Goddes è la fotomodella protagonista del nostro editoriale di oggi, conosciamola insieme con questa intervista!
Goddes, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?
Ciao Alex, tutto bene grazie.
Come, quando e perché hai deciso di diventare fotomodella?
Dopo i 18 anni pensavo sarebbe diventato qualcosa con cui arrotondare.
Quale esperienza fotografica ricordi con maggiore emozione?
A dire il vero nessuna, purtroppo.
Dovessi descriverti, con quali aggettivi ti definiresti? Sexy, Intraprendente, Sportiva, Elegante, Erotica, Intrigante, ecc. ecc.?
Misteriosa, credo che nessuno riesca a comprendere ciò che penso realmente.
Posi con disinvoltura, qual è il tuo segreto?
Provare davanti a uno specchio, sfogliare riviste o pagine online e prendere spunto.
Ti proponessero una parte come attrice in un film erotico d’autore, quale sarebbe la tua risposta?
Ci dovrei pensare, ma forse accetterei.
L’esperienza artistica che ancora non hai fatto ma che ti piacerebbe fare?
Farmi fare un ritratto da un pittore.
Cosa ti aspetti dal futuro?
Per il momento spero finisca questa pandemia, altrimenti non so quanto potremo parlare di futuro.
Che cosa vuoi trasmettere a chi guarda le tue foto?
Nonostante la mia scelta di esibire il mio corpo, resto una donna come le altre. Intelligente e bella.
Un tuo pregio e un tuo difetto.
Sono determinata e diffidente.
La tua più grande paura?
Nessuna al momento.
C’è qualcosa di te che cambieresti?
No, mi piaccio così.
Cosa è sacro per te?
La vita.
Amicizia, Amore, Famiglia, Lavoro Salute, Sesso e Soldi mettili in ordine di importanza!
Lavoro, Soldi, Sesso, Salute, Famiglia, Amore, Amicizia.
Un motto o una frase che più ti rappresenta?
Barcollo ma non mollo, piuttosto striscio. Un modo per dire che anche nei momenti più rischiosi in cui dovrei arrendermi, preferisco toccare il fondo piuttosto che mollare.
Goddes, la nostra intervista termina qui, grazie per essere stata con noi e in bocca al lupo per il futuro.
Grazie a te Alex per avermi invitata, un saluto a tutti i lettori di Mondospettacolo.
A.C.
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