LE RECENSIONI DI MONDOSPETTACOLO: LILITH’S HELL

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Nei giorni scorsi al 35esimo Fantafestival, è stato presentato Lilith’s Hell l’opera diretta da Vincenzo Petrarolo e interpretata oltre che dallo stesso Vincenzo, da Joelle Rigollet, Manuela Stanciu, Dani Samvis, Marcus J.Cotterel, Federico Palmieri, Sebastiano Lo Monaco e con la partecipazione straordinaria di Ruggero Deodato. Il film è in corsa per il Pipistrello d’Oro per il Miglior titolo italiano.
Prodotto dalla Bea Production Company, è un interessante horror, che si ispira a tematiche già viste nei film dei mitici anni 70 quali: L’Esorcista, L’Anticristo e Chi Sei, utilizzando però gli schemi classici del found-footage, (Paranormal Activity, Rec ecc.ecc.). Il risultato è convincente e alcune scene riescono a fare davvero paura.

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TRAMA:
Alcuni giovani filmmaker – Marco, Alberto e Ryan – che vivono nel mito cinematografico di Cannibal holocaust, e vogliono realizzare un mockumentary “realistico” in suo onore: a tale scopo, prendono in prestito la villa della nonna di Marco (nonostante i suoi avvertimenti) per girare un finto documentario incentrato su alcune persone chiuse in casa, minacciate da un serial killer e costrette al cannibalismo. In attesa di iniziare le riprese, si divertono a girare un backstage insieme alle nuove arrivate Michelle e Sara – attrice e truccatrice. Non immaginano però che il loro found-footage sta per trasformarsi in qualcosa di terribilmente reale. Rumori e strane presenze sono solo l’inizio di un incubo: Michelle viene posseduta da un’entità malefica e si trasforma in cannibale; gli altri, costretti a rifugiarsi in una stanza, scoprono che la nonna di Marco era un’occultista e ha evocato Lilith, un demone. Per sopravvivere (forse), sarà necessario l’intervento di un esorcista – il tutto ripreso dalle telecamere.

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Petrarolo è riuscito a creare con mezzi relativamente limitati un buon prodotto destinato sicuramente ad avere un interessante riscontro di pubblico sia in Italia che all’estero.
Le interpretazioni delle bravissime protagoniste, tutte tra l’altro molto belle, rende il film godibile anche dal punto di vista estetico; si sa che non si può fare un film horror senza avere nel cast delle belle attrici, e direi che le interpretazioni; prima della sensualissima Manuela Stanciu

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(la scena della vasca è eroticissima ) e poi della altrettanto sensualissima Dani Samvis

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(sopratutto nella scena dell’uccisione dell’esorcista) hanno dato quel tocco di “Erotismo Dannato”, che un film di questo tipo deve necessariamente avere.
Per quanto riguarda la recitazione; divertenti i passaggi italo/inglesi di Petrarolo e un “bravissima” va a Joelle Rigollet che riesce a tenere in piedi i dialoghi anche nei momenti più movimentati del film.

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Funzionali le musiche di Massimo Cardamone che riescono a trasmettere la giusta tensione sin dai titoli di testa.
In conclusione, Lilith’s Hell è un film, che, se coadiuvato da una giusta distribuzione, potrà diventare una piccola chicca nell’ambito dei mockumentary/found-footage del nostro paese.

Alessandro Cunsolo