LE INTERVISTE DI FEDERICA QUAGLIERI: “NICOLA PADUANO”

Cari amici di Mondo Spettacolo, oggi sono in compagnia di un attore molto sexy, e molto bravo. E nonostante la bellezza, che pare non vada d’accordo col comico, straordinario anche nel comico.

Sono con Nicola Paduano.

Nicola ciao, e grazie per essere con noi di Mondo Spettacolo .

Ciao, e grazie a voi.

Tu, hai fatto molte cose ,e molte delle quali importanti. Tra le esperienze fatte in  Teatro , hai recitato in  “The Full Monty” per la Regia di Proietti, e in “Grease”. Per la TV ,hai partecipato a “Carramba che fortuna “ con Raffaella Carrà, hai lavorato per tre anni a Sky nel programma “Bastardi” con Francesca Reggiani, in “ Cento vetrine”, in “ Un posto al Sole”;  nel Cinema hai recitato accanto a Margherita Buy e Francesca Neri nel film “ Il siero della vanità “ di A. Infascelli. E questi, sono solo alcuni dei lavori che hai fatto. In più , hai studiato canto, hai lavorato come fotomodello…insomma, bello e pieno di talenti.

Ti andrebbe di descriverti ai nostri lettori ?

Uhmmm. Arduo descriversi… il difficile è che si puo peccare di presunzione!! Scherzo.. mi reputo un artigiano dello spettacolo che ama il suo lavoro , e forse sembrerà una frase fatta , ma mi sento veramente completo quando sto su un palco. Per un attore  stare in scena significa esistere.. e in questo ,credo tu mi possa capire..

Dei lavori fatti fino ad oggi, quale ti porti più dentro come esperienza?

Forse uno spettacolo che ho fatto l’anno scorso, “Finché  vita non ci separi” di Gianni Clementi, per la regia di Vanessa Gasbarri .E’  stata veramente una prova importante per me,il ruolo era molto difficile per tutta una serie di motivi sia tecnici che personali. E forse, proprio per questo, mi ha dato veramente molte soddisfazioni. E per chi non l’avesse visto , lo riprenderemo ad Aprile per un mese a Catania! Venite!

 

Si pensa spesso che i belli non siano portati per il comico. Tu, sei l’esempio vivente che non è affatto così. Io posso dirlo con certezza, dato che abbiamo fatto insieme molte cose comiche. Tra comico e drammatico, cosa preferisci come attore?

Preferisco quelle commedie “agrodolci” ,dove la risata scaturisce da una situazione drammatica  , e non solo dalla mera battuta detta per suscitare il consenso del pubblico. Sono belli quegli spettacoli che oltre a far ridere, ti fanno riflettere ; e poi te li porti dentro anche quando non sei più a teatro.

 

Ti sei anche cimentato nella scrittura di un cortometraggio “ Sciocchezze da stagnari “ per la regia di Daniele Ciferri . Cortometraggio che ha preso dei premi , e del quale oltre che autore ,sei anche protagonista. Com’è stata questa esperienza, pensi che potresti ripeterla ,e scrivere ancora?

In realtà, quello nasceva come corto teatrale nato da una serie di improvvisazioni fatte con una straordinaria attrice che tu forse conosci?? (Federica Quaglieri) durante uno dei nostri pomeriggi passati ad abbuffarci di porcherie sul divano. Lo avevamo scritto da più di un anno e messo nel cassetto. Poi un giorno mi chiamò Roberto D’alessandro  chiedendomi di partecipare ad un evento in onore di un allievo dell’accademia ,morto in un brutto incidente, e mi disse: “Nicola voglio che porti un pezzo comico perché quelli erano i pezzi che lui preferiva” . Allora ,ho chiamato Federica (sempre quella mia straordinaria collega con la quale avevo scritto il corto), e decidemmo di ripescare quel corto scritto e accantonato, per testarlo davanti ad un pubblico vero ,fatto di gente che tra l’altro non ci conosceva minimamente… fu una vera e propria ovazione… non riuscivamo ad andare avanti tanti erano gli applausi e le risate del pubblico… devo dire che non ce l’aspettavamo proprio. Da qui, nacque l’idea di farne una versione in pellicola, che tra l’altro ha avuto anche dei premi. Però, se devo esser sincero,continuo a  preferire la versione teatrale.

Non so se ricapiterà di scrivere. Forse sì, visto che inaspettatamente la prima volta è andata così bene…Vedremo.

Sei appena stato in scena in Girotondo di Schnitzler, accanto a Gaia De Laurentis ,e il 20 Febbraio sarai al Teatro Quarticciolo di Roma con “ Storie di Donne morte ammazzate” . Progetto, quest’ultimo , al quale tengo moltissimo. Ma sarei felice ne parlassi tu, dato che come si sa, io sono troppo di parte .

Questo progetto è nato circa un anno fa, dalla mente e dalla penna di Betta Cinchini . E’ un progetto in fieri, in cui anche le mani registiche si alternano, così come gli ambiti in cui si realizza. Oltre che nei Teatri, noi andiamo in scena in spazi non convenzionali e a domicilio, con format nel format. Io sono salito grazie al tuo suggerimento, su un treno già in corsa ,e  me ne sono subito appassionato. Un po’ per l’argomento , del quale non se ne parla MAI abbastanza, e un po’ (e diciamola tutta) perché quando ti trovi ad interpretare dei personaggi (anche se negativi) scritti cosi bene…. Beh.. il richiamo della foresta si fa troppo forte!!  Betta Cianchini, è sicuramente una delle autrici più brave e interessanti che ci siano al momento in Italia,e  sono contento di far parte del suo team.

Un periodo ricco di lavoro e cose belle,che cosa vorresti vedere realizzato  nel tuo prossimo futuro lavorativo?

Sogno di vincere un terno al lotto e produrmi uno spettacolo tutto mio, in cui possasceglieretesto,attori, regista…senza dover sottostare a certi “ strani “ meccanismi che noi tutti conosciamo.

Quanto, secondo te, la bellezza aiuta nel nostro lavoro?

Aiuta per certi versi a farti entrare in un meccanismo, per altri,invece, può essere un problema soprattutto se come me nasci con un’indole da caratterista e un aspetto che dice tutt’altro… non so se mi sono spiegato… può essere frustrante!!

Tra le tue passioni, c’è anche quella della cucina. Ebbene sì, care lettrici ( perché a loro mi rivolgo ora) è bello e sa cucinare benissimo! Com’è nata la passione per la cucina?

Sono meridionale e fiero di esserlo. A casa mia tutti sanno cucinare, mio padre in primis. Da ragazzino, mi divertivo a guardare i miei che preparavano ogni genere di leccornia , e io rubavo con gli occhi….. d’altra parte,  vivo da solo da quando avevo 18 anni , per cui…dovevo imparare per forza!!

Prima di salutarti, vorrei che ci lasciassi con aneddoto o una frase che ti rappresenta.

“No matter who you are , no matter what you did, no matter where you’ve come from,you can always change, and become a better version of youself”

Nicola , grazie per essere stato con noi . In bocca al lupo per tutto , da parte mia ,e della redazione di Mondo Spettacolo .

Merdaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

Federica Quaglieri