Monos – Un gioco da ragazzi: un suggestivo thriller nella Colombia selvaggia

Sono vestiti con scarponi e abiti militari, hanno i volti sporchi di fango e una giovinezza che fa pensare solo a ragazzi che giocano a fare la guerra. Ma la guerra raccontata dal regista colombiano Alejandro Landes in Monos – Un gioco da ragazzi non è un gioco. Quelle figure che da subito riempiono lo schermo sono i Monos, combattenti giovanissimi e feroci, addestrati da un uomo adulto chiamato il Messaggero.

La loro storia si svolge nella foresta pluviale e negli altopiani selvaggi e impervi della Colombia. Qui gli adolescenti hanno il compito di fare la guardia ad una donna americana, la Doctora (Julianne Nicholson), che, prigioniera di una non meglio identificata Organizzazione, è costretta a filmare messaggi video per dimostrare di essere viva.

I Monos hanno però anche il compito di mungere e trattare bene una mucca chiamata Shakira. Quando l’animale viene accidentalmente ucciso, qualcosa nel gruppo cambia e la situazione precipita velocemente.

Tutto in Monos – Un gioco da ragazzi ha il sapore di un realismo voluto e ricercato. I Monos, che nella loro fanciullezza giocano a fare i grandi, fanno paura. Ridono, piangono, si baciano e fanno a botte, sono istintivi, violenti e insieme mantengono in sé il lato giocoso proprio della loro età, il desiderio seppur negato di una vita diversa. Ogni cosa è guardata attraverso l’occhio di una regia che non risparmia scene crude, sanguinose e, per certi versi, atroci e colme di orrore.

Eppure questo realismo con cui Landes cerca di raccontare la storia di un Paese, il suo, macchiato dalla violenza della guerra civile, è incastonato in una dimensione ben più astratta che priva lo spettatore di qualsivoglia riferimento concreto.

Dei ragazzi non sappiamo nulla. Sono identificati solo da nomi in codice come Wolf, Lady, Big Foot, Rambo, Patagrande, Bum Bum. Non sappiamo da dove vengano, quali siano le loro storie. Così per la Doctora, il Messaggero e l’Organizzazione.

Non sappiamo in quale momento avvenga la storia perché la vicenda è calata in una dimensione atemporale e sospesa.

Ecco che allora questa sapiente e riuscita mescolanza fa di Monos – Un gioco da ragazzi un film capace di andare oltre ogni riferimento storico per lasciare spazio a paure, pensieri, emozioni e riflessioni decisamente più universali.

 

 

Valeria Gaetano