LE RECENSIONI DEL VICEDIRETTORE: “UNFAIR GAME”

Sono appassionato di film di guerra da quando ero piccolo.

Ho divorato ogni film uscito nelle sale, in VHS, in DVD, osservando col tempo come l’evoluzione del cinema di guerra si sia trasformata: inizialmente racconto epico per esaltare la morale umana di un mondo in bianco e nero, diviso tra buoni e cattivi entrambi facilmente riconoscibili, oggi è invece incentrata sul realismo, l’orrore intrinseco che la guerra rappresenta, la caduta dei valori, il fallimento della morale.

Quando ho saputo che Riccardo Leto aveva girato il corto Unfair Game, incentrato su un cecchino tedesco nella seconda guerra mondiale, ho voluto vedere il corto: magnifico.

Riccardo è una poliedrica figura del panorama cinematografico italiano: attore, regista, scrittore.

Nella stessa occasione ho avuto il piacere di conoscere lui e la sua crew, ed è stato subito chiaro come sia riuscito a ricreare in pochi minuti tutta l’angoscia, la tensione, il pathos che la guerra lascia indelebilmente nell’animo umano: ho incontrato uno straordinario professionista, appassionato del periodo storico della seconda guerra mondiale, puntuale e preciso.

Le suggestioni create dalle inquadrature, i suoni, la musica, evocano nello spettatore sensazioni forti. E’ un corto bello, davvero ben fatto, curato nei dettagli con una professionalità straordinaria e con tanta passione, quella che rende un film vivo, potente.
Vi suggerisco caldamente di guardarlo, vi stupirà piacevolmente.

Attendendo il prossimo lavoro di Riccardo Leto, non resta che complimentarci con lui e la sua crew per l’eccellente prodotto sfornato, perla rara nel panorama del cinema di guerra contemporaneo.
Alla prossima!

Luigi Giuseppe Buffo