Koch Media arricchisce ulteriormente la sua sempre più corposa collana Midnight Factory – dedicata al miglior cinema dell’orrore – rendendo disponibile in limited edition blu-ray l’inedito Il convento – Heretiks, diretto nel 2018 dall’effettista Paul Hyett, il cui lungo curriculum include, tra gli altri, The descent – Discesa nelle tenebre di Neil Marshall e Attack the block – Invasione aliena di Joe Cornish.
Il Paul Hyett che dietro la macchina da presa aveva già avuto modo di occuparsi di The seasoning house e del licantropesco Howl e che ci cala in questo caso nella Gran Bretagna del XVII secolo; dove, ingiustamente accusata di stregoneria e messa sotto processo, la giovane Persephone alias Hannah Arterton si salva grazie al tempestivo intervento della Madre Superiora, dalle fattezze della Clare Higgins che i fan della paura su celluloide ricordano sicuramente nei primi due Hellraiser.
Non l’unico volto cult presente all’interno della circa ora e venti di visione, se consideriamo anche la breve presenza del Michael Ironside di Scanners e Atto di forza, al servizio di un insieme di cui il regista ricorda così la genesi: “Lo script originale era di Gregory Blair, che è più noto come attore che come sceneggiatore, e mi ricordo che dava molto spazio, nel contesto stregonesco, a delle suore con caratteristiche da vampire. Insieme a Conal Palmer, mio collaboratore abituale, ci abbiamo messo mano e abbiamo operato diversi cambiamenti. La parte, diciamo così, vampiresca è stata accantonata, mantenendo, però, la struttura, che c’era già in origine, di queste ragazze rinchiuse a forza in convento e della loro interazione con le suore anziane. Dopodiché il luogo sacro è infestato e quindi si trattava di raccontare questa blackstory, attraverso dei flashes retrospettivi”.
La vicenda, infatti, prosegue con la ragazza che, ospitata dalla suora nel monastero in cui vive insieme alla sua congrega religiosa, comincia ad essere tormentata da terrificanti visioni e presenze; man mano che viene alla luce l’oscuro e spaventoso passato del posto.
E, chiaramente, come vuole la tradizione dell’horror da schermo del terzo millennio, non è certo il ricorso ai jump scare a risultare assente; ma, per fortuna, immerso negli echi fiabeschi suggeriti da una fotografia ricca di contrasti e perennemente dispensatrice di cupe atmosfere, Il convento – Heretiks si allaccia al filone dei conventi diabolici – comprendente nel mucchio il Demonia del nostro Lucio Fulci e il The nun – La vocazione del male di Corin Hardy – senza risparmiare neppure qualche visivamente ben assestato colpo basso.
Infatti, mentre privilegia una certa teatralità dovuta alla quasi onnipresenza d’interni nello strutturare la propria narrazione, non manca di splatter e immagini shock; dal flashback corredato di sanguinolento massacro alle impressionanti violenze sugli occhi, perforati tramite dita quando non vengono strappati via a mani nude.
Fino ad un’ultima sorpresina posta al termine dei titoli di coda di un’operazione che, discretamente gestita per quanto riguarda il ritmo generale, viene in questo caso accompagnata dal trailer italiano nella sezione extra del disco e da un booklet all’interno della confezione.
Francesco Lomuscio
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