Sembra oro la bellezza di cui tanto parliamo e che per KALAFI, che riconosciamo come quel “Ragazzo di Calabria”, sembra davvero luccicare in un’allegoria in bilico tra ricchezza materiale che è poi ovviamente spirituale. La vita ricca di energia nel sound digitale di Kalafi in questo breve Ep dal titolo “24K”… dove si tenta di dare una misura alla bellezza ma sappiate che, ad ascoltar bene, è tutta una metafora che prende vita dalla vita stessa.
Torna tra le nostre righe un artista che fa dell’estetica una chiave di fascino. A tutti iniziamo con il chiedere: cos’è per te la bellezza?
La bellezza è una rosa profumata al mattino, quando la rugiada la accarezza. La bellezza é nel sorriso di mia madre , nei suoi occhi. La bellezza è il rumore, il profumo, il colore del mio mare. La bellezza. quell’insieme di cose che ti fanno stare bene, che ti rendono felice.
Estetica o profondi contenuti che in superficie non arrivano facilmente. L’annoso problema: Kalafi come gestisce e come trova un compromesso?
Non è facile, ma nemmeno impossibile: bisogna capire che quello che si vuole scrivere deve essere “alla portata di tutti”; “deve rappresentare tutti”. Perciò le metafore utilizzate nelle mie canzoni mirano ad essere più semplici possibili. Ogni artista può diventare “aulico”, ma rischia inevitabilmente di “ghettizzarsi”.
Essere e apparire? Possiamo metterla anche così visto che questo disco è ricco di sfarzo estetico che luccica come l’oro ma le liriche hanno un DNA che vive sotto la superficie…
Io direi :” Essere é apparire”. Quando sai di essere un personaggio, di avere una skill che ti permette di emergere, inevitabilmente “brilli” più di tutti gli altri e non ti barcameni in pietose ricerche stilistiche pur di essere notato, sei già una stella nella scena che aspetta il suo momento.
Un Ep… oggi per te che peso ha questa pubblicazione e che in momento della tua carriera arriva?
“24K” vuole dimostrare che neanche i momenti catastrofici possono fermare la mia voglia di fare musica. Molti altri artisti hanno preferito uscire con qualche singolo per ” aspettare il momento buono”, io personalmente credo che sia sempre il momento buono per fare musica se la vivi con il giusto mood: “Give you more to receive your less” come diceva Bob Marley; il resto verrà da se.
E cosa rappresenta 24K per te? E non parlo del titolo ma del suo significato…
Rappresenta il mio modo di essere:
-brillare di luce naturale come l oro (24K)
-sapere che la bellezza é anche nei difetti (Amami così)
-rispettare le proprie idee fino alla fine ( Bam Bam)
-non dimenticare mai da dove vieni ( Vegnu da Calabria)
E in più di un’occasione ti verrà chiesto sicuramente: il reggae, più del pop e della dancehall, è un genere chiave per il popolo e per la storia. Per te cosa rappresenta? Estetica di ritmo o rimandi culturali?
Nel 1998 andai a Locarno in Svizzera a trovare i fratelli di mia madre li emigrati. Mio cugino Domenico mi fece ascoltare Bob Marley, da lì in poi decisi che il reggae sarebbe stata la mia lingua di comunicazione. Anche noi calabresi viviamo un Exodus: la nostra Regione per quanto bellissima é povera dei lavori di questo tempo, perciò le migrazioni di massa la hanno inevitabilmente svuotata. Noi viviamo ovunque nel mondo, siamo affermati, ma basta sentire una parola in dialetto che subito scatta la malinconia, quell amor di patria per cui anche un crotonese ed un catanzarese (storici rivali nel calcio) si abbracciano e si chiamano ” Cugì”. Perciò si, il reggae identifica molto bene la mia cultura, le mie radici, le mie tradizioni.
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