Esclusiva intervista a Lilith Red Rebel, la 31enne bresciana che ha abbandonato la carriera stabile in farmacia per diventare content creator su OnlyFans. Una storia di ribellione contro gli stereotipi, passione autentica e empowerment femminile. Benvenuta nel mondo di Lilith!

Benvenuta, Lilith! Il tuo nome d’arte evoca ribellione e mistero – come è nato, e cosa rappresenta per te oggi dopo il tuo percorso da farmacista a content creator su OnlyFans?

Lilith è una figura femminile che mi affascina da sempre. Ho deciso di usare questo nome per indicare la “ribellione” a ciò che mi era stato detto sarebbe stata la cosa migliore per la mia vita, per seguire ciò che io ritengo sia più giusto per me.

Lilith per me è una donna forte e libera che, contro ogni stereotipo e condizionamento, decide cosa è giusto per stessa nella propria vita.

Hai 31 anni e sei bresciana – raccontaci la tua formazione in farmacia e il tuo background, e come questo ha influenzato la tua transizione verso un mondo più creativo e libero.

Sono cresciuta in una buona famiglia, mamma farmacista, papà medico. Non mi è mai mancato nulla. Ho frequentato scuole private dai frati e ho una buona istruzione.

La scelta dell’università non è stata forzata dai miei genitori, ma all’epoca ero ancora plasmata dall’idea che bisogna avere un “lavoro fisso, una famiglia e una casa” per stare bene e vivere una vita felice.

Ho sempre avuto una vena artistica e ribelle che in qualche modo cercava di venire fuori, fino a quando non ho deciso di darle voce.

Hai lavorato per anni come farmacista, un lavoro stabile ma stressante. Quali sono stati i motivi principali che ti hanno spinta a lasciare tutto per OnlyFans, e come hai vissuto il passaggio iniziale?

Dopo la laurea ho iniziato a lavorare in un’azienda farmaceutica, poi come informatrice farmaceutica, poi ho lavorato come partita IVA sia in parafarmacie che farmacie. Non sono mai stata brava a stare ferma, mi piace cambiare, sperimentare.

Ma c’era sempre qualcosa che mi mancava, sentivo che non era la mia strada. Questo, unito al mio crescente disgusto per la gestione della sanità italiana, mi ha spinto a buttarmi in ciò che amo fare. Così ho cominciato a creare contenuti e lavorare anche come modella.

Lavoro meno stabile e meno redditizio all’inizio, ma ora sono più libera e felice.

Il divertimento è un motore costante nel tuo lavoro – come mantieni questa passione nei contenuti erotici che crei, e qual è stato il momento in cui hai capito che questa era la tua strada?

La passione non è difficile da mantenere quando ami fare qualcosa. Mi diverto, mi viene naturale. Non mi pesa mai e sono contenta di poter intrattenere i miei fan.

Sono contenta di poter portare qualcosa di vero in tutta la finzione e l’esagerazione che c’è ora nel porno.

Hai affrontato critiche e ostracismo dalla comunità locale per la tua scelta. Come hai gestito queste controversie, e quali lezioni ne hai tratto per il tuo empowerment personale?

In realtà non ho percepito nessun astio nei miei confronti. I miei amici mi sostengono, i miei genitori lo accettano. E per me, sono le uniche persone che contano.

Tutti gli altri sono estranei che chiacchierano. Ma si sa che la gente chiacchiera sempre, di tutto e di tutti.

Non me ne è mai importato molto del giudizio altrui. Io vivo la mia vita come mi rende più felice e non giudico nessuno.

Il perbenismo italiano e i tabù sul nudo sono temi che sfidi apertamente. Qual è il messaggio di libertà e accettazione che vuoi trasmettere con il tuo lavoro su OnlyFans?

Purtroppo in Italia c’è ancora questa antica concezione che se una donna lavora nel porno sia una poco di buono, una che “non potrebbe fare altro nella vita”, una stupida.

In realtà non c’è nulla di male nel sesso. È una delle cose più naturali del mondo.

Ed è normale guardare i porno, non c’è nulla di sbagliato nel divertirsi anche sessualmente.

Vorrei che più donne accettassero che il sesso è bello anche per noi, che possiamo godere e divertirci e che più uomini capissero che se anche a una donna piace il sesso, può essere una brava persona e perché no, anche intelligente.

Hai iniziato con pose fotografiche e collaborazioni prestigiose – come si intrecciano queste esperienze con la tua attività attuale, e quali sono i tuoi progetti per espandere in Italia e all’estero?

In realtà il mio lavoro da modella è separato da quello di OnlyFans. Uno è arte, l’altro è porno.

Come modella continuo a lavorare sia in Italia che all’estero.

Come OnlyFanser, sono rimasta delusa dal comportamento poco professionale di alcuni miei colleghi, perciò ora come ora sto lavorando con il mio attuale ragazzo, creando contenuti di coppia più reali ma sempre ben girati. Da gennaio, riprenderò a girare contenuti anche con altri creator, ma gestendo completamente io i contenuti.

Stavo valutando l’idea di entrare nel porno, ma non mi piace l’idea di portare avanti finzione.

Come content creator, produci video e foto con ironia e sensualità. Quali sfide tecniche o creative affronti, e come bilanci il divertimento con la gestione del profilo a tempo pieno?

Devo ammettere che mi diverte di più girare video porno che dover gestire i social.

Ma mi rendo conto che la maggior parte del mio lavoro è proprio sui social. Ideazione dei contenuti, programmazione…

È un piccolo prezzo da pagare per avere la vita che amo.

Hai menzionato che il tuo successo è legato all’autenticità – come promuovi questa idea nelle tue performance, e qual è stato un progetto che ti ha fatta sentire più libera e consapevole?

Assolutamente, non fingo mai di essere chi non sono. Nei miei video sono vera, cerco sempre di far emergere la vera passione, il vero godimento.

Voglio cercare di combattere l’idea che il sesso debba essere “violenza” o “estremizzazione” come si vede purtroppo in tanti video porno di oggi.

I porno dovrebbero anche essere educativi, oltre che intrattenimento.

Ascolto sempre volentieri i kink dei miei fan senza giudicare e ciò mi porta a sperimentare anche cose nuove (ovviamente sempre coi miei limiti e la mia etica) e conoscermi sempre un pochino di più.

Il progetto più importante per me, fino ad ora, è sicuramente l’apertura del profilo di coppia. Non credo che si possa portare più passione, più gioco, più sperimentazione con un estraneo piuttosto che in coppia.

Guardando al futuro, sogni di girare l’Italia e l’estero per pose inedite. Quali ambizioni hai per il 2026, magari collaborazioni con brand o eventi che celebrino la libertà femminile?

Sicuramente non ho intenzione di lasciare questo mondo e sono sempre aperta a nuove possibilità.

Sarebbe una grande opportunità poter parlare di più di libertà sessuale, libertà femminile e perché no, anche di sesso e relazioni non convenzionali.

Cerco di vivermi il presente il più possibile, godendo di ogni piccolo progresso e restando aperta a ciò che la vita mi offre.

Per i fan di MondoSpettacolo che ti ammirano: qual è il consiglio più prezioso che daresti a chi vuole entrare nel mondo dei contenuti per adulti con rispetto e divertimento?

Non fatelo per i soldi, non fatelo solo perché volete scopare qualche bel/bella ragazzə. Fatelo con vera consapevolezza del vostro corpo e della vostra sessualità. E siate sempre professionali. Siate consapevoli che vi interfacciate con persone vere quando chattate coi fan su OnlyFans e che qualcuno dall’altra parte dello schermo vi guarda e ha diritto a dei buoni contenuti e ad essere rispettato.

Dove possono seguirti i nostri lettori per scoprire i tuoi contenuti e aggiornamenti (social, OnlyFans)?

Sui social mi trovate come Lilith Red Rebel come OnlyFanser. Come Lilith Red Model come modella.

Su OnlyFans ho due profili: quello personale con le collab, quello di coppia.

Trovate tutti i link nella bio di Instagram.

Qual è il messaggio finale che vuoi lasciare?

Non lasciatevi condizionare da ciò che la società vi dice che è più giusto per voi.

Ascoltatevi sempre e buttatevi nell’ignoto se serve a realizzare la vostra personale felicità.

Grazie Lilith per questa intervista sincera e ispiratrice! Seguitemi su MondoSpettacolo per altre storie di talenti ribelli.