Dopo aver diretto nel 2021 Una relazione, lo sceneggiatore Stefano Sardo firma la sua seconda regia con Muori di lei.
Luca, interpretato da Riccardo Scamarcio, insegna filosofia in un liceo e vive in un appartamento elegante situato nel cuore di Roma insieme a sua moglie Sara, portata in scena da Maria Chiara Giannetta.

I due coniugi desiderano avere un figlio, ma sono costretti a ricorrere alla fecondazione assistita e si trovano a rimandare la loro decisione, poiché siamo nel 2020 nel momento in cui irrompe la pandemia del Covid-19. Sara è un medico e deve prestare servizio in ospedale per le emergenze, mentre viene dichiarato il lockdown nazionale. Luca rimane in casa da solo tutto il giorno, facendo lezione a distanza ai suoi allievi. Nel palazzo ci sono solo uffici deserti a causa della quarantena, più il loro appartamento, e un B&B in cui da qualche giorno vi abita Amanda, ragazza cubana incarnata da Mariela Garriga. Quest’ultima è un’insegnante di ginnastica e anche lei fa lezione a distanza, utilizzando il terrazzo condominiale, dove Luca si reca per bere da solo un bicchiere di vino; ma, soprattutto, inizia a notare la bellissima Amanda che in tuta aderente si muove a ritmo di musica. Il professore è travolto dal desiderio e la ragazza sembra incline ad assecondare e provocare i suoi sguardi. Mentre le giornate trascorrono lente e la fedeltà di Luca viene messa a dura prova.

Muori di lei si incentra sul tema del desiderio raccontando dunque la reclusione forzata, il distanziamento sociale e la forte solitudine di Luca, che si trova appunto ad immaginare una relazione che trasgredisca ogni regola; mentre sua moglie viene richiamata per emergenza a coprire anche i turni di notte in ospedale. Luca è travolto da una passione incontrollata nei confronti di Amanda e decide di abbattere la distanza, costituita solo dai pochi passi che separano i due appartamenti siti sullo stesso pianerottolo. Stefano Sardo descrive il desiderio come quel qualcosa a cui non si comanda e mette l’insegnante di filosofia inizialmente nella condizione di essere un voyeur che spia dalla finestra di fronte la vita di Amanda.

Egli è sopraffatto sia dalla legge del desiderio che da quella di Murphy, poiché l’attrazione tra i due deflagra in una relazione carnale, ma dalle conseguenze sconvolgenti e sorprendenti. I colpi di scena non mancano e si rivelano sorprendentemente efficaci, man mano che la vicenda si evolve in un thriller dalla messinscena suggestiva e dai risvolti trattati con un’intensità che cattura l’attenzione. Muori di lei funziona fin dall’inizio, reggendosi su una trama in cui il tema del desiderio è esplorato con una sensibilità intrigante, grazie a una sceneggiatura che delinea personaggi complessi e una passione erotica vibrante e coinvolgente. Inoltre, la storia tra Luca e Amanda offre uno sguardo fresco e avvincente in un film che si distingue per la sua atmosfera intensa e memorabile.
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