È iniziato il percorso distributivo di Destini di Luciano Luminelli, girato in parte nell’atelier dell’artista veneto Moreno Panozzo (nell’immagine sotto possiamo vederlo mentre apre una sua opera per la proiezione del film) e che include tra gli sponsor principali la Distilleria Rossi d’Asiago, rappresentata da Patrizia e Nicola Dal Toso.
Ambientato tra il 1950, gli anni Settanta e il presente odierno, il lungometraggio racconta un’amicizia che nasce sui banchi di scuola per culminare con il rapporto sentimentale tra i figli dei protagonisti, vantando un cast comprendente Simone Montedoro, Sebastiano Somma, Stefano Pesce, Nando Irene, Barbara Livi, Sabrina Knaflitz, Astra Lanz e Chiara Tascione.
Nell’attesa che, a partire dal 16 Novembre 2019, arrivi in tutto il territorio locale per poi spostarsi nelle sale di molte altre città, da Milano a Catania, passando per Roma, abbiamo incontrato il regista insieme all’autore della colonna sonora Tiziano Novelli e ai due attori Irene e Tascione (le immagini dell’articolo sono di Linda Scuizzato).
Da dove nasce l’idea per questo film?
Luciano Luminelli: L’idea del film nasce dallo sceneggiatore Marco Dappelo, che oggi purtroppo era impossibilitato ad essere qui con noi. Inizialmente, il titolo doveva essere Come fratelli, poi abbiamo riassunto il tutto in Destini, perché nel film ve ne sono quattro. Poi, io sono un po’ scaramantico, quindi, visto che il mio primo film si intitolava Una diecimilalire, ho deciso di utilizzare un altro titolo che iniziasse per “d” e che fosse costituito da una sola parola (ride).
Quanto tempo avete impiegato per girarlo?
Luciano Luminelli: Il film è stato girato nell’arco temporale di un anno, con i primi cinque giorni di riprese a partire dal 31 Dicembre 2017, poi altri ad Aprile, Luglio e Settembre 2018. Di solito, i film si fanno continuativamente, ma, quando vi sono poche risorse, spesso non è possibile. Vorrei tra l’altro ricordare che, insieme a me, Marco Dappelo ha steso tutta la storia per circa sei mesi, da Marzo 2017 all’Ottobre successivo. Ne abbiamo realizzate ventuno stesure. Il montaggio è terminato all’inizio di Marzo 2019, ma, parlando con addetti ai lavori, si è detto che si trattava di un film adatto da far uscire nel periodo invernale, sotto le feste natalizie.
Vi siete comunque già tolti diverse soddisfazioni…
Luciano Luminelli: Sì, Destini è stato presentato in anteprima nazionale presso il Festival di Venezia, dove a Simone Montedoro hanno riconosciuto un Leone di vetro. Siamo usciti giorni fa a Cittadella, dove abbiamo registrato il sold out in sala, e in seguito saremo a Treviso, Padova, Rovigo, Verona e Belluno, quindi su tutto il territorio veneto. Il film poi scenderà sotto il Po e arriverà alle isole, in quanto noi abbiamo circa cento sale in cui uscire entro il 31 Dicembre 2019. Inoltre, è stato premiato per la migliore sceneggiatura al Terra di Siena International Filmfestival e come miglior film al Festival dei Castelli romani a Frascati. Presumiamo di aver fatto un buon prodotto che, tra l’altro, a Natale andrà ad Oslo e Stoccolma negli istituti di cultura italiani.
Nando e Chiara cosa possono raccontarci di questa esperienza?
Nando Irene: Io avevo interpretato già il primo film di Luciano, quindi ho accettato di buon grado di partecipare a questa nuova impresa, in cui ho un piccolo ruolo, ma che può essere un grande ruolo. Perché fare cinema è un’impresa, creare rapporti, creare occasioni, conoscere altra gente. In Destini interpreto il padre di uno dei due protagonisti da giovani.
Luciano Luminelli: Sì, quello di Nando è un piccolo ruolo, ma, in realtà, è tra i co-protagonisti. Nando si sta affermando a carattere nazionale, grazie ai tanti prodotti cinematografici e televisivi ai quali sta prendendo parte.
Chiara Tascione: Io sono stata qui a girare tutta la settimana. È stato un bel viaggio che mi ha permesso di condividere bellissime esperienze e stringere bei rapporti umani. Nel film sono la figlia di Simone Montedoro.
Per quanto riguarda la colonna sonora, cosa potete dirci?
Tiziano Novelli: Della colonna sonora è già uscito anche il cd, nel quale vi sono diciannove brani musicali, di cui tre provenienti dal vecchio film.
Luciano Luminelli: Realizzare un film indipendente è molto difficile, perché magari riesci ad iniziarlo ma non sai quando lo finisci. Se non hai le risorse, al primo ostacolo si blocca tutto. È stato un lavoro veramente complesso anche a livello musicale, in quanto vi sono sedici brani arrangiati per orchestra che, purtroppo, ho dovuto limare un po’ per adattarli al montaggio definitivo, che è cambiato due o tre volte. Comunque, sono molto soddisfatto e la musica che preferisco è quella che commenta la sequenza di sesso accennato.
Luciano Luminelli, a quanto pare non solo regista…
Luciano Luminelli: Io sono anche il produttore di questo film e, in parte, l’organizzatore. La mia poliedricità è dovuta al fatto che si deve improvvisare quando si fa spettacolo. Io vengo dal mondo dell’architettura e da quello dello spettacolo come attore. Grazie infinite a Moreno, Patrizia e Nicola che hanno consentito la realizzazione parziale del film, essendo stata un’opera corale che ha visto coinvolte Padova, Treviso, Cittadella e altre città. Ma la parte galliese la si deve a questi tre signori. Patrizia e Nicola sono stati elargitori di denaro, consigli, disponibilità, convinzioni presso il territorio, coinvolgimento della gente e della conoscenza di Moreno Panozzo. Il marchio di Patrizia e Nicola è quello più importante del film, loro sono un po’ i testimonial di Destini e il rapporto che mi ci lega è speciale.
C’è un altro film in progetto?
Luciano Luminelli: Sì, c’è in progetto un altro film, ma voglio parlarne soltanto dopo l’uscita cinematografica e quella televisiva di Destini. Sono comunque convinto che vi sarà una continuità filmica e audiovisiva con altri temi. Bisognerà mettersi seduti a pianificare altre cose, ma penso che non finisca qui.
Francesco Lomuscio
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