita a progetti visivamente d’impatto.
Dove ti vedi tra cinque anni nel mondo della moda e dello spettacolo? Qual è il tuo obiettivo più grande come Julie?
Tra cinque anni, spero di aver raggiunto traguardi significativi, lavorando con brand importanti e progetti di valore. Il mio obiettivo più grande è essere apprezzata per il mio talento e la mia dedizione, continuando a fare ciò che amo. Anche se la fama non è garantita, essere felice e realizzata lavorando nella moda e nello spettacolo sarebbe già una grande vittoria. Voglio lasciare il mio segno, portando avanti la mia visione artistica.
Un messaggio per i lettori di Mondospettacolo che sognano di seguire i tuoi passi ma sono frenati da timidezza o insicurezze?
Non lasciate che i commenti negativi o le insicurezze vi fermino. Ascoltate i consigli di chi crede in voi e vi aiuta a crescere. All’inizio è normale sentirsi inadeguati o scoraggiati dagli errori, ma la perseveranza fa la differenza. Io stessa non sono ancora arrivata dove vorrei, ma rispetto ai primi tempi ho visto progressi, e questo mi dà speranza. Siate pazienti, credete in voi stessi e provateci: qualcosa di bello accadrà.
Si ringrazia Luis modello, fotomodello, indossatore e talent scout
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