di Barbara Morris

Milano, 8 giugno 2025 – Una serata indimenticabile ha chiuso la prima edizione del Milano Film Fest, un evento che ha trasformato la città in un palcoscenico vibrante per il cinema indipendente e innovativo. Sabato 7 giugno, il Piccolo Teatro Strehler ha ospitato la cerimonia di premiazione, un momento di celebrazione per i talenti emergenti e le storie che hanno conquistato il pubblico e le giurie internazionali. Noi di Mondospettacolo eravamo presenti, con il nostro Direttore Alessandro Cunsolo e la sottoscritta, Barbara Morris, per raccontare da vicino l’energia di questa nuova kermesse diretta dall’attore Claudio Santamaria. Non solo abbiamo assistito alla premiazione, ma abbiamo anche avuto l’opportunità di video-intervistare alcuni protagonisti, tra cui Valentina Lodovini, presidente della giuria dei cortometraggi, l’attrice Maria Chiara Giannetta e Lorenzo Spolverato, noto volto del Grande Fratello Vip. Inoltre, abbiamo catturato i momenti salienti della serata in un Reel che riassume l’atmosfera unica dell’evento.

I Vincitori: Storie di Anti-Eroi e Rinascita

Il grande protagonista della serata è stato Aimer Perdre (Heads or Fails) dei fratelli Lenny e Harpo Guit (Belgio, Francia, 2024), premiato come Miglior Lungometraggio con un riconoscimento di 5000 €. La giuria, presieduta da James Franco e composta da Claudio Giovannesi, Francesco di Leva, Isabella Ragonese e Margherita Buy, ha lodato il film per il suo “tono unico, vivace, in bilico tra reale e surreale” e per la straordinaria interpretazione di Maria Cavalier Bazan nel ruolo di Armande Pigeon, un’anti-eroina intrappolata nel vortice del gioco d’azzardo a Bruxelles.

Sul palco, a ritirare il premio, le attrici Maria Cavalier Bazan e Gwladys Lefeuvre, visibilmente emozionate, hanno ringraziato il festival per aver dato spazio a una storia così audace e umana.

Aimer Perdre è un ritratto senza filtri di resilienza e fragilità, una riflessione sulla fortuna e sul senso di un’esistenza in bilico.

Per la sezione cortometraggi, il premio di 2500 € è andato a Rochelle di Tom Furniss (Nuova Zelanda, 2024), scelto dalla giuria guidata da Valentina Lodovini, con Luca Bigazzi, Luca Lucini, Paola Randi e Romana Maggiora Vergano. La motivazione ha esaltato la capacità del corto di raccontare “l’elaborazione di un lutto” attraverso una narrazione potente, che culmina in un’adrenalinica gara di auto da demolizione.

Rochelle non è solo il nome di un’automobile, ma il simbolo di un legame fraterno perduto, reso con una regia intima e un’interpretazione vibrante.

Durante la nostra intervista, Valentina Lodovini ci ha confidato l’entusiasmo di presiedere una giuria così affiatata e la difficoltà di scegliere tra opere di altissimo livello, sottolineando l’importanza di festival come il Milano Film Fest per dare voce ai nuovi talenti.

Menzioni e Premi Collaterali: Un Panorama di Storie Diverse

La giuria dei lungometraggi ha assegnato una menzione speciale a Girls on Wire di Vivian Qu (Cina, 2025), un thriller metacinematografico che intreccia due linee temporali con un’interpretazione intensa di Haoucun Liu.

Nei cortometraggi, il Gran Premio della Giuria è andato a Spine di Kristina Panova (Russia, 2024), un dramma morale che esplora il peso del silenzio di fronte all’ingiustizia.

Mentre una Menzione Speciale è stata conferita a È successo di Ezio Maisto (Italia, 2024), un documentario sull’adolescenza napoletana che trova nella recitazione un linguaggio di verità.

Tra i premi collaterali, spicca il riconoscimento You Intensified Award by Syoss a Micaela Ramazzotti, celebrata per la sua carriera “coerente e coraggiosa” come attrice e regista.

Alessandro Cunsolo (Direttore di Mondospettacolo) & Micaela Ramazzotti

Prima di entrare in sala per assistere alla cerimonia di premiazione, abbiamo anche avuto modo di farci rilasciare delle veloci dichiarazioni da Maria Chiara Giannetta (Attrice) e Lorenzo Spolverato (G.F. VIP)

Maria Chiara Giannetta, intervistata sul red carpet, ha rilasciato ai nostri microfoni la seguente dichiarazione:

Anche Lorenzo Spolverato, con la sua energia travolgente, ha raccontato a Mondospettacolo il suo entusiasmo per essere parte di un evento così importante.

Altri riconoscimenti hanno premiato De sucre di Clàudia Cedó (Spagna, 2024) per il Premio WeShort.

Pharmakon di Clara Rancatori (NABA) per la sezione Academy. 40 Acres di R.T. Thorne (Canada, 2024) per il Premio Urban Vision – Altre Prospettive.

La colonna sonora di Mani Nude (Italia, 2024), firmata da Dardust, ha ricevuto il Premio In Sincrono per il suo ruolo narrativo.

Mentre Guillaume Clèment è stato premiato per la supervisione musicale di Bolero di Anne Fontaine (Belgio, 2024).

Palmarès Milano Film Fest 2025

Premio Miglior Lungometraggio (5000 €, divisi equamente fra regista e produzione)
Aimer Perdre (Heads or Fails) di Harpo Guit e Lenny Guit (86’, Francia, Belgio, 2024)
Motivazione: “Per il tono unico, vivace, in bilico tra reale e surreale, per la performance eccezionale della sua protagonista, per il suo linguaggio libero ed eccentrico, la giuria all’unanimità premia come miglior film del Milano Film Fest Aimer Perdre di Harpo e Lenny Guit.”
Sinossi: Armande Pigeon, regina dei pasticci, vive a Bruxelles scommettendo su tutto, ma sempre dalla parte sbagliata della fortuna. Una notte, l’incontro con Ronnie cambia le carte in tavola, portandola a una striscia vincente. Ma la vera sfida è sapere quando fermarsi.

Menzione Speciale – Concorso Lungometraggi
Girls on Wire di Vivian Qu (115’, Cina, 2025)
Motivazione: “Per l’efficacia di una narrazione che si muove su due diverse linee temporali e la forza del racconto metacinematografico, che ci mostra sequenze splendide interpretate con intensità dalla protagonista Haoucun Liu.”
Sinossi: Le cugine Tian Tian e Fang Di, cresciute come sorelle, vengono separate dalle difficoltà familiari. Fang Di diventa stuntwoman per saldare i debiti di famiglia, mentre Tian Tian affronta la dipendenza del padre e la malavita locale. Riunite contro la loro volontà, dovranno unire le forze per sfuggire a un destino drammatico.

Premio Miglior Cortometraggio (2500 €, divisi equamente fra regista e produzione)
Rochelle di Tom Furniss (21’, Nuova Zelanda, 2024)
Motivazione: “L’elaborazione di un lutto che inizia con un cazzotto in pieno viso e culmina in un’adrenalinica e appassionante gara di automobili in demolizione. Rochelle non è solo un’automobile che ha fatto il suo tempo, è tutto ciò che resta di un fratello perduto. Una regia intima e d’impatto, capace di tenere in perfetto equilibrio la forza tecnica e quella emotiva del racconto.”
Sinossi: Mack, un diciassettenne, partecipa a una gara di demolizione con Rochelle, l’auto in cui il suo migliore amico si è tolto la vita, aiutato da Jazz, la sorella dell’amico. Un racconto universale di perdita e rinascita.

Gran Premio della Giuria – Concorso Cortometraggi
Spine di Kristina Panova (16’, Russia, 2024)
Motivazione: “Per aver saputo raccontare, con profondissima forza emotiva, la tragedia silenziosa della responsabilità. Spine ci trascina in una spirale in cui la speranza si scontra con la brutalità del reale, mettendoci davanti a una domanda scomoda: quanto pesa il silenzio di chi assiste e tace?”
Sinossi: Semen, medico carcerario, scrive un falso referto su un prigioniero torturato. L’incontro con la madre della vittima lo pone di fronte a un dilemma morale: dire la verità o mentire.

Menzione Speciale – Concorso Cortometraggi
È successo di Ezio Maisto (30’, Italia, 2024)
Motivazione: “Ai ragazzi, che attraverso il rito teatrale trovano un linguaggio per esprimere parti di sé che altrimenti sarebbero rimaste silenziose. La forza emotiva dei giovani protagonisti diventa strumento di racconto e verità.”
Sinossi: Un documentario che segue un gruppo di preadolescenti napoletani in un corso di recitazione, esplorando il concetto di successo e fama in un’epoca dominata dai social media, culminando in un provino finale che mette alla prova le loro aspirazioni.

Premi Collaterali

Premio WeShort Award
De Sucre (Made of Sugar) di Clàudia Cedó (25’, Spagna, 2024)
Motivazione: “Per il modo semplice, delicato, diretto e ironico con cui tratta il desiderio di maternità di una ragazza disabile, passando dalla voglia esistenziale al pianto, fino a una scena poetica di speranza e solidarietà.”
Sinossi: Maria, 30 anni, con un’intelligenza disabile, lotta per il diritto di diventare madre, sfidando limiti fisici, giuridici ed economici.

Premio Miglior Corto Sezione Academy
Pharmakon di Clara Rancatore (17’, Italia, 2025)
Motivazione: “Un corto che, pur nella sua breve durata, dà vita a un racconto umano e universale, che risuona per la delicatezza del suo tocco.”
Sinossi: Clara esplora i ricordi della sua infanzia per affrontare la paura, trovando in Andrea, un apicoltore con sclerosi multipla, un’occasione di crescita reciproca.

Premio MyMovies
Raana di Ahmad Monajemisalekdeh (14’, Iran, 2024)
Sinossi: Una maestra d’asilo scopre un segreto oscuro nella sua comunità e decide di rivelare la verità, affrontando le conseguenze di una scelta morale.

Premio Miglior Supervisione Musicale
Guillaume Clément per Bolero di Anne Fontaine (120’, Francia, Belgio, 2024)
Sinossi: Nel 1928, Ida Rubinstein commissiona a Maurice Ravel la musica per un balletto. In crisi d’ispirazione, il compositore crea il capolavoro Bolero.

Premio Urban Vision – Altre Prospettive
40 Acres di R.T. Thorne (113’, Canada, 2024)
Sinossi: In un futuro post-pandemico, Hailey Freeman, veterana militare, protegge la sua fattoria e la sua famiglia da una milizia che minaccia la loro terra.

Premio In Sincrono Award
Dardust per la colonna sonora di Mani Nude di Mauro Mancini (Italia, 2024)
Motivazione: “La musica non accompagna la storia: la completa, la espande, la fa vibrare, muovendosi in sincrono con le immagini.”

Un Festival che Unisce Cinema e Città

Ideato dalla Fondazione Milano Film Fest, che riunisce Il Cinemino, Esterni, Fondazione Dude e Perimetro, il Milano Film Fest si è proposto come un’esperienza immersiva che coinvolge attivamente la città. La direzione artistica di Claudio Santamaria ha dato vita a un programma ricco e variegato, con una sezione industry per i professionisti e un calendario di eventi off in diversi luoghi di Milano. Sul palco del Piccolo Teatro Strehler, Santamaria ha ringraziato il pubblico e le giurie, sottolineando l’importanza di “un festival che celebra la diversità e l’innovazione, dando spazio a voci nuove e prospettive inedite.”

L’opera realizzata dall’artista Elena Salmistraro e dall’ADI Design Museum, consegnata ai vincitori, è diventata il simbolo di questa unione tra cinema e arti visive.

Mondospettacolo sul Campo: Un Reel per Rivivere la Magia

La nostra serata al Milano Film Fest non si è limitata a osservare: abbiamo catturato l’essenza dell’evento in un Reel che racconta i momenti più emozionanti, dai discorsi sul palco agli incontri sul red carpet. Le nostre interviste con Valentina Lodovini, Maria Chiara Giannetta e Lorenzo Spolverato offrono uno sguardo dietro le quinte, rivelando il lato umano di chi ha reso questa edizione indimenticabile.

Il Milano Film Fest 2025 ha dimostrato che il cinema può essere un ponte tra culture, emozioni e generazioni. Mondospettacolo è orgoglioso di aver documentato questo inizio promettente, in attesa di vedere come il festival crescerà nelle prossime edizioni. Per ora, celebriamo Aimer Perdre, Rochelle e tutte le storie che ci hanno fatto sognare, riflettere e, soprattutto, emozionare.

Barbara Morris per Mondospettacolo
Con la collaborazione di Alessandro Cunsolo


Note per il lettore:
Per ulteriori dettagli, visita www.milanofilmfest.it .


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