La Befana vien di notte: Cortellesi super eroina sulla scopa

Paola Cortellesi è una Befana super eroina nella commedia fantasy per famiglie La Befana vien di notte, diretta da Michele Soavi (Dellamorte Dellamore, Arrivederci amore, ciao).

Paola è una gentile maestra elementare di un paesino sperduto tra i monti innevati del nord Italia. Cela, però, un antico segreto: al calar delle tenebre si trasforma nella famosa Befana e ogni anno, a cavallo della sua scopa, distribuisce a inizio Gennaio giochi e caramelle, casa per casa!

A causa di un filmino che la vede volteggiare nei cieli notturni, Paola viene rapita da Mr. Johnny, un produttore di giocattoli che odia la vecchia signora perché la accusa di esser la causa del divorzio dei suoi genitori. Alcuni alunni della maestra, dopo aver scoperto la sua vera identità, intraprenderanno un avventuroso viaggio per salvarla.

La Befana vien di notte omaggia i film per ragazzi degli anni Ottanta, da I Goonies a E.T. – L’extraterrestre e Stand by me – Ricordo di un’estate, (solo per citarne alcuni).
A parte i déjà vu e l’apprezzabile lavoro svolto su trucco e parrucca, la sceneggiatura arranca.
Infatti, la pretesa dello sceneggiatore Nicola Guaglianone di mescolare una tradizione popolare tutta italiana quale è quella della Befana con il fantasy d’oltreoceano non riesce mai veramente a decollare. Perché non ci sono mai vera azione o veri sentimenti, bensì, semplicemente, una concatenazione logica ma poco razionale di eventi. Non c’è alcuna empatia né con il perfido Mr Johnny, macchietta ridondante, né con i ragazzi, i veri protagonisti del lungometraggio, perché appena tratteggiati.

L’aspetto peggiore del film, però, risiede nell’aver trasformato la Befana in una super eroina moderna. Come ha sottolineato Paola Cortellesi in occasione della presentazione del lungometraggio alla stampa romana: “Tutte le donne sono delle supereroine, perché riescono a fare delle cose incredibili in poco tempo e il mio personaggio le rispecchia appieno. I bambini sono al centro di questa storia e, nel corso della loro incredibile avventura sulle orme della Befana, cominciano ad apprendere come ci si comporta in gruppo e come si lavora in società. Sperimentano il monito della maestra secondo il quale si vince solo se si fa gioco di squadra”.

La Befana, così, si trasforma da vecchina rugosa che premia e punisce i bambini ad una super eroina che è emblema della donna moderna, stravolgendone completamente la magia ed il senso profondo della fiaba.
Ma “La Befana vien di notte, con le scarpe tutte rotte, con le toppe alla sottana”… e non è una wonder woman all’italiana!

 

 

Anastasia Mazzia