Mary Griggion ci racconta il suo “Principe dei Tarocchi”

Amici di Mondospettacolo, oggi parleremo del nuovo film di Mary Griggion: Il Principe dei Tarocchi. Parliamone con la regista.

Come è nata  l’idea di realizzare il  film?

Quando abbiamo deciso: io, Salvatore Gatto e Piero Cognasso,  di realizzare un secondo lungometraggio ( per me il terzo) eravamo tutti e tre d’accordo nel voler affrontare un’esperienza totalmente diversa  dal precedente film “Sotto lo stesso cielo”. Qualcosa di leggero, di fantastico, ma non per questo sapevamo essere meno impegnativo. L’attenzione è caduta sul soggetto del Principe dei tarocchi perché si sposava bene con le nostre intenzioni.

La storia del principe dei Tarocchi è ambientata nella nostra bella e magica Torino, ci incuriosiva scoprire questo aspetto della città e svelarne i suoi misteri.

Prima di affrontare questa prova abbiamo girato tre cortometraggi:

SAN SIRO – FA DIESIS – LA’ (quest’ultimo con Renzo Cavatton) con l’obiettivo di raffinare l’esperienza su  luci e fotografia.

IL PRINCIPE DEI TAROCCHI ci ha permesso di fare il salto, entrando, se pur in punta di piedi , nel mondo cinematografico professionale.

Durante la progettualità ho incontrato, dopo molti anni, la mia amica Lorella Cechetto, costumista e creatrice di gioielli d’autore che ha messo a disposizione del film la sua preziosa esperienza. Un buon inizio!

La pre-produzione del film è di circa un anno per la scrittura della sceneggiatura, sei mesi per lo sviluppo dello story board. Questa parte l’ho seguita personalmente e mi sono anche divertita. Un giorno, senza rendermene conto, mentre stabilivo i piani di ripresa, sono salita sul tavolo per meglio immaginare il taglio dell’inquadratura. Riccardo, uno dei due illustratori dello story board,  molto più giovane di me, spiazzato dal mio atteggiamento non sapeva se ridere o stare serio, alla fine mi ha aiutata a scendere dal tavolo….

Ogni pagina è stata poi discussa con Salvatore Gatto, con cui ho condiviso la regia, e con Piero Cognasso creatore della storia.

Le riprese ci hanno impegnato per cinque settimane e la post-produzione (montaggio, audio colorazione) per 12 mesi. Ho seguito la post-produzione in ogni sua fase disponendo di più tempo, un lavoro che mi ha tolto il respiro, un impegno pazzesco di esperienza, affidabilità, capacità e umiltà.

Siamo tutti contenti del risultato. Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta.

E’ opinione di tutti coloro che hanno assistito alla presentazione di “ IL PRINCIPE DEI TAROCCHI” e visto i lavori precedenti, che vi è stata una notevole crescita artistica.

Mary Griggion, Salvatore Gatto, Piero Cognasso, Pizzulo Giuseppe

Parlami del cast, e dei giovanissimi protagonisti.

Il nostro precedente  film “Sotto lo stesso cielo” è risultato essere una palestra di esperienza. Personalmente mi ha permesso di  maturare una visione di insieme indispensabile per crescere  innestando la necessità di essere più esigente, con me stessa innanzi tutto, ma anche nella selezione casting e troupe dei lavori futuri.

“IL PRINCIPE DEI TAROCCHI” è l’opera  su cui abbiamo applicato per l’appunto un protocollo professionale.

Grazie a Michele Franco e a Rossana Jacontino  affrontiamo e organizziamo all’interno della Film Commission il casting. All’appuntamento si presentano moltissime persone tanto da dover prolungare le selezioni. Molti giovani, preparati, con titoli di studio competenti, disponibili a una collaborazione no budget. Tra questi  Jacopo Siccardi ed un altro attore ci sono piaciuti sin da subito per la parte del Principe. La scelta è ricaduta su Jacopo Siccardi per la professionalità con cui si è presentato, la ricchezza del suo curriculum e qualcosa nel suo carattere che è piaciuto a tutti. Una scelta vincente su cui non abbiamo mai avuto dubbi.  Marta Marenco, altra protagonista del film. Siamo rimasti catturati dal suo volto dalla cascata di capelli rossi. Un tipo di bellezza che ben si sposava con il personaggio. Durante i provini la sua recitazione ha confermato le prime indicazioni. Quando ho comunicato a Jacopo e Marta  le nostre scelte ho sentito trapelare dal cellulare la  loro emozione.

Più difficile è stato scegliere il personaggio interpretato da Samuele Amato resosi disponibile per la parte del principe. Qualcosa è scattato quando lo abbiamo sentito recitare. Essendo già proiettati su Jacopo Siccardi gli proponiamo un provino su altro personaggio. La sua interpretazione ci ha colto di sorpresa, se pur giovane poteva funzionare e così è stato.

Michele Franco è un attore conosciuto, un privilegio averlo con noi così come Loredana Sileo che ben si è inserita nel cast con la sua esperienza e professionalità. Devo dire che sia Michele Franco sia Loredana Sileo, avvezzi alle  telecamere, hanno saputo relazionarsi con gli attori più giovani rendendo confortevole il set e mettendo a disposizione la loro esperienza..

Charlotte Debeunne attrice di teatro e cinema ha accettato volentieri di partecipare. Se pur legate da  una solida amicizia  sul set è una vera professionista, devo dire che è sempre bello lavorare con lei.  Antonella Dominelli brava e bella. Vorrei anche citare Emanuela Fezza che ha interpretato due ruoli per la sua splendida voce e  altrettanto brava attrice, Eleonora Callegarin  brava e professionale, Alessio Burgio,  bella la sua interpretazione, Riccardo De Fazio e Giorgia Gennaro i più piccoli del cast, hanno bucato lo schermo con la loro interpretazione.

Jacopo Siccardi e Marta Marenco sono risultati una coppia vincente, la loro interpretazione fresca a preparata ha toccato il cuore dello spettatore. “Non perderli Mary” mi è stato detto, lavora ancora con loro sono veramente bravi!

La professionalità di Michele Franco è emersa sin dalla prima inquadratura. Particolarmente suggestiva è la scena finale capace di tenere lo spettatore incollato sulla sua interpretazione.

Loredana Sileo ha  costruito il suo personaggio collocandolo in uno spazio tempo non definibile,  lo ha dotato e arricchito di fisicità e gestualità tali da renderlo misterioso e magico.

Trovati i personaggi principali le selezioni si sono concentrate sui ruoli minori se pur altrettanto importanti

Ora che il film è finito possiamo dire che tutti gli attori  sono risultati essere all’altezza  dei ruoli assegnati apprezzati maggiormente  per la loro affidabilità e pazienza.

Marta Marenco e Jacopo Siccardi

E’ stato impegnativo realizzare il film?

Si, moltissimo. Il protocollo applicato necessitava di una squadra di lavoro impossibile per noi. Io, Salvatore , Piero, Giuseppe, Giorgio, Michel,  insomma  poche persone hanno lavorato per  ……. non riesco a quantificare una troupe adeguata ( 100, 200 persone?)

Credo di poter dire, senza togliere nulla all’operato dei miei amici, che una gran fetta di lavoro l’ho assorbita io lavorando continuamente a testa bassa sul progetto. Parlo di circa due anni.

Marta Marenco e Jacopo Siccardi

Protagonista del film è anche la Torino città magica: raccontami un po’.

TORINO E’ IL FILM

Torino è conosciuta, e da molti “riconosciuta”, come la Città Magica per antonomasia.

Evitiamo di entrare nel merito di tutto ciò che ha contribuito a connotarla come tale, si rischierebbe uno sterile esercizio in cui ci si dovrebbe confrontare con tutto ed il contrario di tutto. Non possiamo però ignorare un dato di fatto: per tutti coloro che, per i più disparati motivi, si confrontano con esoterismo, fenomeni paranormali e con tutto ciò che trascende il razionale, Torino ed alcune zone circostanti rivestono una particolare importanza e destano notevole interesse.

L’idea iniziale della nostra produzione parte quindi da questo assunto, utilizzandolo come “veicolo privilegiato” sia per raccontare una storia, sia per proporre una visione di Torino che vada oltre il luogo comune, ormai anacronistico, di “città industriale”.

Le architetture, i monumenti, i palazzi e le chiese, ma anche le strade, i parchi, il fiume e la parte più nascosta, quella sotterranea, non saranno solo un set o un pretesto per raccontare una qualsiasi storia che potrebbe essere ambientata in qualunque altra città. Saranno, invece, parte sostanziale di questa storia, una storia che non potrebbe trovare altra collocazione.

Torino, quindi, non sarà solamente “location”, ma diverrà “attore protagonista” del nostro lavoro. I luoghi della “Torino Bianca” e quelli della “Torino Nera” interagiranno con i personaggi e con il filo narrativo, divenendo in molti casi protagonisti della storia e non solamente il suo contenitore.

Samuele Amato

Quanto sono durate le riprese?

Cinque settimane. Abbiamo lavorato come pazzi giorno e notte. Cinque settimane fantastiche ma durissime.

Loredana Sileo

Nel cast anche una misteriosissima Loredana Sileo, perché hai deciso di affidarle quella parte così misteriosa?

Un personaggio non  previsto nel mio libro è emerso dalla scrittura di Piero. Quando abbiamo letto la sceneggiatura  abbiamo ritenuto il suo inserimento un arricchimento alla storia trattandosi di cinema. La scrittura di un romanzo prevede per l’appunto che il lettore conduca un viaggio con l’autore ma soprattutto con  la sua immaginazione. Così come nel teatro il contatto con il pubblico è immediato, forte. Energia, capacità ed emozioni legano l’attore allo spettatore, nulla è rimandato alla post-produzione. Il cinema  invece propone una storia che deve essere completa, misteriosa sin da subito, fissata sulla carta e  fruibile da parte dello spettatore in tutte le sue sfumature. Lo spettatore non ha un romanzo fra le mani ma è comodamente seduto , pronto a ricevere ciò che la macchina da presa ha colto per lui. Un terzo occhio che può dettagliare un particolare così come allontanarsi dal medesimo a ispezionare e presentare  un quadro visivo ben più grande. Lo spettatore assiste aspettando di ricevere l’emozione, il mistero, il dubbio, il coinvolgimento, il brivido.

Il personaggio interpretato da Loredana Sileo include questi aspetti. Lei ha saputo trasferirli dalla macchina da presa allo spettatore.

Loredana Sileo

So che uscirà anche il libro che ha ispirato il film, una gran bella soddisfazione direi.

Si, non vedo l’ora di “averne una copia”. Quando sarà il momento, spero inizio anno, mi metterò comodamente seduta accanto alla mia boxwerina e  lo rileggerò. Ho lavorato così tanto  sul film che rileggere il libro mi riporterà all’ origine della storia, sarà  una lettura nuova anche per me, un viaggio “con l’autore”.

Eleonora Callegarin

Il Principe dei Tarocchi uscirà anche nelle sale cinematografiche o è prevista solo una distribuzione in dvd?

Nel 2017 incontrerò i distributori. Noi puntiamo sulla distribuzione nelle sale cinematografiche.

Lorella costumista

Che risposta di pubblico ti aspetti da questo film?

Penso di potermi basare sulle due presentazioni fatte a dicembre. Il film è piaciuto a tutti, è stata apprezzata moltissimo  la sceneggiatura,  l’interpretazione dei personaggi, il ritmo del montaggio, la fotografia, l’emozionante musica di Rocco Spanò che non finiremo mai di ringraziare. Nella storia resta qualcosa di misterioso legato per l’appunto al personaggio di Loredana Sileo e Giorgia Gennaro ,la  Zingarella, ma è voluto, una porta aperta da attraversare, cosa ci sarà oltre la porta?

Michele e Marta

Progetti futuri?

Tanti…………..

(Un ringraziamento particolare a Lorella Cecchetto Munch costumista e creatrice di gioielli d’autore, Rocco Spanò colonna sonora, Pizzulo Giuseppe Tuttovideo2.0 figura  indispensabile alla realizzazione del film_ riprese e post produzione, sotterranei Pietro Micca)

Alex Cunsolo