Last action hero – L’ultimo grande eroe con Arnold Schwarzenegger nella collana 4Kult

Con una card numerata da collezione inclusa nella custodia, è in un 4K Resolution che è quattro volte più nitido dell’HD che si presenta l’edizione 4Kult edita da Eagle pictures di Last action hero – L’ultimo grande eroe.

Un’edizione che, grazie alla definizione HDR High Dynamic Range (HDR), propone con colori più brillanti, più intensi e più reali le immagini che caratterizzano la pellicola firmata nel 1993 da John McTiernan, ovvero colui che trasformò Bruce Willis nel John McClane di Die hard – Trappola di cristallo.

Il John McTiernan che, dopo aver diretto Arnold Schwarzenegger nel mitico Predator, lo ha riportato sullo schermo stavolta, però, in un’epoca in cui era da poco terminato quel machismo reaganiano che lo consacrò insieme a Sylvester Stallone quale principale figura dai possenti bicipiti tipica del genere.

Strizzando per lo più l’occhio al pubblico dei giovanissimi affamati di facili emozioni, infatti, il cineasta newyorkese lo cala nei panni di Jack Slater, invincibile eroe di una saga cinematografica di successo nel cui ultimo film, grazie ad un magico biglietto cinematografico che è un passaporto per un altro mondo, finisce catapultato il piccolo fan Danny, interpretato dall’Austin O’Brien che aveva esordito l’anno precedente nel kinghiano Il tagliaerbe.

Piccolo fan la cui vicenda, chiaramente analoga a quella alla base de La rosa pururea del Cairo di Woody Allen, appare in un certo senso in qualità di variante in salsa metacinematografica di ciò che viveva il Bastian de La storia infinita leggendo l’omonimo testo letterario; con la differenza che, complici abbondanti dosi di ironia, in questo caso si prendono in giro gli stilemi degli action movie e le esagerazioni che li tempestano.

Perché, mentre Tom Noonan incarna un temibile squartatore e a Charles Dance e Anthony Quinn spettano i compiti dei villain malavitosi di turno, è sufficiente osservare le inverosimili esplosioni durante l’inseguimento automobilistico con sparatorie sulle note di Big gun degli AC/DC per comprendere quanto Last action hero – L’ultimo grande eroe intenda prendersi tutt’altro che sul serio.

Una sequenza che, insieme a quella tesissima che coinvolge un elicottero, una gru e un ascensore in pericolo di caduta nel corso del funerale di Leo la Scorreggia (!!!), rientra tra le maggiormente spettacolari dell’operazione, oltretutto impreziosita da una ricca colonna sonora hard rock comprendente, tra le altre, Angry again dei Megadeth e la Dream on degli Aerosmith in versione live.

Un’operazione che, comprendente nelle esilaranti parti di se stessi star del calibro di Chevy Chase, Jean-Claude Van Damme e Little Richard, non manca di essere disseminata di omaggi alla meravigliosa invenzione dei fratelli Lumière, dall’immagine della bicicletta che vola davanti alla luna piena come avvenne in E.T. – L’extraterrestre alla sigla del popolare telefilm Ai confini della realtà ascoltabile in un particolare momento.

Fino a tirare in ballo la morte de Il settimo sigillo di Ingmar Bergman e interventi di F. Murray Abraham con tanto di battute su Amadeus; man mano che viene ribadito che i politici sono peggiori di qualsiasi cosa e che al di qua dello schermo non solo le pistole vanno sempre ricaricate, ma si prova dolore.

Del resto, blockbuster d’intrattenimento in cui il caro vecchio Terminator sembra spassarsela non poco e suscitando enorme simpatia, Last action hero – L’ultimo grande eroe non manca di ornire una intelligente riflessione relativa all’importanza di tenere sempre separate la realtà e la fantasia.

A quasi tre decenni dalla sua uscita nelle sale, quindi, godetevelo in questa nuova edizione home video, resa ancor più gustosa da una sezione extra che, al di là del commento audio del regista e del videoclip della sopra menzionata Big gun, annovera un dietro le quinte della durata di sei minuti e sei scene eliminate comprensive di un finale alternativo.

 

 

Francesco Lomuscio