Mathera: l’ascolto dei sassi nelle parole dei suoi abitanti

Capitale della cultura 2019, Matera, la città dei sassi, viene raccontata da Francesco Invernizzi nel docu-film Mathera.

Tra le più antiche città del mondo, al pari di Aleppo, Matera è un groviglio di grotte e ipogei dove, nei secoli, si sono sviluppate la cultura, le tradizioni e la storia della nostra nazione.

Negli anni Cinquanta De Gasperi la definì “la vergogna d’Italia”, lo stesso Levi in Cristo si è fermato ad Eboli ne racconta la sua condizione di estrema miseria e arretratezza. Matera, però, negli anni, come l’araba fenice che risorge dalle sue ceneri ha riscoperto tutto il suo splendore, grazie alla tenacia e alla passione della sua popolazione. Gli stessi abitanti e i figli espatriati di questa terra hanno lavorato instancabilmente per riportare il lustro e ritrovare quella solidarietà e senso della comunità proprie dell’antica civiltà contadina.

Attraverso immagini intense e riprese dall’alto, le testimonianze degli architetti Antonio Acito e Pietro Laureano, le parole del sindaco e dell’arcivescovo della città, del panettiere e di anziani muratori, il percorso narrativo si addentra tra le cave di tufo, oggi luoghi di grandi eventi teatrali e musicali, tra gli eremi, nelle grotte dove sono stati scoperti e restaurati affreschi dipinti “cent’anni prima di Giotto”.

Mathera, così, non è semplicemente un city simphonies, ma un omaggio ai materani, che sono riusciti a rendere la città una meta turistica privilegiata grazie alla loro tenacia e all’amore per la propria terra.

Come ha dichiarato il regista e produttore Invernizzi alla presentazione romana del film alla stampa: “La designazione di capitale europea della cultura non è un punto di arrivo, ma un riconoscimento per quello che è sempre stato un crocevia di culture e popoli. Matera non è fatta di sassi e grotte, ma di persone, di quelle donne e uomini che ci hanno creduto”.

Mathera è un bellissimo docu-film, un omaggio ad una città di quel sud sempre criticato e canzonato, oggi privilegiata meta turistica e capitale europea della cultura grazie alla tradizionale ospitalità e alla profonda umanità dei suoi abitanti.

 

 

Anastasia Mazzia