La mia verticalità di Gianni Salamone al Teatro Cantiere Florida di Firenze: l’intervista per Mondo Spettacolo

 

Sabato 22 aprile 2023, alle ore 21.00, per il “Materia Prima Festival” al Teatro Cantiere Florida di Firenze è in calendario l’evento musicale “La mia verticalità” di Gianni Salamone. La mia verticalità parte da molto lontano, nasce da un’esigenza forte e più potente di qualsiasi costrizione. Un’esigenza creativa presente in tutti i brani dell’album. Il bisogno quasi fisico di raccontare e raccontarsi senza strizzare l’occhio a mode effimere e passeggere, senza voler ad ogni costo scrivere per scrivere. Così ho cominciato, accompagnato da chi insieme a me ha preso porte in faccia e felicità indescrivibili.

 

Come nascono i due singoli ‘La mia verticalità’ e ‘Sinestesia’?

La mia Verticalità è il brano dal quale è partito tutto il progetto. Quando l’ho scritto ho sentito da subito che qualunque altra canzone fosse nata in seguito, questa sarebbe stata a prescindere quella che avrebbe dato il titolo anche all’album. E’ stata una sorta di constatazione-accettazione del momento che stavo vivendo. Del tipo…ok fino adesso è andata così, ora facciamo sul serio. Adesso scavo un buco e vado dall’altra parte del pianeta, giù in verticale.

Sinestesìa è un po’ una metafora di questi tempi. Abbiamo tutto a disposizione, tutto a portata di mano e non ci rendiamo conto che non sappiamo nemmeno più che odore può avere il corpo di una donna o il cibo che mangiamo. Io da sempre amo lasciarmi contaminare dalle sensazioni, dagli odori e dai sapori e nel testo ho amplificato questo concetto espandendo l’idea che una persona possa esprimersi al massimo del suo essere primitivo.

Quando ti sei avvicinato alla musica?

Quando ho avvertito prepotente l’esigenza di dovermi esprimere senza pudori. Avevo ed ho, galassie di parole che premono per uscire. Anche in questi mesi per esempio, dovrei occuparmi solo della promozione dei singoli, dei videoclip in uscita, dell’imminente concerto di presentazione dell’album, ma quello che vorrei fare davvero è scrivere canzoni. Ci sono innumerevoli cose a cui devo pensare per quest’album in uscita, ma mi sto facendo violenza per non lasciare tutto da parte e scrivere canzoni nuove.

Cosa pensi della scena musicale italiana?

C’è un’intera generazione, forse due, che è cresciuta ascoltando solo quello che altri hanno deciso che dovevano ascoltare. Ragazzi, poi adulti sommersi da migliaia di canzoni ad uso e consumo di una velocità che non lascia niente. Cinquant’anni fa nasceva The Dark Side Of The Moon ed è ancora un’opera immensa. I ragazzi in Italia conoscono a memoria le canzoni dei nostri più grandi cantautori del passato, ma tra un mese la hit più pompata del momento, non se la ricorderà più nessuno. Io amo tutta la musica e ogni momento della nostra vita ha bisogno di qualsiasi genere musicale e c’è bisogno di tutto. M penso anche che siamo arrivati finalmente ad un punto di svolta e la vendita dei vinili, che per il secondo anno consecutivo batte quella dei cd, ne è una dimostrazione. Abbiamo bisogno di tempi più dilatati allo stesso modo di quanto abbiamo bisogno della canzoncina dal motivetto allegro. Se è vero che è cambiata la modalità di fruizione di musica è anche vero che adesso abbiamo la fantastica opportunità di poter scegliere come e quando ascoltare. E allora perché non farlo davanti ad un bel vinile che gira sul piatto?

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

A brevissimo l’uscita del videoclip di Sinestesìa e poi quella dell’album che uscirà su tutte le piattaforme digitali lo stesso giorno del concerto show-case che si terrà il 22 Aprile al Teatro Cantiere Florìda di Firenze.

Avrò l’onore di avere con me sul palco musicisti di grandissimo spessore con i quali condividerò quell’ora e un minuto di contaminazioni musicali che è il mio album. Due su tutti, Simone Papi e Nico Gori. Il primo, pianista, tastierista, produttore; il secondo Clarinettista e sassofonista pazzesco. Tutti e due vantano collaborazioni con i più grandi artisti sia a livello nazionale che internazionale. Saremo in diciotto sul palco e per la prima volta avrò a disposizione perfino un quartetto d’archi! Un concerto dove musica e parole andranno splendidamente a braccetto. La serata sarà interamente registrata e ne verrà estratto un video e probabilmente parte della registrazione audio andrà ad integrare i contenuti del vinile “La mia Verticalità” che uscirà in seguito.