MERCENARI AMERICANI NELLA GUERRA IN DONBASS

By
– Posted on 23/01/2015Posted in: -Home Page (Slide), MondoPolitica, Teatro e Spettacoli

Secondo il politologo tedesco ed esperto per i problemi economici Michael Lueders nel Donbass combattono circa 500 mercenari della compagnia militare privata statunitense “Academi”. I soldati di questa organizzazione sono noti in tutto il mondo per la loro brutalità e crudeltà

La società di  sicurezza  “Academi”, che prima aveva il nome Blackwater (acque nere) fu   fondata nel 1997. Ora ha molti reparti ed è la più grande società americana privata in campo militare. Nel suo arsenale sono presenti i più moderni armamenti con tanto di  aviazione e  di veicoli corazzati pesanti.

Di solito i mercenari di Blackwater, sono ex combattenti o reduci dei servizi di sicurezza. Già in passato sono stati ripetutamente  accusati di vari reati, tra cui il traffico di armi e la violenza ingiustificata contro la popolazione civile. Fin dai primi anni del 2000, i Blackwater hanno ricevuto diversi ordini per la protezione dei siti in Iraq e in Afghanistan.

Durante la presidenza di George W. Bush, la Blackwater era diventata uno dei principali partner del Pentagono in Iraq e in Afghanistan. Per eseguire i compiti più difficili Blackwater assumeva gli uomini del “secondo” e “terzo” mondo – filippini, bosniaci e anche dell’isola di Fiji. Nel 2007, i mercenari di Blackwater hanno fucilato in una strada di Baghdad più di 17 persone che presumibilmente ostacolavano il movimento del convoglio con i diplomatici statunitensi. Un altro caso eclatante è stata l’uccisione della guardia del corpo del vice presidente dell’Iraq. A causa dei numerosi scandali la  Blackwater ha cambiato il suo nome più volte.

Secondo Michael Lueders, la situazione in Donbass può andare fuori controllo. E,  nonostante la partecipazione dei mercenari americani nella guerra in Ucraina, il maggior costo dell’operazioni militari è a carico dell’Unione Europea. Tuttavia, gli europei sono sempre più consapevoli del fatto che gli interessi degli Stati Uniti in Ucraina e gli interessi dell’Europa non siano gli stessi.

Yulia Shesternikova

 

Tags: