Le interviste di Erika Kamese: Pino Quartullo

Cari amici di Mondospettacolo, oggi la vostra Erika Kamese è in compagnia di un grande del teatro e del cinema.

Pino Quartullo: attore, regista, sceneggiatore

Pino sei in scena con “Qualche volta scappano” al Teatro Quirino. Che esperienza è stata per te?

Un’esperienza positiva perché mi ha permesso di lavorare con due attori che conoscevo da tempo e con i quali non avevo mai lavorato. La commedia francese Tou Tou, che ho tradotto, adattato, diretto, interpretato e prodotto, e che ho reintitolato Qualche volta scappano, mi ha dato modo di parlare del tema Esseri Umani-Animali domestici, sia per le aberrazioni che per l’importanza e il rispetto che gli animali domestici, il cane in special modo, meritano.

La tua carriera spazia tra teatro, cinema, e chi più ne ha più ne’ metta. Qual’e’ l’esperienza che ricordi con più piacere?

Il mio primo giorno su un set cinematografico. Era il 1981, il film Il Marchese del Grillo, regista Mario Monicelli e io, capo delle guardie del Quirinale dialogavo con Alberto Sordi.

Nella foto: Pino Quartullo, Rosita Celentano e Attilio Fontana

Sei felice?

Se il bicchiere va visto mezzo pieno, si. Ma come artista ci sono tanti progetti, tante idee, che mi piacerebbe realizzare, che ancora non riescono a vedere la luce. In compenso ho una moglie ed una figlia fantastiche e tante altre soddisfazioni in campo lavorativo.

Cosa bolle in pentola prossimamente?

Sarò il protagonista di una commedia che si intitola IL Conto è servito, con la regia di Paola Tiziana Cruciani e con Corrado Tedeschi. Andrà in scena tra dicembre 2017 e Marzo 2018.

Ti piace più fare l’attore o il regista?

L’attore, perché di tutti i lavori che bisogna fare per realizzare un progetto artistico è certamente la meno faticosa, la più gratificante da un punto di vista narcisistico, economico. Ma la mia natura creativa è certamente sacrificata a dover fare solo l’attore, quindi aggiungerei che adoro anche scrivere e fare il regista. In teatro e in cinema.

Erika Kamese