Mondospettacolo intervista: Alessandro Bartolomeoli

Alessandro Bartolomeoli è uno scrittore marchigiano nato a Porto San Giorgio nel giugno del 1974, trasferitosi poi in provincia di Pesaro Urbino dove risiede. Autore pluripremiato in tutto il mondo di due romanzi, entrambi best-seller: Cui Prodest pubblicato da AIEP editore di San Marino nel 2009 (ora alla sua ottava edizione) e Nell’ombra della notte pubblicato per i tipi di Bastogi editrice italiana, nel 2010 (già alla terza ristampa).

Ciao Alessandro, benvenuto su Mondospettacolo. Perché non ti presenti ai nostri lettori?

Un caloroso saluto a tutti e grazie per l’invito… certamente, mi presento: mi chiamo Alessandro Bartolomeoli e sono nato a Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, 45 anni fa…

Che bello! Nelle Marche quindi? Splendido…

Esattamente, nelle Marche…

Ma andiamo avanti, i nostri lettori vorranno senz’altro saperne di più!  Chi sei? Come ti definisci?

Beh, detto in breve, sono uno scrittore. Nasco come giornalista investigativo però, sin da giovanissimo mi intrigavano gli enigmi, i misteri, i gialli…

Sei una specie di detective quindi?

Possiamo dire così, mi piace venire a capo delle cose… (sorride)

Interessante, ma quando il detective è diventato anche scrittore, è stato un passaggio naturale?

Beh, quello possiamo dire di sì: da quando ero studente a scuola e poi all’università, ho sempre avuto la penna in mano e la letteratura mi ha sempre colpito moltissimo, allora, mi son detto, perché non mettere su carta il frutto delle mie ricerche ma in forma di romanzo, di opera, di fiction. Così, dopo i primi saggi, ho capito che la forma del romanzo mi si addiceva molto di più, senza per questo rinunciare all’attività di giornalista.

Capisco e se volessimo leggere quello che hai scritto dove potremo trovare i tuoi libri?

Beh i miei due romanzi sono disponibili – oltre che in libreria – anche su tutte le piattaforme digitali più comuni: tra l’altro è recente la ristampa del mio primo libro: Cui Prodest presso Amazon.

Wow, hai detto due romanzi, la curiosità mi impone di chiederti se puoi anticiparci qualcosa in merito ai contenuti.

Certo, guarda, Sia in Cui Prodest, sia Nell’ombra della notte, il mio desiderio era quello di far suscitare nei lettori dubbi, interrogativi, sete di verità. Ricerca serrata della realtà! L’esistenza di sfumature nascoste, non svelate, che nessuno palesa, ma che intuiamo; ciò mostra che nel nostro profondo percepiamo che esistono, le cogliamo.

Ricordo la frase di una persona che incontrai qualche anno fa: “La Storia è quella che leggiamo dai giornali. La realtà è quella che creiamo noi”…

Bellissimo questo. In un certo senso, tu dici, possiamo essere gli artefici del nostro destino.

Certamente, non dobbiamo mai smettere di cercare la verità e di porci domande, questo è importante anche per rendere più serena la nostra esistenza. Anche se mi sono occupato molto degli aspetti oscuri della vita, questo mi ha certo aiutato a capire quanto sia importante attingere da quello che è il lato più solare, più lieve. Anche perché, soltanto dando – di tanto in tanto – uno stop a certi pensieri, è possibile vederci più chiaro. Il romanzo se vuoi è un modo di porre le cose anche in un contesto più metaforico, come dire… che è un racconto in cui il lettore si può identificare.

Tu guardi tanto alla realtà che ti circonda, quindi quello che ti interessa è ciò che provano le persone, i loro sentimenti?

Si, ovvio, tutto è legato alle emozioni, ai sentimenti… prima di tutto siamo creature umane. Io stesso mi emoziono e dietro il mio lavoro c’è, sempre presente, l’uomo Alessandro, che ama e ha continuamente contatti con persone che, continuamente, vivono di sensazioni.

Chi ti segue sa che hai vinto parecchi premi a livello internazionale, quali tra questi ti ha emozionato di più?

Avere riconoscimenti per il proprio lavoro è sempre una grande emozione … un onore! Sicuramente, due ricordi indelebili, quando ho ricevuto nel 2010 per “Nell’ombra della notte” il premio a Roma come miglior Thriller nella Rassegna internazionale di arte e moda nel mondo e quando “Cui prodest” è stato presentato dall’accademia internazionale Cartagine. Più dei molteplici premi però mi sono sentito davvero lusingato quando nel 2015 sono stato richiesto come membro di giuria al premio letterario internazionale Gina Labriola a Chiaromonte in Basilicata.

Ultimamente stai lavorando a qualcosa in particolare? Ed arrivando alla fine della nostra chiacchierata, cosa consiglieresti a qualcuno che volesse iniziare a scrivere?

Allora, come ti dicevo, sono interessato alle emozioni umane ed alla loro origine e, come puoi immaginare, la fantasia e la creatività di un bambino giocano un grandissimo ruolo in quello che è lo sviluppo delle emozioni nella età adulta: in altre parole sto esplorando la dimensione della favola… detto questo, non ti anticipo altro.

Per quanto riguarda la seconda domanda, occorre trovare un tema che ci appassiona che ci lega ad una storia, ad un fatto o ad una serie di fatti e non mollare mai, anche quando tutte le evidenze ti remano contro, se tu sei convinto di qualcosa lo devi perseguire, solo così potrai crearti una strada.

Alessandro, grazie del tuo tempo e delle tue parole ispirate che, sono certo, saranno di stimolo ad i nostri lettori e mi auguro che ci incontreremo presto con un nuovo tuo libro.

Grazie a voi… è stato un vero piacere essere in vostra compagnia. A presto!    

Intervista a cura di Riccardo Bernini.

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