Mondospettacolo intervista Amanda Campana, la teenager ribelle in Bastardi a mano armata

Amanda Campana è la giovanissima e bravissima attrice protagonista del nuovo thriller/poliziottesco diretto da Gabriele Albanesi: “Bastardi a mano armata”.

Amanda, benvenuta su Mondospettacolo. Ovviamente la prima domanda che ti faccio è questa: come e quando nasce la tua passione per la recitazione?

Ciao Alessandro e grazie. La mia passione per la recitazione devo essere sincera, è nata quando ho iniziato a recitare. Sono entrata nella mia Accademia, l’Yd actors, a fine 2018 e l’ho fatto un po’ per gioco, per provare qualcosa di nuovo. Ero alla ricerca di qualcosa che mi appassionasse. Pochi mesi dopo ho cominciato a fare i primi provini, sono stata presa per Summertime (la serie Netflix) e sul set ho scoperto quanto amo questo lavoro, i suoi ritmi frenetici, la passione, l’empatia e la pazienza che bisogna metterci, e tutta la soddisfazione che ti porti a casa dopo una lunga giornata che ti ha messo alla prova.

Che formazione hai seguito per diventare attrice?

Come dicevo sono entrata all’Yd actors  di Yvonne d’Abbraccio studio a fine 2018, l’accademia è di base a Roma ma aveva aperto una succursale a Milano (dove vivo) e quando mi si è presentata l’occasione, ho provato ad entrare e ho vinto una borsa di studio. Poco dopo appunto ho iniziato a fare provini e sono stata presa nel cast di summertime. Quindi diciamo che sono stata “catapultata” sul set da un giorno all’altro con solo un po’ di infarinatura di studio, quindi diciamo che mi sono formata e lo sto ancora facendo sia in accademia, sia sul set, e questo mi sta dando l’opportunità di studiare la teoria e poterla mettere in pratica, facendomi le ossa sul campo e provando sempre nuove esperienze da inserire nel mio bagaglio di attrice che ancora è piuttosto leggero, ma spero di poter riempire il più possibile nel corso della mia vita.

Come è nata la tua partecipazione al film di Gabriele Albanesi?

La mia partecipazione a BAMA è nata un po’ come accade di solito, tramite provini! Il regista, Gabriele Albanesi mi ha trovata sulla pagina della mia agenzia e mi ha voluta vedere. Ho fatto un paio di provini per il ruolo di Fiore a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, studiandoli e preparandomi insieme alla mia coach Yvonne d’Abbraccio e a quanto pare sono piaciuta. Sia Gabriele Albanesi che Gabriele Guidi (organizzatore generale) hanno pensato che fossi io l’attrice adatta per quel ruolo. E io li ringrazio immensamente per aver creduto in me!

Amanda Campana in una scena di “Summertime”

Hai recitato nella serie Netflix per ragazzi “Summertime” come ti sei trovata a recitare in ruoli e contesti totalmente opposti, nell’uno (Summertime) una commedia estiva e nell’altro (bastardi) un poliziesco drammatico a tinte molto forti.

Mi sono divertita davvero tanto a interpretare il ruolo di Fiore, così diverso da quello di Sofia con cui avevo esordito. Mi ha dato l’opportunità di sperimentare qualcosa di nuovo, di crescere professionalmente, tecnicamente e personalmente. È stata una sfida che ho accettato con determinazione. Alla fine nel lavoro, come nella vita, amo fare nuove esperienze, provare nuove sensazioni ed è un modo per migliorarsi e conoscersi sempre meglio. Sicuramente, in quanto esordiente, avevo un po’ di paura, un po’ di ansia di non essere in grado di portare in scena un personaggio così drammatico rispetto alla vivacità di Sofia in Summertime. Ma penso che proprio questi sentimenti mi abbiano aiutata a lavorare sul personaggio con più consapevolezza e attenzione.

Quale è il ruolo dei tuoi sogni, quello che vorresti assolutamente interpretare?

Questa è una domanda difficile a cui rispondere in quanto ho ancora così tanto che vorrei sperimentare che ancora non so che tipo di personaggio mi piacerebbe interpretare più di tutti. Per ora voglio godermi ogni ruolo e pensare che ogni nuovo personaggio che mi viene dato, sia proprio quello che sognavo di interpretare da sempre! Comunque in generale mi diverto a interpretare personaggi dal carattere forte e determinato, che sanno cosa vogliono e come ottenerlo. Ma mi auguro di sperimentare più personaggi possibile, dalla ragazzina spensierata alla ribelle, o dal personaggio in costume alla pazza serial killer! Mi auguro di divertirmi il più possibile insomma!

Da spettatrice, quali sono i generi di film da te preferiti, insomma quelli che ami guardare di più?

Io amo il genere thriller e un po’ tutti i suoi sottogeneri specialmente il thriller psicologico e poliziesco. Ho una passione un po’ macabra per le trame che raccontano di serial killer, che siano di finzione o ispirati a persone realmente esistite. Mi piace anche tanto l’horror, ma sono molto più esigente e selettiva su questo genere perché non sempre riesco a trovare un horror che mi faccia realmente paura e allo stesso tempo abbia anche una trama ben sviluppata e interessante.

Tornando a BAMA, quale è stata per te la scena più difficile da girare?

In BAMA sono state diverse le scene che mi hanno messa alla prova, ognuna per motivazioni diverse, c’erano le scene notturne girate fuori al freddo (abbiamo girato nel periodo di febbraio) mentre stavo in pantaloncini e canottiera, e quelle mi hanno messa alla prova dal punto di vista fisico. Oppure scene molto intense dal punto di vista emotivo perché piene di paura, rabbia e disperazione.

Amanda Campana in una foto di scena di BAMA

 

E anche dal punto di vista tecnico ci sono state scene davvero complicate, tra sparatorie, lotte, stunt-man che mi spiegavano come reagire e muovermi nel giusto modo ad un colpo ricevuto, come imbracciare un mitra, però ognuna di queste cose, ognuna di queste difficoltà è stata anche il motivo per cui mi sono davvero divertita a girare questo film.

Come ti sei trovata sul set, con il regista i tuoi colleghi ecc ecc.

Devo dire la verità, quando ho scoperto da chi sarebbe stato formato il cast ho avuto paura. Mi sentivo piccola e inesperta! Non sapevo se sarei stata in grado di interfacciarmi con attori con tutta quell’esperienza alle spalle. Non sapevo nemmeno se sarei riuscita ad amalgamarmi bene con loro data anche la differenza d’età. Poi però sono arrivata sul set, ho conosciuto il cast ed è stato bellissimo! Maria Fernanda è una donna dolcissima, paziente e sensibile, Fortunato ogni volta portava sul set una grande professionalità ma anche in buona dose di ironia e infine Marco e Peppino, sempre assolutamente professionali ma mai troppo seriosi, spesso scherzavamo e facevamo battute prendendoci anche un po’ in giro. Anche con Gabriele Albanesi, la produzione, la troupe, c’è stata con tutti grande connessione, sintonia simpatia e voglia di lavorare assieme! Insomma, sono stati tutti meravigliosi! Oltre che grandi professionisti sono delle persone splendide, io mi sento davvero tanto fortunata ad aver potuto condividere quest’esperienza con loro. E per questo ringrazio ogni persona con cui ho lavorato a questo film, per avermi fatta sentire sempre nel posto giusto.

Amanda Campana sul set con Maria Fernanda Candido e il regista Gabriele Albanesi

Oltre a BAMA che vedremo da oggi in Streaming, dove ti potremo vedere in futuro?

Purtroppo causa COVID ci sono stati diversi rallentamenti un po’ su tutte le produzioni con cui ho lavorato nel 2020. Perciò ancora non so dare date, ma sicuramente mi rivedrete nella seconda stagione di Summertime e anche in un horror ambientato negli anni 80 dal titolo “Il mostro della cripta” diretto da Daniele Misischia. Non vedo l’ora!

Amanda la nostra intervista termina qui, rinnovandoti i miei complimenti, colgo l’occasione per rinnovarti a nome mio e di tutta la mia redazione i miei complimenti e di augurarti un futuro pieno di successo.

Grazie mille a te Alessandro, è stato un piacere e spero tanto che BAMA ti piaccia!

Alessandro Cunsolo

https://www.instagram.com/amanda.yr/

Bastardi a mano armata: le “ore disperate” di Gabriele Albanesi