MICHELA PACASSONI: LA MIA VITA PER IL CANTO!

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Facciamo conoscenza con Michela Pacassoni, una bravissima interprete, una cantante che a nostro parere meriterebbe d’esser conosciuta più di quanto già lo sia fino ad ora…Lo diciamo perché l’abbiamo sentita cantare e riteniamo davvero incredibile che una persona con “questa” voce e questo stile non abbia ancora calcato ad esempio palchi come quello di Sanremo, tanto per fare il nome del festival musicale italiano più noto. E’ stato un vero piacere porgerle alcune domande cui lei, con grande cortesia, ha voluto risponderci, raccontandoci in maniera ampia e completa il suo percorso artistico, che noi speriamo possa dare ancora il suo meglio in futuro.

Da quanto tempo canti e quando hai avuto la certezza che questo sarebbe stato quello che desideravi fare?

Canto dall’età di 15 anni. Ho iniziato come “tappabuchi” , mi esibivo a serate da ballo, tra un cambio d’abito dei ballerini ed un altro. Cantare mi appassionava molto ed ho seguito una scuola di canto a Pesaro, dal maestro di canto Franco Francolini. Andavano tutti lì. Mi ha insegnato le tecniche basilari ed in breve tempo, ho iniziato a cantare a matrimoni, sia in Chiesa che ai ricevimenti e feste private accompagnata da vari amici musicisti che suonavano dal vivo. Ricevevo ogni giorno tantissime richieste da parte di orchestre folcloristiche, ma anche jazz. Non sono mai entrata in una di queste ed ho continuato sempre a fare piano bar fino l’età di 26 anni. Nel frattempo ho fatto diversi concorsi canori locali e nazionali, ho vinto alcuni di quelli locali, e superato diverse selezioni di quelli nazionali. Uno lo vinsi, ma sparirono tutti. Per anni mi sono un po’ fermata, mettendo su famiglia e lavorando in altro settore, ma nel 2011 ho capito che volevo ricominciare seriamente a cantare, in primis, perché ho molta esperienza, tecnica, e soprattutto per portare gioia in chi mi ascolta.

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Puoi raccontarci in breve la tua carriera finora? Hai progetti a breve termine? Se sì, quali?

Ho cantato veramente a tanti eventi, serate, feste private, matrimoni, da locali da ballo a luoghi stellati. Ho anche collaborato con alcuni musicisti famosi, in serate e cd per beneficenza. In particolare ho presentato nelle edizioni 2012 e 2013 il Premio Nazionale Bruno Lauzi, che ebbi la fortuna di conoscere e con cui grazie al cantautore Antonio Topi, che è della mia zona, di collaborarvi. Il cd “Proviamo ancora insieme” contiene un brano edito da me interpretato, insieme agli stessi Lauzi, Topi ed altri artisti. In un secondo cd, sempre con lo stesso Topi, la sottoscritta e Marco Ferradini. Un altro musicista ed amico che ho avuto occasione di conoscere nel 2011 in una serata finale delle finali del Premio Lauzi che son stata chiamata a presentare, e’ Gianni Drudi, il cantautore che negli anni 90 portò alla gloria la mitica Fiki Fiki e che ha scritto per me quest’anno la canzone “Sono Donna” che ho portato in promozione alla trasmissione per la regia di Gianni Turco, MilleVoci visibile in Italia ed estero. In quella occasione ho avuto modo di conoscere numerosi autori famosi e cantanti. Tutto documentato su You Tube e non solo. Attualmente Gianni Drudi mi sta scrivendo altre due canzoni, un po’ più internazionali e ricercate.” Sono Donna” scritta da Gianni Drudi ed Antoni Cottini è compresa nella compilation dell’ ESTATE 2015 KALIENTE con altri artisti, lo stesso Gianni Drudi, Stefania Cento, soubrette rai del gruppo di Paolo Limiti, il sassofonista Andrea Poltronieri, che ha curato il sax anche nella stessa canzone da me interpretata. Mi piacerebbe molto avere un cd tutto mio, con pezzi editi ed inediti, completamente da donna, femminile e sensuale. Credo piacerebbe a tanti. Anzi, ne son sicura!!

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Raccontaci se per caso hai anche avuto esperienze negative nel mondo della canzone in Italia.

Le esperienze passate con vari “maiali” che promettevano la carriera musicale in cambio di prestazioni sessuali, che non ho accettato, sono passate appunto. Allora avevo 18/20 anni Ora ne ho 20 di più, e canto con una più alta proiezione. Quella di fare bene le mie serate internazionali e quelle anche locali, puntando ad eventi più alti e a farmi conoscere da un pubblico più vasto, come professionista, ma soprattutto come cantante e donna matura, magari attraverso la tv, ma non necessariamente ad un talent, ecc….

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Parlaci delle canzoni italiane e straniere che canti nei tuoi spettacoli, quali sono le canzoni italiane che ti piace cantare di più e quali quelle straniere? E parlaci degli autori che preferisci, quali ti piace di più interpretare? Hai mai cantato pezzi originali o fai solo cover? E in futuro ti piacerebbe fare un album di pezzi originali?

Attualmente sto facendo piano bar in hotels stellati frequentati principalmente da stranieri: tedeschi, russi, inglesi, americani e debbo dire che ho davvero un repertorio internazionale. I brani che canto sono tutti i brani evergreen più conosciuti al mondo, da My Way a New York New York, da Love alle canzoni dei Beatles, Stevie Wonder, Barbra Streisand, ecc. ecc. Difficile riportarli qui tutti, sono veramente tantissimi. Canto infatti dalle tre alle quattro ore per serata anche 3/4 volte a settimana in estate. In inverno solo un paio, ed anche, certi weekend, una sola. Ho riadattato molti pezzi in bossa nova, jazz, blues, poiché la mia voce ritengo sia molto calda. Canto anche tantissimi pezzi italiani dagli anni 40, 60, ad oggi. Tutto il cantautorato più famoso riadattato per la mia tonalità, accompagnata da mio marito Gigi, che mi fa da regista, e suona le tastiere su basi musicali sempre adattate completamente alla mia vocalità. Amo molte canzoni ma adoro cantare Careless wisper di George Michael, pezzo sensualissimo e Why don’t you do right, altro brano che si può interpretare in modo molto femminile. Nell’ultimo anno ho anche avuto modo di studiare con il Maestro Gianni Giudici, jazz man di caratura internazionale. Gianni è venuto spesso a casa mia e abbiamo fatto diverse prove insieme: cerco sempre di organizzare un bell’evento qui in zona, ma le risorse per i musicisti, son spesso ahimè poche e non si è mai profeti in patria, parlo per me. Studio costantemente dalle due alle tre ore al giorno, ho acquisito esperienza e tecnica, consapevole che mai si deve smettere di studiare e imparare da chi ne sa di più. Collaboro anche con il maestro Michele Del Baldo, autore di brani per Villaggi Turistici e Mini Club e pianista internazionale, oltre che col pianista maestro Enzo Tabone, già “musicista europeo’. Per quanto riguarda la musica Italiana, l’amo molto ed ho un repertorio che la calca un po’ tutta. Canto canzoni un po’ di tutti i cantautori italiani, ma anche di molti autori che hanno fatto la storia della musica italiana nel mondo. Bisogna infatti ricordare che alcuni cantanti italiani e gruppi sono famosissimi all’estero! Basti pensare a Cristiano Minellono che ha scritto per Ricchi e Poveri, Toto Cutugno e Albano e Romina Power che spopolano in Russia e paesi dell’Est e tanti altri autori! Il mio personale gusto è legato a Francesco De Gregori (Rimmel e la Donna Cannone sono gettonatissime), Biagio Antonacci, (Pazzo di Lei è diventato un mio cavallo di battaglia nelle serate), Gino Paoli, con canzoni da lui interpretate , ma anche da Ornella Vanoni e Mina. Amo molto Mango, Minghi e Pino Daniele, l’insostituibile accoppiata Battisti-Mogol, il grande Ivan Graziani, Lucio Dalla, Venditti, Vasco, Zucchero…Non ho un cantautore preferito, di ognuno cerco di prendere ciò che piace e mi piace di più e che è conosciuto ,il meglio, lo riadatto a me, e ne escono fuori serate complete. Un’altro pezzo molto richiesto è Cercami di Renato Zero, o L’Isola che non c’è di Edoardo Bennato, Estate di Bruno Martino, potrei citarne a decine. Compresi i giovani, come Tiziano Ferro. Sarebbe bello avere anche una sola canzone scritta per me da un cantautore o autore famoso italiano!
So che posso cantare per tutti dappertutto, non mi manca nulla. Sogno un palco , musicisti doc e tanta bella musica per stare bene e fare stare bene. Pianoforte, contrabbasso, violino, batteria e la mia calda sensuale voce. Io ci sono, per chi voglia ascoltarmi.

Giacomo Ferrante