Martina Cuppari, benvenuta su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?
Ciao Alex, io sto bene grazie e mi fa piacere essere intervistata da voi di Mondospettacolo.
Descriviti al nostro pubblico raccontami un po’ di te.
Sono Martina, ho quasi 18 anni vengo da Sarezzo in provincia di Brescia, ma sono nata in Calabria. Ho finito gli studi quest’anno per intraprendere la strada lavorativa. Sono una ragazza solare, disponibile e soprattutto molto scherzosa, mi piace vedere sempre il lato positivo.
Un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?
Ho un sogno nel cassetto che porto da tanto, ovvero la strada dei social, della televisione, poter diventare un personaggio che sappia trasmettere dei messaggi positivi alle persone, perché tutti pensiamo che è impossibile raggiungere questo traguardo, ma ogni persona con le proprie potenzialità ci riesce, non c’è chi è più bello o meno, tutti possiamo diventare qualcuno.
Quali sono le tue passioni?
La mia più grande passione è viaggiare, mi è sempre piaciuta l’idea di visitare cose nuove, conoscere le altre culture.
Un tuo pregio e un tuo difetto.
Un mio pregio è che cerco sempre il lato positivo delle persone, sempre a testa alta, un mio difetto è l’essere molto testarda.
La tua più grande paura?
La mia più grande paura sicuramente è il pregiudizio delle persone, però bisogna sempre andare avanti e raggiungere il proprio obbiettivo.
C’è qualcosa di te che cambieresti?
Di me non cambierei niente, perché sono abbastanza soddisfatta della persona che sono.
Cosa è per te la felicità?
Sono i sorrisi, le risate, le esperienze, gli obbiettivi, i traguardi, lo stare con le persone a cui tengo di più.
Il tuo piatto preferito?
Non ho un piatto preferito ma amo tutto ciò che fa parte della Calabria, come ndujia e tante altre cose…
Amicizia, Amore, Famiglia, Lavoro Salute, Sesso e Soldi mettili in ordine di importanza!
In scala metterei sicuramente prima la salute, poi famiglia, amore, sesso, amicizia, lavoro, soldi.
Un motto o una frase che più ti rappresenta?
Una frase che mi rappresenta è “vivi e la lascia vivere”
A.C.
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