Le Fotomodelle di Mondospettacolo: Alice Curtis

Amici di Mondospettacolo, per la rubrica le Fotomodelle di Mondospettacolo oggi intervisterò: Alice Curtis.

Presentati ai nostri lettori.

Buongiorno a tutti mi chiamo Alice Curtis ma sono conosciuta anche come Farfalla al Radium, abito poco fuori Torino. Amo i gatti, l’arte, il cioccolato fondente e il cibo piccante mentre odio tutto ciò che mi sta di fronte quando sono di cattivo umore. Nel tempo libero leggo o ascolto musica “soprattutto classica, rock, folk e indie”.

Perché hai deciso di posare?

In realtà avevo iniziato facendo da modella vivente per uno studio di nudo a un mio ex compagno del Primo Liceo Artistico di Torino. Conclusa quest’esperienza non pensavo nemmeno più di tornare a farlo ma poi si è presentata l’occasione con un fotoamatore torinese e ho accettato. Comunque il mettermi in gioco in questo campo si è rivelato molto istruttivo su vari fronti.

Che ricordo hai del tuo primo set fotografico?

Nonostante risalga all’estate del 2014 ne posseggo ancora un ricordo abbastanza nitido: come ho già detto ero stata contattata da un fotoamatore torinese per delle foto in esterna e abbiamo lavorato sulla collina poco distante da casa mia. Ovviamente non ero assolutamente preparata e, per di più, mi ero dovuta truccare da sola in macchina usando solo lo specchietto retrovisore “adesso non lo farei nemmeno sotto tortura!” ma alla fine è andato tutto abbastanza bene. All’epoca provavo delle sensazioni completamente differenti da quelle attuali.

Quale genere fotografico prediligi?

Amo in generale tutti i set che mi mettono alla prova a livello interpretativo “si, quelle che sono pubblicate in allegato a questo articolo non fanno certo parte di quella tipologia”.

Quanto ti reputi social da 1 a 10?

Sono un disastro coi social! Posso avere il 6 politico?

Progetti futuri?

Di recente mi sono rivolta verso le arti performative e son tornata a indossare le scarpette da danza classica ma con una grande voglia di allargare le mie competenze anche verso: il moderno, il contemporaneo e le danze etniche. Ho anche conosciuto bravissimi artisti e quindi chissà che non venga fuori qualche collaborazione interessante per il prossimo futuro.

Cosa pensi della situazione economico sociale del nostro paese?

Parlare di economia e società può essere un compito molto insidioso. Personalmente non intendo certo propormi come un’esperta (quale non sono) ma piuttosto come un’osservatrice “ignorante”: che ci sia crisi non è certo una novità come non lo è nemmeno il fatto che, di recente, alcuni italiani siano tornati a spendere per un rinnovato senso di sicurezza. In generale però, nonostante qualche segnale di ripresa, l’economia italiana, mi sembra essere, sostanzialmente, ancora in una fase di stallo. Non reputo però molto corretto descriverci come “troppo dipendenti dal resto del mondo” perché questa è semplicemente la logica conseguenza della globalizzazione “e non credo che esistano paesi che non soffrano di tale condizione”.

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Sono una persona orgogliosa e questo se da un lato può essere un pregio, in quanto, nel mio caso specifico, mi ha permesso “e mi permette” di non svendermi troppo ma, dall’altro lato, mi è spesso stato di ostacolo per il raggiungimento di molte cose.

La tua più grande paura?

Essere un ripiego: non importa se in ambito affettivo o lavorativo.

Quanto credi nell’amore?

Di base ci credo molto ma ammetto che sia difficile trovarlo.

Un motto o una frase che più ti rappresenta.

“Che senso ha essere parte di qualcosa se poi quel qualcosa non è parte di te?” È il mio mantra! La ripeto ogni volta che sento di aver smarrito la bussola dietro a qualche chimera.

Manda un saluto ai nostri lettori.

Ciao! Ciao! (fa segno con la mano)

Alex Cunsolo