Lele Mora: vi dico tutta la verità su…

Su Mondospettacolo arriva Dario, Giulio, Alessandro, Gabriele Mora detto Lele Mora, Manager di grande successo, scopritore di talenti, amico di tutti i grandi della TV e dello spettacolo, ultimamente coinvolto in diversi procedimenti giudiziari e inchieste di grande impatto mediatico. Dopo una vita passata sotto i riflettori oggi ritroviamo una persona completamene diversa che ha deciso di raccontarci il suo nuovo stile di vita.

Tutti abbiamo conosciuto bene le sue vicissitudini e quello che ha passato, ci parli oggi del nuovo Lele Mora, che cosa fa?

Prima di tutto il carcere ti prova molto, cambi anche se non vuoi, diciamo che il Lele Mora di una volta era un uomo che amava i riflettori, le feste, andare in giro a divertirsi, a far guadagnare tanti soldi a persone che rappresentava, però poi, sempre con tanta dignità, ha fatto anche delle ottime cose prima.

Le persone vicine in tutta questa situazione sono rimaste ben poche, come quando la nave affonda e i topi scappano, c’era chi aveva paura del mio nome che potessi creargli dei problemi, c’era poi anche chi di me non gli importava niente. Le persone di tutto l’entourage mio che c’era in quel periodo ne è rimasta ben poca come Sabrina Ferilli, Platinette ed altri, queste sono le persone che mi sono rimaste più vicine.

Come il famoso detto che i veri amici si vedono nel momento del bisogno? Giusto?

Esatto, brava! I veri amici si possono contare su una mano tranquillamente se però non ti hanno tagliato qualche dito. Devo dire però che ho conosciuto gente nuova, che ha capito che tipo di persona sono, mi sono creato un giro di amicizie nuove che non hanno niente a che fare con il mondo che frequentavo prima. Mi piace fare molto del sociale, aiutando chi ha bisogno. In questo momento sto aiutando dei vecchietti che non arrivano a fine mese, procurandogli un pasto, se manca poi la dentiera, con il supporto di un dentista che conosco li aiutiamo, magari faccio “il commesso per un giorno” così tiro su un po’ di soldi e paghiamo quello che hanno bisogno con il Professore Aiello, bravissimo, competente nel suo lavoro. Adesso sto cercando di dare anche una mano ai terremotati di Amatrice, lo sto facendo con l’associazione “gli Angeli di Amatrice”, associazione formata da giovani e volenterosi che hanno lasciato tutti i loro lavori che avevano per aiutare chi ha perso la casa, un lavoro, insomma tutto. E loro mi hanno chiesto se gli davo una mano recuperando qualche artista da proporre per dei concerti il cui incasso sarà devoluto per scopi umanitari, appunto per dare dei pasti  e un aiuto a queste persone. Mi sono appunto inventato, come ti dicevo, prima la formula “Commesso per un giorno”, proponendomi come commesso in qualche negozio per raccogliere del denaro che una volta ricevuto dagli Angeli sarà poi destinato all’acquisto di casette prefabbricate.

Lele Mora “Commesso per un giorno”

Questa cosa che lei sta facendo è una cosa molto bella.

Sono cose che vengono dal cuore. E anche il terremoto che colpi l’Irpinia, c’è ancora gente che vive ancora nei container. Ma in che Italia siamo! Sono trascorsi un bel po’ di anni, la stessa cosa succederà lì, purtroppo questa è la vita e questa è l’Italia. Guardi queste cose mi danno molta gioia ed allegria, è bello poter dare a chi ha bisogno.

Fare del bene, le da tanta soddisfazione vero?

Molta, infatti quando passeggio per la strada, la gente mi ferma, mi saluta, vuol fare le fotografie, tutti  quanti sono molto carini, gentili, disponibili, hanno capito chi è Lele Mora, hanno capito che non ha ucciso nessuno, ho scontato con il carcere, io dico che ho pagato giustamente quello che la magistratura mi ha fatto pagare, anche se posso sottolineare che ho pagato ingiustamente quello che è stato il processo Ruby, io non centravo nulla, non avevo niente a che fare con la prostituzione, questa cosa l’ho accettata, l’ho scontata a malincuore, non ho mai portato prostitute da nessuna parte, sono un padre di famiglia e ognuna fa quello che vuole, se la vuole dare sono affari suoi, se ne vuole fare a meno se la tiene, ma non ho costretto ne obbligato nessuno a fare questo genere di cose, sono cattolico, credente e questo mi ha portato ad avere un’ educazione sana, che mi è stata trasmessa dai miei genitori a non fare questo genere di cose.

Lei si è sentito tradito da qualcuno?

Non mi sono sentito tradito da nessuno, ho fatto il mio percorso, la mia strada e poi guardare indietro fa solo male è meglio guardare avanti. Ho riscoperto la famiglia che prima avevo trascurato per il lavoro ed essa è la cosa più sacra. Mi sono avvicinato ai miei figli godendomeli molto di più rispetto a prima, che poi mi hanno dato anche quattro nipoti che sono la mia vera gioia.

Prima ha parlato del carcere, che ricordo ha di quel periodo?

Il carcere non si augura a nessuno perché è l’esperienza più brutta che un essere umano possa vivere, va fatto effettivamente scontare solo effettivamente alle persone che lo meritano: assassini, mafiosi, spacciatori, ecc. ecc. Gli animalisti dicono che di solito un animale per stare bene deve vivere in 17 mq., oramai le nostre carceri sono in sovraffollamento in ogni cella da 5/7 mq., vivono dalle sette alle nove, dieci, undici persone. Prima c’era Pannella che seguiva con grande attenzione tutto questo. Lo stato, dovrebbe riprendere in mano questa situazione, è inutile costruire carceri nuove, assumere Polizia Penitenziaria, spendere soldi che non ci sono, è meglio fare una bella amnistia, fatta bene solo per chi merita veramente, per certi reati e svuotare così le carceri per poi ristrutturarle. Non possiamo trovare nelle carceri i topi, sono cose orribili, ho capito che è detenzione però… Leggevo in questi giorni la risposta di Rosi Bindi in merito al caso di Totò Riina.

Si, perché ha diritto ad avere una morte dignitosa…???

Allora, tutta quella gente che si è suicidata in carcere che morte ha fatto? A me non interessa niente di Riina, ha fatto tutti i reati che ha voluto fare, ognuno guarda se stesso, non bisogna mai giudicare, può farlo solo Gesù Cristo quando c’è ne andiamo. Ma se uno ha ucciso tanta gente, o ha fatto si che venisse uccisa, è giusto che gli venga data la condanna giusta, se poi ci si ammala, verrà seguito da persone competenti. Io quando ero in carcere ho visto che la sanità era davvero di qualità. Avevi i tuoi medici ogni mattina, venivi controllato, vuol dire che questa è una delle pochissime cose buone che le carceri italiane hanno. Devo dire che non sono stato trattato male, tutt’altro, la polizia penitenziaria è stata veramente cordiale ed io mi sono comportato sempre in maniera educata, se tu sei educato, pure loro lo sono con te, se tu sei maleducato vieni trattato con la stessa moneta, allo stesso modo.

Lei veniva trattato bene, tutto questo non era dovuto perché lei era Lele Mora?

No, tutt’altro, è rimasto lo stesso comportamento dal primo all’ultimo giorno che sono uscito. Io ho sempre fatto tutto in isolamento, io sono una persona educata e quando chiedevo qualcosa lo facevo con cortesia, non mi sento una persona che deve pretendere ed ottenere, le cose te le devi meritare. Quelli che lavorano lì sono veramente delle persone educate, carine e gentili ma esigono rispetto.

Nella sua “scuderia” ci sono stati molti personaggi che poi sono approdati in tv. Cosa pensa della televisione di oggi, di questi reality e di tutti questi nuovi programmi televisivi?

Devo dire solo che in questo momento la televisione è diventata una scatola magica inguardabile perché di prodotti belli c’è ne sono veramente pochi. Una volta c’erano dei grandi varietà, forse perché non ci sono più soldi e non ci sono più personaggi.

La gente è diversa rispetto a prima?

Si, ad esempio un programma che continua ad avere un gran successo, io premetto non c’è l’ho con lei, ma secondo me parla solo di cose stupide e vedere in televisione uno come Lemme che distrugge le persone con il suo modo di essere e d’insegnare quelle diete quando invece offende la gente. Io queste persone non le farei andare in televisione, la D’Urso non dovrebbe permettere di usare un mezzo come la tv per fare pubblicità a dei suoi amici. La televisione deve essere una cosa che ti diverte, ti da le notizie vere, e lei dopo si mette in mezzo dicendo: “io mi dissocio da quello che sta dicendo”, non serve dissociarsi, è meglio non farla.

Diventa un po’ come una televisione “spazzatura”, sembra come di essere al mercato, giusto?

Peggio di un mercato, è diventato il pollaio di quattro galline che si spennano dai capelli e Lemme che le offende tutte dandogli delle parole che non voglio ripetere.

Se le proponessero di fare un reality, deduco che lei non accetterebbe?

Me lo hanno chiesto in mille versioni, ho sempre detto di no, mi hanno proposto il Grande Fratello Vip, L’Isola, ed altre cose, La Fattoria, ma ho sempre detto di no a tutti. Prima di tutto non amo fare il personaggio televisivo è stato per caso che sono diventato un personaggio pubblico perché dovevo tutelarmi, difendermi, quando venivo attaccato ed andavo quindi a spiegare quello che era successo e poi sono diventato popolare perché tanta gente veniva da me per chiedermi questo tipo di lavoro, ma per selezionare qualche personaggio che ho lanciato ne ho dovuti vedere mille, come diceva la canzone di Gianni Morandi “uno su mille c’è la fa”. La televisione ha perso tanto, una volta se si faceva il 15/16% di share ti chiudevano i programmi perché non andavano bene, oggi quando fai quello share lì sembra di aver raggiunto degli obbiettivi pazzeschi.

Che pensiero si è fatto sul quello che è accaduto in Rai, sul caso Perego per esempio. 

Io credo che la causa sia stata una lotta di potere tra contesti televisivi, una lotta di gente che lavora dentro e io credo che Paola avesse fatto un programma pulito, per bene fatto da lei con grande fatica, lavorandoci tutta la settimana, in più il suo era un programma che costava pochissimo: sui 15 mila ero. Tutti si sono abbassati il compenso pur di lavorare e a volte anche queste cose fanno squadra perché è una cosa molto bella, in conclusione credo che il marito Lucio Presta sia stato sulle scatole a qualcuno, a volte si dice: “si bastona il cane per bastonare il padrone”.

Comunque sono cose che non mi appartengono più oramai, non amo e non frequento più quel mondo.

E oggi quali sono i suoi desideri, i suoi progetti?

Nel 2018 uscirà il mio nuovo libro, un libro molto bello, tutta la mia vita raccolta in 600 pagine, davanti e dietro i riflettori della televisione, i modi per arrivare, tutti gli aneddoti di grande effetto e poi tutte le visite che ho avuto in giro per il mondo, dai Capi di Stato al Papa, insomma tanti personaggi e di ognuno di loro ho raccolto delle cose molto carine che mi hanno lasciato una grande emozione.

Fabrizio Corona & Lele Mora

Che cose pensa della sentenza su Fabrizio Corona?

Come ho detto prima il carcere non fa bene a nessuno. Riguardo a Fabrizio Corona, io ho sempre detto che è un ragazzo che va curato, non sta bene, Fabrizio ha preso questa malattia dei soldi, che lui deve continuare a fare i soldi. Allora adesso che sicuramente lo rimetteranno fuori, deve pensare a quello che fa, a non perdere la libertà che è la cosa più importante e a non dare più un così grande dispiacere alla madre.

Emilio Fede & Lele Mora

Invece sulla sentenza nei confronti di Emilio Fede?

Io credo che se fosse stato più corretto con i Magistrati forse non sarebbe andata così. Io ho detto la verità, Silvio Berlusconi , mi ha aiutato perché ero una persona speciale, il suo è stato un atto di generosità nei miei confronti. Non lo sento da tantissimo tempo e rimane comunque un grande uomo.

Silvio Berlusconi & Lele Mora

Oggi abbiamo visto un uomo nuovo, che non è più interessato alla popolarità e a tutto quello che ne consegue, ha scontato ed ha pagato l’amaro prezzo di perdere la libertà, ma oggi ricomincia un viaggio nuovo, circondato dai suoi affetti più cari come la famiglia, da quei pochissimi vecchi amici che gli sono stati vicini e da tante nuove persone che sono entrate nella sua vita, portando una ventata di aria fresca.

Ho conosciuto un persona gentile, educata e molto disponibile che si porterà sempre dentro dei ricordi pesanti, ma come ha sottolineato lui, bisogna solo guardare avanti.

Oggi ricomincia facendo del bene a chi soffre, dal suo nuovo libro, un uomo che ha ancora tanto da dare, ma dietro quel volto sorridente trapela anche una grande malinconia quando ricorda la sua amata mamma…

Loredana Berardi