CG Entertainment (www.cgentertainment.it) amplia la propria fetta di ctlogo relativa alle commedie rendendo disponibili su supporto dvd tre recenti titoli di produzione italiana: Lasciarsi un giorno a Roma, Corro da te e Dio è in pausa pranzo.
I primi due sfornati da Vision Distribution, il terzo lavoro indipendente che la label lancia sotto il marchio Mustang Entertainment.
Lasciarsi un giorno a Roma
Impegnato sia davanti che dietro la macchina da presa, Edoardo Leo – qui al suo quinto lungometraggio di finzione da regista – veste i panni di uno scrittore che risponde sotto pseudonimo alla posta del cuore per un periodico femminile. La stessa posta cui invia messaggi la sua compagna spagnola dal volto di Marta Nieto, dirigente in un’azienda che realizza videogame e ora in cerca di consigli su come lasciarlo; ignara del fatto che sia lui a fornire le risposte.
Sulla falsariga di C’è post@ per te di Nora Ephron, dunque, la sceneggiatura – concepita dallo stesso Leo insieme a Marco Bonini, Damiano Bruè e Lisa Riccardi – si muove dalle parti dei sentimenti tirando in ballo anche una sottotrama riguardante uno Stefano Fresi in crisi con la moglie Claudia Gerini, sindaco della capitale.
Del resto, è proprio una Roma da cartolina (con il fiume Tevere quasi protagonista) a fare da sfondo alle quasi due ore di visione alternate tra ragioni del cuore e qualche situazione mirata a strappare sorrisi. Con la più divertente di sicuro individuabile nel momento in cui abbiamo un ventiduenne che riaccompagna a casa la Nieto dopo un party.
Con sei minuti di backstage nella sezione del disco riservata ai contenuti speciali.
Corro da te
A capo di un importante brand di scarpe da running che vanta tra i suoi testimonial i più grandi atleti del momento, Pierfrancesco Favino è un cinquantenne in carriera che, seduttore seriale, arriva a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle per conquistare Pilar Fogliati; senza immaginare, però, che quest’ultima abbia proprio una sorella paraplegica, ovvero Miriam Leone. Una Miriam Leone musicista che comincia a far provare tutt’altro tipo di sentimenti all’uomo, non solo quella pietà sentita, da sempre, nei confronti dei disabili.
E, con un ricco cast comprendente anche Piera Degli Esposti, Pietro Sermonti, Giulio Base, Michele Placido in un piccolo ruolo e una Vanessa Scalera segretaria che, cimentandosi anche in Like a virgin di Madonna, si rivela insieme alla citata Fogliati uno dei migliori elementi del film, Riccardo Milani – autore di Come un gatto in tangenziale e sequel – mette in piedi il remake tricolore del francese Tutti in piedi di Franck Dubosc ribadendo che i momenti belli bisogna prenderli e che al traguardo non si arriva mai da soli.
Chiaramente, tutto è giocato sugli equivoci generati dal protagonista nel tentativo di tenere nascosto il falso handicap; rivelando come, tra una sequenza di sesso in acqua e circostanze comiche, l’idea originale d’oltralpe proto-Farrelly Bros ben si sposi alla figura del discutibile furfante, tipico della Commedia all’italiana. Mentre Streets of love dei Rolling stones fa da colonna sonora e la visione scorre via gradevolmente.
Con nove minuti di backstage nella sezione extra.
Dio è in pausa pranzo
Timoroso di essere infettato dagli anziani genitori, il quarantenne Ubaldo Lumaconi si rinchiude in una piccola stanza della loro abitazione, cercando di evitare ogni contatto con il mondo esterno durante la quarantena forzata dovuta al Covid-19, in quanto convinto che il virus trasformerà tutti in zombi.
D’altra parte, c’è spazio anche per incubi a base di salme camminanti in questo terzo film di finzione a firma del protagonista stesso: il toscano Michele Coppini, regista di Mani molto pulite e Benvenuti in amore, qui affiancato da una Francesca Cellini psicologa.
Una commedia drammenziale, come lui stesso la definisce, in quanto mirata a ricorrere a toni demenziali nel raccontare in fotogrammi il dramma del Coronavirus, tra psicosi che porta le persone a fuggire appena sentono un colpo di tosse, igienizzanti sempre a portata di mano, videomessaggi e dirette web.
Man mano che, con la mitica Athina Cenci coinvolta in una breve apparizione nei panni del Ministro della salute e Francesca Cellini e la Miss Italia 2016 Rachele Risaliti rientranti nel cast femminile, gli omaggi cinefili si sprecano a suon di citazioni verbali per George A. Romero, visioni del suo capolavoro La notte dei morti viventi e una situazione atta a fornire una parodia della sequenza dell’iniezioni di adrenalina del tarantiniano Pulp fiction. Senza contare il portavoce dei No vax chiamato Antonio Margheriti come il cineasta stracult che ci regalò Danza macabra… fino ad un epilogo dal sapore apocalittico, seppur come sempre trasudante ironia.
Teaser, trailer, videoclip ufficiale, quattro minuti di backstage e sette di scene tagliate fanno da contenuti speciali.
Francesco Lomuscio
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