LA FINANZA A CAPO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE? INTERVISTA A MARCO RUSSO

Il denaro non riuscirà mai a ripagarci per ciò che noi facciamo per lui

“Gli economisti sono dei chirurghi che posseggono un ottimo scalpello e un bisturi sbrecciato: lavorano a meraviglia sul morto e martirizzano il vivo”.

I Settori bancari e le agenzie delle entrate del mondo sono una mega truffa internazionale dietro alla quale ci sono i governi guidati dalla CIA.

La Democrazia di oggi non sarà più la libertà, ma una nuova regola mondiale posta dai governi che sarà paragonabile alla schiavitù

Quale è l’obiettivo della finanza mondiale oggi? Fino a che punto si vuole spingere? L’Europa e gli USA vorranno introdurre una moneta unica? E in questo modo il blocco atlantico vorrà costituire un governo mondiale unico alla guida del quale ci saranno i banchieri privilegiati e il settore finanziario in generale? A ciascuno di loro verrà impiantato un chip con tutti i codici bancari dell’Europa e degli Stati Uniti , e tutto il denaro diventerà digitale, cioè,  non ci saranno più soldi liquidi ma solo sulle carte. Tutto sarà sotto il controllo del governo mondiale. E se qualcuno di voi avrà un debito con lo stato, in qualsiasi momento la somma del denaro verrà prelevata senza la vostra autorizzazione e se voi vi opporrete il chip con il vostro codice sarà semplicemente spento. Così avverrà il controllo totale sul popolo. Saremo tutti dotati di un Chip di che ci trasformerà in schiavi?

Appena entro nel suo modesto studio nella sede della sua società in Lussemburgo e gli stringo la mano, mi chiede di non fargli troppe domande. Gli dico di si e lui scherzando: “Bene, bene, altrimenti potrei  prenderti a pugni diverse volte”.

Sorrido e continuo. Mi siedo di fronte a lui, un breve respiro per la prima domanda ma lui interrompendomi inizia: “Qual’ è la cifra massima di denaro che hai mai avuto?”

Ci penso un attimo e rispondo: “direi 4000 euro”.

M.R  “Caspita. Per la tua categoria è tanto. Sai quanto avevo io in banca alla tua età?”

3.000.000 di dollari su un conto in Lussemburgo e altri 600.000  in Italia. E il motivo per cui ti ho fatto questa domanda?”

“Mi dica…”

M.R  “Perché dipende tutto da quello. Cioè da quale idea hai dei soldi e del possedere le cose. Il resto sono chiacchiere inutili per passare il tempo. Io provengo da una famiglia modesta, semplice e con valori etici morali. E non sono nato ricco ma lo sono diventato.

Sai, l’ex straccione si dimentica subito della sua povertà. La povertà è terribile e la maggior parte degli uomini o ci si abitua o la scorda il prima possibile”.

Mi fermo un istante, osservo le mie domande e ad un tratto le trovo così superficiali e pietose. Vedo di fronte a me un uomo elegante, sicuro di se, con un certo cinismo e un pizzico di arroganza che allo stesso tempo mi affascina e mi incuriosisce. Rifletto un attimo e gli chiedo:” Lei è felice?”

Con molta franchezza mi risponde:” Si, cazzate quelle che dicono che soldi non ti fanno felice, i soldi non ti fanno felice solo se sei un idiota ed ignorante”.

“Perché la chiamano il genio della finanza? Quale è il suo segreto?”

M.R “Nessun segreto, sono uno che lavora duramente, prendo dalla vita più di quanto lei abbia preso da me e il segreto credo sia questo”.

Ma chi è veramente Marco Russo? Un genio della finanza? Un raider spietato o uno squalo a caccia di prede da spolpare per far cassa?

Un rampante finanziere italiano, classe 1970, studi all’università Libera e privata di Firenze, facolta di economia e commercio, percorso classico da broker selfmade-man, ex presidente di Foggia-Calcio, vanta un trascorso nello staff economico di Studio Ambrosetti di Milano e un’amicizia mai nascosta con Aaron Russo (grande amico di Nick Rockefeller). Per niente incline alle interviste, poco pubblico, oggi guida una compagnia finanziaria tedesca, un fondo di investimenti e una holding in Lussemburgo dove detiene partecipazioni in varie compagnie industriali dalla meccanica all’energia.

M.R “La mia società tedesca Yuma Finance è stata creata per una clientela specifica russa, visto il buon legame commerciale tra i due paesi di cui detengo partecipazioni in varie società come fiduciario, invece il fondo lussemburghese ha due comparti di investimento di cui uno è immobiliare. E in questo periodo siamo in trattativa per la cessione dell’intero pacchetto azionario della Yuma Finance compresa la filiale a Istanbul alla Holding finanziaria russa. E se qualcuno, come succede ogni tanto di leggere, mi considera un riciclatore di denaro, vorrei invitarli a impegnarsi meglio nel loro campo lavorativo”.

 “Lei ha nemici?”

M.R “Ci sono molte persone invidiose, mio caro, ma questo è un loro problema. Come da troppi anni accade, ci troviamo in quella che possiamo definire una vera e propria guerra mediatica dove stampa e televisione, spesso guidate dalle persone che appartengono ai nuovi sistemi macroeconomici, che costi quello che costi devono infangare il tuo nome pur di ottenere la vittoria.

Ma devo dire che senza di loro noi non esistiamo. La teoria della società giungla, del “solo il più forte sopravvive”, del “chi vince”. Io non sono nessuno, e considerarmi il genio della finanza è sbagliato. Ci sono dei personaggi ben più importanti della finanza mondiale. Perché non parlare di loro? John Perkins, per esempio, un vero sicario prezzolato della finanza mondiale. Penso che è più interessante scoprire le vere regole dell’economia, che buttarsi nelle cose vecchie e inutili. Gettiamo un po’ di luce su di chi c’è dietro le quinte dei teatri finanziari e ruba le ricchezze dei paesi poveri attraverso manipolazioni economiche, tradimenti, frodi, attentati e guerre. Sai come si concedono i prestiti? Miliardi di dollari ai paesi poveri, per esempio, con una condizione spietata di cui la massima parte viene usata per contratti con grandi imprese americane di costruzioni, come la Halliburton e la Bechtel che costruiscono diverse strutture nel paese indebitato e il denaro prestato torna in Usa e finisce nelle tasche delle classi privilegiate locali. E ai paesi poveri resta lo schiacciante problema del debito. In questo modo gli USA con l’aiuto dell’UE e alcuni stati arabi indebitando questi paesi, “li rendono loro schiavi”. Lo sai che il denaro che gli Usa adoperano per indebitare i paesi poveri non è neppure denaro americano. Sono la Banca Mondiale e il Fondo Monetario a fornirlo insieme alla corda per impiccarsi. La finanza vi propone obbligazioni sempre più rischiose che poi, a loro volta, vengono ulteriormente impacchettate in altri strumenti finanziari, tra cui i “letali” derivati Cds (Credit default swap), vere e proprie “armi finanziarie di distruzioni di massa” come le ha definite Warren Buffet, uno degli uomini più ricchi del mondo, che consistono in una specie di polizza assicurativa contro i rischi di non restituzione di un capitale obbligazionario. Una sorta di bomba atomica a orologeria, visto che il giro d’affari virtuale raggiunto oscilla tra i 30 e i 60 trilioni di dollari. Interessante  vero? Capirne chi sono i veri truffatori, veri geni della finanza. Gli economisti non avanzano previsioni perché sono in grado di farle, ma soltanto perché qualcuno le richiede.  Quindi bisogna fare chiarezza su tutti i fronti. Che si vadano, cioè, a “vedere le carte” di chi ha bluffato razzolando male, chi predicando bene, chi facendo entrambe le cose”…

M.R “Come si spiega la moria di giovani banchieri secondo te? L’ultimo suicidato è un 38enne italiano, dirigente del ministero dell’Economia e della Finanza. Tutti i casi irrisolti e più della metà dei banchieri morti sono della JP Morgan. Che succede in tale ambiente? Coloro che lavorano nel mondo bancario e finanziario sono forse i più fragili? Ne dubito. È diventato un lavoro rischioso. Bisognerebbe riflettere e indagare in modo approfondito”.

M.R “Vedi amico mio, il compito dei finanzieri è di affamare la gente, e il compito dei giornalisti è di  interromperla mentre parla. Ognuno fa il suo lavoro al meglio che può e si rende odioso nella maniera che preferisce”

E’ questo  il ritratto di un uomo che sembra vivere a proprio agio nel contesto di una crisi mondiale tra le invidie e  le malelingue.

L’attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto.

Robert Chang