LuMi: l’esordio con un brano di evasione

Evasione. Liberazione in qualche modo. Quel lasciarsi andare e liberarsi da tutti quegli incastri mentali che tanto appesantiscono il normale scorrere delle cose. Parliamo con LuMi, al secolo Mirko Lunghi, che da Sora ci regala questo primo brano dal titolo “Psychè” prodotto artisticamente da Mark Twayne: provocante e dolcemente d’autore, pop di nuova generazione e antiche stilemi classici a corredo. E noi affondiamo le nostre unghie…

Iniziamo sempre parlando di bellezza e nel tuo suono di bellezza ce ne sta tanta. Per LuMi cos’è davvero la bellezza?
Vi ringrazio innanzi tutto per il complimento, e vi espongo subito la mia visione. Per me la bellezza è un qualcosa di puramente introspettivo. Non ha nulla a che vedere con i canoni sociali e fisici con la quale l’accezione di questa parola prende forma. Fondamentalmente se una cosa sia brutta o bella è la soggettività che la caratterizza e non di certo l’oggettività di chi la giudica. La “bellezza” come parola acquisisce valore dal momento che con essa vibrano le emozioni che caratterizzano ciò che in quel preciso momento noi stiamo definendo “bello”; e noi definiamo “bello” tutto ciò che ci rende felici e spensierati, insomma liberi da ogni tipo di disagio interiore.

Dentro cliché classici qual è la tua ricerca per trovare bellezza?
Molto semplice, io ricerco la bellezza nella mia interiorità. Semplicemente con il tempo imparo sempre di più ad accettarmi e valorizzarmi e continuo costantemente a scavare dentro me stesso.
La bellezza è dentro di noi, si basti pensare al fatto che quella fuori segue le logiche temporali (invecchiamo), mentre quella dentro persiste nel tempo e resta indeformabile. Le persone si preoccupano troppo della prima e poco della seconda nutrendo un forte timore nei confronti dei processi di invecchiamento della pelle, continuando a vivere disagi e malumori interiori, quando invece basterebbe prendersi una pausa dai soliti cliché sociali ed iniziare a guardarsi un po’ più dentro. Ma attenzione, non è così banale avere a che fare con i nostri “mostri” interiori, ci vuole molto coraggio a scavarsi dentro, è per questo che la nostra mente preferisce rifugiarsi negli aspetti più futili e banali e costantemente ci inganna alzando più difese possibili. Ma è un processo normale, di natura tendiamo ad autodifenderci. Bisogna imparare a vivere più a pieno le nostre emozioni, per viverci di più la bellezza delle cose. Il concetto di eudemonia insegna.

Dopo questa prima release esiste anche voglia di sperimentare e coraggio di andare oltre i soldi tracciati? Parlo ovviamente di forma canzone, di genere…
Io personalmente sono una persona che ama molto sperimentare e sono sempre in continua evoluzione. Mi piace mettermi alla prova e sicuramente in ambito musicale farò lo stesso. Non mi è mai piaciuto identificarmi o catalogarmi anche perché secondo il mio punto di vista la manifestazione artistica è un qualcosa di puramente emotivo e quando la si manifesta la si deve prendere come essa viene. Così farò anche io con la musica e i miei futuri testi.

Il video ufficiale di questo brano?
Per adesso non c’è ancora un video ufficiale di questo brano, ma sicuramente è in progetto. Vi ringrazio per le domande e mando un saluto alla redazione e a tutti i lettori.