LE RECENSIONI DI BUIODESIDERIO: ELENA CIANCHETTA E LA SUA “CAVIA”

Uno sguardo capace di raggiungere la sensibilità più recondita dell’individuo con immagini emblematiche della violenza e dell’angoscia caratteristiche della nostra epoca.

La ricerca artistica di Elena percepisce il flusso della spiritualità umana in un eroe-uomo colto in un passaggio di evanescenza dalla propria potenza. Sono immagini che rimandano a una sensualità oscura, gravate da un imprecisabile ma materiale senso di tragedia, cariche di potenza e disfatta. Rivelano un aspetto di grevezza del meccanismo della forza, qualcosa che svela il peso schiacciante della potenza e la vulnerabilità dell’uomo; ma anche lo stato latente della sua forza animale e la possibilità, nell’azione, di elevarsi istantaneamente a una violenza oltre i limiti.

Le disgregazioni del volto sono espressioni del processo di reintegrazione di parti di sé scisse. Le singole parti (naso, occhi, bocca, orecchie) sembrano vivere ciascuna di vita autonoma, temporaneamente giustapposte per restituire una precaria idea di fisionomia.

La sua poetica artistica si esprime con la creazioni di immagini trasfiguranti governate da un’incombenza dell’irrazionale o del fato, più che da un’azione determinata dalla volontà.

Buio Desiderio

“Attraverso tecniche di digital art realizzo autoritratti inquietanti di me stessa. L’immagine che voglio dare è quella di un volto continuamente deformato, un volto urlante, straziato nel dolore, un volto che emerge dalle tenebre ma non esce dall’incubo.

Il volto deformato è lo specchio dell’anima che si tormenta. Alla base dei miei lavori c’è tutta la volontà di trasmettere un senso di sofferenza inaudita. La mia arte è una lunga discesa agli Inferi. Sempre più giù. Senza nessun spiraglio, nessuna salvezza, nessuna speranza. Mai.”

E.C.

(Tutte le opere di Elena Cianchetta sono visionabili clikkando su questo link)