Per Mery Rubes è in arrivo un autunno sulla cresta dell’onda!

Per Mery Rubes è in arrivo un autunno sulla cresta dell’onda, entro la fine del 2017 sarà fra le protagoniste indiscusse nel panorama cinematografico indie. Come  attrice protagonista nel thriller-action “Mery Rubes – The Movie” , in cui nel titolo compare addirittura il suo nome, e come interprete secondaria, nel ruolo di una malavitosa,  nel film  “I due killers”, entrambi diretti da Roger A. Fratter. E’ ancora protagonista al fianco di Beata Walewska, in un cortometraggio horror dal titolo ancora segreto che vanta gli effetti speciali del veterano Davide Pesca, nome molto noto nei circuiti del cinema horror indipendente italiano. E’ inoltre uscito da un paio di mesi in dvd per le edizioni FOGLIOCINEMA il lungometraggio “Donne di marmo per uomini di latta” sempre per la regia di Roger A. Fratter dove Mery interpreta un piccolo ruolo, ma è messa molto in luce.  Tra gli altri suoi lavori appena ultimati citiamo un cortometraggio a sfondo sociale che tratta il tema dei disturbi psichiatrici prodotto dalla Fondazione Emilia Bosis. Attualmente è impegnata a girare la nuova serie di videoclip “Mery Rubes Collection 2017” che la vedranno come sempre unica protagonista, come quelli del 2016 che hanno avuto in rete un buon successo di pubblico. Insomma, non è un caso che la si trovi anche sull’IMDB,(www.imdb.com) il database di cinema più importante degli Stati Uniti e di tutto il mondo; Mery Rubes è indubbiamente un’artista intraprendente e talentuosa, una ragazza che si mette in gioco capace di “rubare” il mestiere “sul campo”. Poche ci riescono al giorno d’oggi, occorrono molta determinazione, costanza e impegno. Tutte qualità che a Mery non mancano. Se il 2017 le ha regalato grandissime soddisfazioni, altre proposte di lavoro per il 2018 bollono in pentola. Nel campo fotografico ha avuto l’onore di posare per Guido Argentini e Bruno Oliviero.

Partiamo da uno dei cardini della tua carriera.

Ho conosciuto Roger A. Fratter grazie a “La promessa del sicario”, un lungometraggio con George Hilton diretto da Max Ferro, un film con molte presenze femminili, dove io facevo solo un piccolo ruolo nelle scene iniziali. Roger è rimasto colpito solo da me (ride) e quindi mi ha subito contattata. Quando ci siamo incontrati di persona tra noi è nato subito un feeling artistico molto forte, quello che nasce solo a volte tra un regista e la sua attrice, la sua “musa”.

Da lì si sono aperte molte occasioni ed esperienze.

Dopo molti provini abbiamo deciso di girare moltissimi videoclip promozionali sul personaggio “Mery Rubes”, videoclip reperibili quasi tutti in rete e successivamente, sempre più soddisfatto delle mie capacità artistiche, Roger mi ha proposto di partecipare in alcuni suoi nuovi lavori. Il primo è stato un piccolo ruolo in “Donne di marmo per uomini di latta”, un lungometraggio appena uscito in DVD dove interpreto la proprietaria di un locale notturno, nonché strip-teuses, che offre il lavoro ad una delle co-protagoniste. Un film molto d’autore che parla di rapporti uomo-donna e che vuole raccontare l’arrivismo squallido nei posti di lavoro anche a livelli più bassi.

Finchè arriviamo ad oggi.

Nel secondo film che ho fatto con Roger Fratter, dal titolo provvisorio “I due killers”, invece ricopro un ruolo più interessante: sono la classica “pupa del gangster”, una donna incosciente ma sensibile che subisce le situazioni per vivere accanto a uomini pericolosi. Non posso dire di più  perché il film è ancora in lavorazione e credo che entro l’anno uscirà, posso solo dire che i protagonisti sono Beata Walewska e William Carrera, un attore che ha già fatto molti film con Roger.

C’è un altro progetto ambizioso che ti vede protagonista.

Sto girando un film dove sono la protagonista principale. Fratter dice che sono un cavallo di razza e ha voluto puntare tutto su di me, sul mio personaggio. Il titolo sarà “Mery Rubes – The movie”.

Ma le tue esperienze artistiche non si fermano qui.

Stiamo girando moltissimi shorts musicali per l’annata 2017 e ho appena finito di girare in questi giorni un cortometraggio horror con gli effetti speciali di Davide Pesca, un filmaker veramente bravo molto conosciuto nel panorama indie horror italico.

Cosa ti spinge ad andare avanti?

Ho iniziato la mia carriera due anni fa, gli artisti con cui collaboro mi dicono di avere un talento naturale, e questo mi permette di muovermi in questo campo con molto entusiasmo, energia e passione. Non so cosa mi aspetta, forse un nuovo film da protagonista, vedremo… ma voi seguitemi per vedere cosa succederà.

La Redazione

CREDITS

Ph. Guido Argentini

Ph. Bruno Oliviero

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