Libera: ascoltando “Virgo” nella pace dei sensi

Esordio per la giovanissima Libera, cantante di stile sfacciatamente R&B/Soul, già matura di quel sound e di quello stile losangelino o comunque proveniente dalla costa ovest di un certo mondo glam… e nonostante i cliché ci siano tutti (o quasi), Libera non si adagia sugli allori cercando la sua personale dimensione dentro un Ep dal titolo “Virgo” pubblicato da Emic-Entertainment. La bellezza del corpo, le apparenze sociali, le tante maschere… ci sembra però che i presupposti siano altri ora, in questo lavoro, dietro le maschere di questo suono.

Noi iniziamo sempre parlando di bellezza. Ecco per Libera, cos’è la bellezza? Cercando ovviamente di andare oltre i soliti cliché di scena…
Per me la bellezza è semplicemente tutto ciò che gratifica i sensi, che ci regala una sensazione di appagamento anche solo per un istante. È difficile da inquadrare concretamente. La bellezza in fondo è in tutto ciò che ci piace, come ad esempio una canzone che ci fa viaggiare e vivere delle emozioni, al di là del tempo e del contesto.

Che poi il corpo, la sua ostentazione… diviene un tassello fondamentale anche fin dentro le regole di scena per un genere come il nuovo soul, l’RnB e affini… vero?
Penso che il corpo, per quanto possa rappresentarci, in sostanza dice poco di noi. È una parte che mostriamo al mondo, è semplice “apparenza”. Ciò che conta è quello che siamo, il nostro carattere, il modo di rapportarci alle situazioni, quello che proviamo e il modo in cui viviamo e mostriamo determinati sentimenti. La verità è che è difficile essere sé stessi in una società come questa, in cui l’apparenza conta molto di più rispetto a ciò che sei davvero nel profondo.
Con questo non voglio dire che il corpo non sia importante, ma credo anche che sia fondamentale mettere in luce gli aspetti più reconditi di ogni di noi. La musica permette di farlo: in scena vanno anche i sentimenti e le emozioni, non solo i corpi.

Come vivi questo suono? Domanda difficile… ma alla musica hai chiesto tanto, hai chiesto salvezza… vero?
Vivo questo suono con molta serenità: lo sento nelle mie corde, nella mia anima, sento che mi rappresenta davvero. Giocando con le note esprimo anche le mie emozioni, e questo per me è fondamentale. Sì, alla musica ho chiesto molto, sempre, ma perché so che lei può darmi tutto ciò di cui ho bisogno. Finora non mi ha mai delusa.

Libera… un nome che porta con se una bella domanda: quanto senti di essere libera in fondo?
La libertà è una scelta. Essere liberi spesso comporta il rischio di non essere appoggiati o capiti, ma in fondo, credo che sia molto più importante essere sé stessi. Preferisco essere accettata e amata per quello che sono e questo basta a rendermi felice.

Un disco ufficiale a completamento di questo primo Ep?
Con Nicola Bavaro, il mio produttore artistico, e la mia etichetta Emic Entertainment stiamo lavorando a nuove canzoni che usciranno nei prossimi mesi. Tempo al tempo e ci saranno delle sorprese!