Addio a Ty Hardin, eroe degli spaghetti western e della serie Bronco

Ty Hardin

Se n’è andato l’attore Ty Hardin, protagonista di alcuni film hollywoodiani e anche in Italia in spaghetti western e polizieschi.

L’attore Ty Hardin, famoso interprete americano di spaghetti western, è morto giovedì sera all’età di 87 anni.

Nato a New York City il 1° gennaio del 1930, Ty cresce in Texas e svolge il servizio militare durante la guerra di Corea. Dopo essersi trasferito in California esordisce nel 1958 con lo pseudonimo Ty Hungeford in alcuni B-movie, tra cui i fantascientifici I figli dello spazio di Jack Arnold e Ho sposato un mostro venuto dallo spazio di Gene Fowler Jr. Quando l’attore Clint Walker chiede un sensibile aumento del suo compenso per la serie TV Cheyenne, la Warner Bros. pensa di sostituirlo proprio con Ty, creandone poi uno spin-off tutto per lui, Bronco (1958-1962), in cui Hardin interpreta Bronco Layne un itinerante ex ufficiale confederato in cerca di fortuna nel West dopo la fine della Guerra di Secessione. Iniziano così anche i ruoli di rilievo al cinema: L’urlo della battaglia di Samuel Fuller (1962), Sessualità di George Cukor (1962), Il muro dei dollari di Richard Wilson (1963), Pt 109 – Posto di combattimento di Leslie H. Martinson (1963), La battaglia dei giganti di Ken Annakin (1965), Custer eroe del West di Robert Siodmak (1967), Il cerchio di sangue di Jim O’Connolly (1967).

Ty Hardin sbarca poi in Italia a metà anni ’60, diventando uno dei protagonisti dei nostri spaghetti western, da L’uomo della valle maledetta di Siro Marcellini (1964) a Sei iellato amico, hai incontrato Sacramento di Giorgio Cristallini (1972), da Acquasanta JoeIl giorno del giudizio, entrambi diretti da Mario Gariazzo nel 1971. Non mancano anche i polizieschi come Bersaglio mobile di Sergio Corbucci (1967), Caccia ai violenti di Nino Scolaro e Sandy Howard (1968) e Quel maledetto giorno della resa dei conti di Sergio Garrone (1971). Dopo qualche esperienza in Germania, tornato negli Stati Uniti, Hardin prosegue con qualche sporadica e dimenticabile apparizione, tra cui quella in un episodio della serie Love Boat nel 1981, per poi prendere parte nel 1997 alla serie Noi siamo angeli, interpretata da Bud Spencer e diretta da Ruggero Deodato.

Terminata la carriera attoriale, Ty Hardin si è autoproclamato “combattente per la libertà”, capeggiando un gruppo radicale di destra antisemita chiamato The Arizona Patriots. Nel 1986 dopo il sequestro di armi e pubblicazioni illegali, fu costretto a lasciare l’Arizona e il gruppo si sciolse. Nonostante fosse spesso definito solo un “pezzo di manzo” (e non a caso è apparso a torso nudo in molte scene), Ty ha mostrato anche doti da commedia, come in Sessualità e buone capacità drammatiche, come ne Il muro dei dollari. Ha avuto ben otto mogli e sette figli.

di Ivan Zingariello