LVA è conosciuta dai servizi demografici bulgari come Preslava Koleva Krasteva, ormai inglese d’adozione considerato che ha scelto come sua sede “artistica” Bristol, nel Regno Unito.
I generi musicali di LVA
Lva definisce la sua musica come Dark-Electro-Pop ma anche Neo Soul, Cinematic e Avant-pop elements. Esplorando nel suo canale YouTube (@LVA2021) si possono effettivamente apprezzare performances che abbracciano diversi generi musicali. Ci sono anche i video della sua partecipazione alla versione bulgara del noto programma televisivo The Voice. Scopriamo inoltre che LVA non è solo un’interprete musicale ma anche autrice, produttrice e compositrice per film.
Party di LVA
Party è una canzone che può essere inclusa nella sfumatura electro del pop. La stessa parola (party) è usata in modo assillante e ridondante nel testo cantato e rafforza il tentativo di creare forte contrasto fra il suo significato e quello più largo del testo. Il singolo si muove con consapevolezza sul confine tra l’invito e l’esclusione, tra il desiderio di partecipazione e l’impossibilità strutturale di appartenere. Party tradisce, volutamente, un’atmosfera conviviale poi sistematicamente smentita dalla composizione e, come detto, dal senso delle parole scelte per il testo. La musica è una spirale sonora claustrofobica, strutturata su pattern ricorsivi, campionamenti in glitch (transiente aperiodico) e linee vocali de-articolate che sembrano rivolgersi all’orecchio di un ascoltatore assente o inaccessibile. Quasi martellante. Party è il singolo che non ti aspetti.
Il video di Party
Il video ha un sapore vagamente retrò e per lo stesso è stato scelto il formato (aspect ratio) 4:3, lo standard dei vecchi televisori a tubo catodico (scelta che possiamo ritenere intelligente in ottica social dove i formati quadrati, o simili, stanno ritrovando un po’ di spazio), che si sposa perfettamente con le immagini rievocando una certa combinazione di effetti che era più che mai tipica degli anni ’90 (in quel periodo, video come quello appena visto spopolavano nel palinsesto di una delle reti televisive più seguite dai giovani del tempo ovvero MTV). A metà del terzo decennio del nuovo secolo però, il video di LVA, che vede alla regia Danyor Nevsta, può essere qualificato come una forma neo-sperimentale che attinge deliberatamente al passato ancor più che un tentativo di imitazione di stile. Messaggi e immagini in sovrimpressione, effetti di luce analogici e un costante filtro che riproduce le scanlines (effetto CRT), così come il bagliore residuo dei fosfori sullo schermo (Phosphor glow), sono qualità visive decisamente rievocative di quel tempo.
La combinazione fra video e musica rilascia indubbiamente un senso di inquietudine nello spettatore ma, d’altro canto, la buona musica sa trasmettere le emozioni e le emozioni non sono solo quelle sinteticamente definite come positive. Party risulta quindi un brano efficace che viene presentato unitamente ad un videoclip perfettamente concatenato agli aspetti emozionali sviluppati da testo e musica.
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