La “FACCIA”: la vita di Riccardo Maffoni

Una lunga attesa per il cantautore bresciano Riccardo Maffoni che lo porta oggi a confezionare questo nuovo disco di 14 inediti dal titolo emblematico come di “Faccia”: un rock leggero che non cerca la presunzione di un suono massiccio quanto invece la popolarità di scelte semplici ma efficaci. L’estetica della propria essenza si fa spazio tra energiche consapevolezze come in “Cambiare” oppure nella bellissima “Sette Grandi”, si dondola in ariose ballate di stile come in “Le ragazze sono andate”, gioca con l’elettronica di “Mi manchi di più” (uno dei pochi esperimenti di elettronica di Maffoni) e questo strumentale “Scala D” che non poco stupisce e un poco era inatteso. Canzone italiana dallo stampo vintage, un bellissimo disco che restituisce un sapore autentico alla bellezza di quella forma canzone che da Vasco Rossi agli Stadio ha scritto pagine immortali della nostra tradizione.

Metterci la “Faccia”: direi che questo è il leitmotiv di tutto questo disco. Sbaglio?
Non sbagli. Questo è il messaggio del mio nuovo album. Metterci la faccia, la voglia di raccontarsi, la voglia di esserci e di continuare a provarci. Nonostante non sia un concept album, per certi versi l’ho pensato come ad una lunga storia, un libro, dove ogni canzone è collegata all’altra, come i capitoli di un libro appunto.

Cosa significa per un artista oggi esporsi mediatamente con la sua “faccia”? Cioè, in questa era della massiccia comunicazione di massa e di apparenza, mostrarsi veramente ha un senso e una efficacia?
Oggi siamo invasi dalle immagini, dall’esibizionismo più sfrenato, roba che nessuno avrebbe mai pensato 20 anni fa. Le nostre vite in passato erano vissute nella nostra intimità e privacy, e condivise soltanto con gli amici e le persone care, oggi la cosa avviene in diretta e la condivisione può arrivare ovunque. Spetta a noi capire cosa vogliamo mostrare, chi vogliamo essere, capire chi siamo.
Per questo credo che “Faccia” non sia solo un mostrarsi, ma piuttosto una esigenza artistica ed umana, un volere dimostrare forse, un voler raccontare quello che si è veramente. Per me essere un artista non vuol dire indossare il vestito della festa, artista lo sei sempre, anche quando dormi. E’ qualcosa di naturale, come bere, come mangiare o respirare. Fare un disco per me non è dire a tutti, “ok ora vi faccio vedere quanto sono fico” è piuttosto qualcosa del tipo “ora mi spoglio di tutto e vi racconto chi sono veramente”

Il Rock italiano: qualcuno dice che è fermo agli anni ’90. Tu cosa rispondi?
Qualcuno dice che il rock sia fermo agli anni 70. Tecnicamente parlando si può essere d’accordo con queste affermazioni, ma credo che col passare degli anni ci sia sempre qualcosa di nuovo. La bellezza della musica rock forse non è l’innovazione, ma la reazione che ti scatena dentro. Personalmente la vivo in questo modo. Non mi importa se quel giro di accordi è già stato suonato e risuonato, se un artista riesce a fartelo sembrare la cosa più potente del mondo il resto non conta. E’ l’emozione che fa la differenza. Qualcosa che ti scuote, qualcosa che ti fa venire voglia di credere nei propri sogni. Questo è quello che credo. E credere ai propri sogni è qualcosa di eterno ed universale. Lo era negli anni 90, o 80 e lo è ancora adesso.

Che poi questo disco ha una vita veramente rock se sale su un palco… almeno questo si dice in giro 🙂
Ho sempre vissuto il palco come il luogo dove buttare fuori tutto quello che mi tengo dentro. La musica è questo per me, mi dà la possibilità di trasmettere e comunicare i miei stati d’animo. Mi dà la possibilità di trovare l’energia dentro di me.
La gente che assiste ai miei concerti mi racconta di sentire sempre molta “energia”, non so se è rock, ma sicuramente è qualcosa di buono!

Per chiudere: dopo il bellissimo video della title track, altro in arrivo?
Riguardo il video di “Faccia”, insieme alla regista Susanna Guerrini ed al direttore della fotografia Carmelo Puglisi abbiamo sviluppato un’idea molto legata al testo, ed allo stesso tempo indipendente e sono molto contento del risultato ottenuto. Ho poi pubblicato il Lyric Video di “Sette Grandi”, secondo singolo estratto dall’album, sul mio canale Youtube, ma per quando riguarda un nuovo video e nuovo singolo non c’è ancora niente di certo.