Michelangelo Infinito: quando l’arte incontra il cinema

Quando l’arte incontra il cinema nascono piccoli gioielli che vantano non solo un fine socio-educativo-divulgativo, ma anche una riscoperta del nostro immenso patrimonio artistico: Michelangelo Infinito, dedicato all’insigne scultore, architetto e pittore rinascimentale Michelangelo Buonarroti.

Protagonisti del lungometraggio sono Michelangelo, interpretato da Enrico Lo Verso, e il noto critico d’arte Giorgio Vasari, con il volto di Ivano Marescotti.

Si ripercorre la genialità dell’artista fin dalle sue prime opere, nelle botteghe di Lorenzo il Magnifico, fino al Papa Giulio II, per arrivare al David, la Pietà e la Cappella Sistina, e al “non finito michelangiolesco” con la Pietà Rondanini.

La sceneggiatura, basata sulle “Vite” del Vasari, si arricchisce di citazioni letterarie (soprattutto dantesche), simbolismi e riflessioni contemporanee volte a sottolineare la magnificenza e sontuosità delle opere di Michelangelo.

ll film si basa su un’attenta ricerca filologica per la ricostruzione della vita dell’artista: i monologhi da lui pronunciati sono stati scritti basandosi sulle lettere e rime concepite da lui stesso per regalare un realismo psicologico fedele al personaggio.

Le riprese in alta definizione 4K HDR ed in CGI, poi, consentono un’esperienza immersiva e innovativa: lo spettatore si ritrova soffocato nelle polverose cave di marmo di Carrara, avvolto nella maestosità della Cappella Sistina, può accarezzare i muscoli del David o assaggiare l’uva insieme al satiro di Bacco.

La responsabile artistica Cosetta Lagani, in occasione della presentazione romana del film alla stampa ha dichiarato: “Volevamo portare sul grande schermo un nuovo genere cinematografico, un film di ‘autorevole finzione’… Per questo è stata una nuova sfida narrativa: bisognava impostare il racconto all’interno di un mondo di finzione senza nascondere le opere. Per questo abbiamo sfruttato la consulenza di storici dell’arte durante tutto il percorso creativo e produttivo, così da non rinunciare all’autorevolezza e al rigore del racconto. Nulla è inventato. Tutto è stato tratto da fonti”.

Michelangelo Infinito è una piccola opera d’arte che, grazie alle nuove tecnologie, sottolinea e racconta la magnificenza del nostro imponente patrimonio artistico.

 

 

Anastasia Mazzia