Mondospettacolo videointervista Sasha Alessandra Carlesi, regista de Il giardino dei sogni perduti

Attualmente in post-produzione, si intitola Il giardino dei sogni perduti l’ultimo lavoro della regista di Prato Sasha Alessandra Carlesi.

Un cortometraggio che affronta in maniera atipica la altamente delicata tematica dell’aborto, offrendo allo spettatore modo di riflettere sull’argomento senza giudicarlo.

Un cortometraggio ambientato in un giardino meraviglioso dove si muovono e si raccontano adulti che hanno, però, le movenze di bambini, tra cui Michelle, Vincenzo e Francesca, ovvero Martina Palladini, Ciro Buono e Patrizia Pellegrino. Tre personaggi che iniziano a parlare mentre attraversano questo posto magico, raccontandoci i loro sogni.

Chi sarebbero stati, cosa “sarebbero” diventati.Spostandosi da un luogo per raggiungerne un altro dove si raduneranno tutti assieme in un grande girotondo scopriamo che questi adulti, così candidi e puliti, non sono altro che bambini mai nati, che hanno assunto la forma umana dei loro sogni, di ciò che sarebbero stati se venuti al mondo: una veterinaria, un manager, un’attrice di varietà.

Ci raccontano di sé, ma anche della loro non nascita, e attraverso le proprie parole capiremo da dove provenivano e dove non sono potuti arrivare. Ora vivono nel proprio Eden onirico, in armonia con gli altri, e dall’alto osservano noi esseri umani, piccoli, sulla Terra.

Provando dunque ad immaginare come sarebbe stata la vita dei tre protagonisti mai nati, con un cast comprendente anche Valerio Paolucci e Andrea De Dominicis Il giardino dei sogni perduti intende essere un viaggio onirico tutt’altro che volto a fornire un giudizio di merito sulla validità dell’aborto.

Un viaggio onirico mirato a portare la discussione oltre, prendendo in considerazione anche le situazioni personali delle madri dei tre bimbi protagonisti e delle motivazioni profonde che le hanno spinte ad un’interruzione di gravidanza. Un atto necessario e che dà diritto di scelta e libertà alle donne? oppure una pratica non consona che interrompe qualcosa di intoccabile?

Nell’attesa d poterlo visionare, abbiamo incontrato a Roma la regista Sasha Alessandra Carlesi, la cui filmografia ricordiamo che, oltre agli short Rosa blu, Novel, Stavolta tocca a meIn the black box, include il lungometraggio thriller Le grida del silenzio, distribuito nei cinema nel 2018 da Saturnia pictures e Ipnotica produzioni e ora disponibile su Sky suspense e Now Tv.

Di seguito, la nostra videointervista.

(Photo credits: Vincenzo Peluso, Lorenzo Polenta, Andrea Baroni)

 

 

Francesco Lomuscio