Le richieste delle forze di polizia al prossimo governo!

Venerdì 16 febbraio p.v. si terrà a Torino una conferenza stampa indetta da alcuni dei sindacati maggiormente rappresentativi dei lavoratori delle forze di polizia. Lo scopo di questa conferenza stampa è di far presente ai prossimi parlamentari che saranno eletti in occasione delle imminenti elezioni le numerose questioni irrisolte relative alla sicurezza dei cittadini e degli stessi operatori di polizia. Ma vediamo nel dettaglio le richieste che verranno presentate.

Le rappresentanze delle forze dell’ordine non vogliono promesse, ma chiedono ai prossimi parlamentari di condividere pubblicamente “i punti per la sicurezza dei cittadini”.

Certezza della pena.

Per i delitti contro la persona e contro il patrimonio colti in flagranza e per il reato di violenza o resistenza a pubblico ufficiale prevedere, in attesa di processo, una misura cautelare (anche domiciliare) valutando come requisito anche la gravità del fatto. analoga misura cautelare per i suddetti delitti deve essere prevista anche a seguito di presentazione del ricorso in appello.

Limitazione del ricorso in appello a seguito del processo abbreviato per delitti gravi (omicidio, violenza sessuale, stalking, lesioni gravi con armi ecc..) in flagranza di reato e revisione di alcune garanzie processuali affinché l’aspetto formale non annulli la sostanza del fatto reato.

Potenziamento della magistratura e del personale giudiziario per velocizzare i processi affinché, con il personale adeguato, si possa prevedere   un termine massimo di definizione del processo soprattutto per delitti di particolare gravità, attraverso un percorso giudiziario preferenziale.

Limiti agli sconti di pena per buona condotta in carcere, mai più politiche o leggi “svuota carceri” e obbligo di applicazione della recidiva.

Arresto anche differito per i soggetti che in occasione di manifestazioni di qualsivoglia genere, compiono atti di violenza sulle persone, sulle cose e contro le forze dell’ordine, ovvero portino armi, bastoni ecc. ordigni di qualsiasi tipo o con il volto travisato.

Costruzione di più carceri adeguati al recupero del condannato e per chi commette reati non gravi, prevedere, per la prima condanna, sempre la misura detentiva presso il proprio domicilio con braccialetti anti evasione.

Depenalizzazione dei reati bagatellari, sanatoria in udienza dei vizi procedurali, concentrazione delle udienze sul singolo caso, condensazione in testi unici della giungla delle materie legislative.

Prevenzione dei reati e contro l’illegalità

Una legge chiara e inequivocabile che consenta al proprietario di difendere l’inviolabilità del proprio domicilio come previsto dalla nostra costituzione.

Chiusura dei campi nomadi abusivi e di quelli che non rispettano le regole, con l’allontanamento dei nomadi e l’obbligo a diventare itineranti nel rispetto delle loro tradizioni e, qualora non fossero condivise, diventando stanziali, devono essere sottoposti alle norme alloggiative e urbanistiche.

Pochi nuclei famigliari di nomadi nei condomini e situati in aree urbane distanti tra loro.

Eliminazione dell’accattonaggio molesto agli incroci stradali, davanti agli ospedali, supermercati, parcheggi ecc…

Rimozione dei mercati abusivi ricettacoli di merci di dubbia provenienza.

Lotta allo sfruttamento della prostituzione e aree urbane riservate al metetricio, in attesa della legge che preveda locali ad hoc per la prostituzione e prevedendo una tassazione comunale per l’esercizio.

Chiusura dei centri sociali responsabili di iniziative violente contro le leggi, i cittadini e le forze del’ordine.

Pianificazione di un coordinamento tra polizie locali e statali finalizzato a garantire un pronto intervento che raggiunga in pochi minuti anche paesi sperduti lontani dai centri urbani 24 ore su 24, prevedendo eventuali accorpamenti di uffici delle forze dell’ordine.

Previsione di centrali operative interforze per rendere migliore il coordinamento delle forze dell’ordine e più efficiente il 112 o nue (numero unico europeo).

Leggi a difesa delle forze dell’ordine e revisione del cosiddetto “trauma psichico” del reato di tortura.

Miglioramento logistico, strutturale e dei mezzi delle forze dell’ordine per contrastare il crimine, con strumenti di difesa efficaci come il taser, i droni, i liquidi colorati nelle manifestazioni ecc..

Aumento di 25.000 unità per le forze dell’ordine in 5 anni, per contrastare il crimine e per sopperire al turn over.

Installazione di telecamere su tutte le auto delle forze dell’ordine, polizia locale, mezzi pubblici e taxi disponibili.

Educazione alla legalità come materia scolastica con argomenti quali il cyber bullismo, lo stalking, la droga, il sex crime, le baby gang per sviluppare un senso civico e la cultura del rispetto verso il prossimo.

Contrasto all’immigrazione fuori controllo

Decuplicare le commissioni territoriali c/o le prefetture per i riconoscimenti degli immigrati richiedenti asilo e aumentare il numero delle sezioni dei tribunali deputati a valutare i ricorsi degli immigrati per velocizzare i riconoscimenti e quindi le espulsioni.

Espulsioni immediate, attraverso una task force dedicata, per gli immigrati irregolari laddove esistono accordi bilaterali con i paesi dell’africa ed espulsione dei richiedenti la “protezione umanitaria” che commettono reati per i quali e’ previsto l’arresto obbligatorio.

Espulsione per gli immigrati senza occupazione, anche dopo aver ottenuto la protezione “umanitaria”, che commettono un reato per il quale è previsto l’arresto obbligatorio o più reati minori. Qualora avessero ottenuto il riconoscimento, rivalutare altresì la protezione “internazionale” 0 “sussidiaria”. (dopo aver trascorso l’anno previsto nello “sprar”, questi immigrati vengono abbandonati nelle città senza un lavoro e senza sostentamento e sono spesso assoldati dalle milizie della criminalità).

Divieto di permesso di soggiorno allo straniero che entro un anno dall’ingresso in Italia non ha ancora imparato l’essenziale della lingua italiana. (essere facilmente compreso).

Prevedere un permesso a punti per gli immigrati regolari con attività lavorativa e qualora commettano più reati e, a seconda della gravità, una volta azzerati i punti, si deve procedere all’espulsione, anche rivalutando la protezione “internazionale”, “sussidiaria” o “umanitaria”.

Arresto obbligatorio per i cittadini comunitari che dopo essere stati espulsi dall’Italia per aver commesso dei reati rientrano nel nostro paese prima dei 3 anni. ( significativo il caso degli appartenenti ai centri sociali stranieri).

Revisione del trattato di Dublino, hot spot e investimenti in africa e una politica militare più autorevole che non limiti ad obbligare l’Italia a pagare per gli accordi bilaterali il paese di provenienza e i paesi in cui transitano gli immigrati.

Sgombero dell’ex Moi di Torino.

Prevedere che l’accoglienza sia in prevalenza a carico delle strutture pubbliche o associazioni che hanno una reale tradizione nel volontariato.

Integrare i giovani attraverso la scuola con classi numericamente equilibrate tra italiani e stranieri, agevolando la formazione alla cultura italiana e nel rispetto delle altre.

Se siete convinti che si debba fare qualcosa di concreto per la sicurezza venite alla Conferenza stampa Siulp, Sap, Siap, che si terrà il

16 febbraio alle ore 12,00 – presso la sala “Cascina Marchesa” in corso Vercelli 141 a Torino.

La Redazione

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