Nastri d’Argento: vince “La pazza gioia” di Paolo Virzì. Premiati Accorsi e Jeeg Robot

Sono stati assegnati ieri sera al Teatro Antico di Taormina i Nastri d’Argento 2016, i premi del sindacato dei giornalisti cinematografici SNGCI al cinema italiano. La cerimonia di premiazione, condotta da Matilde Gioli, andrà in onda il 23 luglio su Rai 1.



Tra Perfetti sconosciuti (commedia dell’anno) e Lo chiamavano Jeeg Robot (come previsto il miglior esordio ai Nastri 2016), a due anni dai premi per Il capitale umano è ancora una volta Paolo Virzì il regista del miglior film ai Nastri d’Argento, con La pazza gioia. Premiate anche le sue attrici, Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, la sceneggiatura scritta dal regista con Francesca Archibugi e i costumi di Catia Dottori. Un successo annunciato per il film, da subito molto amato dal pubblico e accolto con entusiasmo dai giornalisti e dalla critica già dopo i primi applausi a Cannes. Erano 10, il massimo quest’anno tra le nomination, le sue candidature. 9 quelle di Lo chiamavano Jeeg Robot che vince anche con il miglior attore non protagonista, Luca Marinelli.

Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese vince anche per la canzone, interpretata da Fiorella Mannoia (ne è autrice con Bungaro e Cesare Chiodo). E soprattutto con il premio ai 7 protagonisti del film, il Nastro collettivo per il cast che va a Anna Foglietta, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Marco Giallini, Valerio Mastandrea.

Inoltre, come già annunciato a Roma, Non essere cattivo è il film dell’anno votato dal Direttivo, mentre un bel sorpasso, ai voti, l’ha fatto Veloce come il vento, con Stefano Accorsi, Nastro per il miglior protagonista, Matilda De Angelis, Premio Guglielmo Biraghi (che si aggiunge ai ragazzi di Un bacio di Ivan Cotroneo e a Moisè Curia, premiato con Nuovo Imaie) e Nastro per il montaggio a Gianni Vezzosi.

Miglior soggetto dell’anno quello di Io e lei (Ivan Cotroneo, Francesca Marciano e Maria Sole Tognazzi). Battuto tra le commedie Quo vado? ma, in un autentico testa a testa, proprio il suo produttore Pietro Valsecchi vince il Nastro: l’ha spuntata alla fine (anche per  Chiamatemi Francesco e il contributo con il quale ha sostenuto Non essere cattivo) su Marco Belardi, candidato per due titoli che hanno comunque stravinto come La pazza gioia e Perfetti sconosciuti.

Tra i film candidati, 35 sui 119 usciti nel periodo 1 giugno 2015 – 22 maggio 2016, Suburra  di Stefano Sollima vince con  la migliore attrice non protagonista, Greta Scarano, e con la scenografia che premia due volte Paki Meduri, vincitore anche per Alaska di Claudio Cupellini. Tra i premi tecnici ottiene altri riconoscimenti il film di Caligari Non essere cattivo, che vince il Nastro anche per il sonoro in presa diretta di Angelo Bonanni e per la fotografia di Maurizio Calvesi, premiato anche per Le confessioni di Roberto Andò.

Sono state in tutto 48 le opere prime e 42 le commedie in selezione (a titolo di curiosità, 13 sono state firmate quest’anno da registi esordienti) in quest’edizione che si conclude con un palmarès particolarmente ricco di attori: oltre ai Nastri votati da 100 giornalisti è andato infatti a Carlo Verdone e Antonio Albanese il ‘Premio Manfredi’ condiviso con la famiglia di Nino e in particolare con la moglie Erminia.

Il Nastro europeo – dopo quello internazionale consegnato a Roma, mesi fa, a Kevin Costner – premia Juliette Binoche per L’attesa di Piero Messina.

Il Sindacato ha anche deciso di assegnare alcuni ‘Nastri dei 70 anni’: riconoscimenti due volte speciali perché legati ad un forte impegno nell’attualità e realizzati in una special edition che riproduce l’icona del primo Nastro consegnato nel 1946 ad autori e protagonisti di un cinema entrato nella storia: Anna Magnani, Roberto Rossellini, poi Vittorio De Sica. Un premio che va quest’anno, con diverse motivazioni, a Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio (Paolo Borsellino e Giovanni Falcone in Era d’estate di Fiorella Infascelli), a Leo Gullotta che condivide il suo compleanno con i Nastri e lo riceve nel trentennale del premio a Giuseppe Tornatore per il suo film d’esordio Il camorrista. E un premio per il particolare impegno rispettivamente sul tema dei diritti civili e sul ‘caso Eternit’ va, ancora, a Sabrina Ferilli (con Io e lei oltre la qualità dell’interpretazione un’autentica militanza prima della legge Cirinnà) e Marco D’Amore (Un posto sicuro).

Gran festa per Lo chiamavano Jeeg Robot, Premio Hamilton Behind the camera-Nastri d’Argento alla quarta edizione, quest’anno destinato a Gabriele Mainetti, un debutto come regista ma anche come produttore: per condividere il festeggiamento a Taormina con il regista e con Luca Marinelli arriva anche Claudio Santamaria.

A proposito di esordi, debutta quest’anno al Teatro Antico con i Nastri il Premio Graziella Bonacchi dedicato all’agente, improvvisamente scomparsa nel settembre del 2015, che ha contribuito a creare lo star system degli ultimi anni: il primo riconoscimento, assegnato dalla Giuria del Sindacato all’attore ‘under 35’ che più si è distinto per una performance da vera rivelazione, va quest’anno ad Alessandro Borghi (Non essere cattivo, Suburra), anche Personaggio dell’anno Persol Nastri d’Argento, insieme con Luca Marinelli,  Nastro d’Argento migliore non protagonista, per Non essere cattivo.

Ancora fra gli attori, anzi fra le attrici, vanno a due interpreti straordinarie come Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, rispettivamente, il Premio Nastri d’Argento Shiseido per lo stile (quello cosmopolita della Bruni Tedeschi) e il Wella Nastri d’Argento per l’immagine (sempre diversa, soprattutto nell’hairstyling) a Micaela Ramazzotti. A Taormina ritira il Porsche 718 boxster Tradizione ed Innovazione Maria Sole Tognazzi, artista ideale per il link tra la tradizione della sua storia familiare e il suo cinema segnato da uno sguardo sempre attento alla società di oggi e di domani.

Infine, guarda agli sceneggiatori di domani, tra le tante promesse e gli esordienti di quest’anno anche l’iniziativa condivisa dai Nastri 70 con SIAE: tre borse di formazione per la sceneggiatura vanno ad altrettanti autori scelti tra i film quest’anno in cinquina. I vincitori sono: Piero Messina (L’attesa), Alberto Caviglia (Pecore in erba) e Francesca Manieri (segnalata per Veloce come il vento, e al lavoro in questo momento sui sequel di Smetto quando voglio).

Un anticipo dei premi a Roma ha festeggiato nella serata del MAXXI Stefania Sandrelli: il suo Nastro d’Oro va ad aggiungersi agli stessi riconoscimenti consegnati per i 50 anni dei Nastri a Sophia Loren, Michelangelo Antonioni e Alberto Sordi poi, per il successo agli Oscar®, a Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.

Di seguito, l’elenco completo di tutti i premiati dei Nastri d’Argento 2016

 

 

Ivan Zingariello

 

Nastri d'argento


NASTRI D’ARGENTO 2016 – I vincitori

NASTRO DELL’ANNO
Non essere cattivo di Claudio Caligari – Valerio Mastandrea, Luca Marinelli, Alessandro Borghi

REGISTA DEL MIGLIOR FILM
Paolo Virzì – La pazza gioia

MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE
Gabriele Mainetti – Lo chiamavano Jeeg Robot

COMMEDIA
Paolo Genovese – Perfetti sconosciuti

PRODUTTORE
Pietro Valsecchi – Quo vado?, Chiamatemi Francesco e per il contributo a Non essere cattivo in associazione con Kimerafilm, Rai Cinema e in collaborazione con Leone Film Group, BNL e MiBACT

SOGGETTO
Ivan Cotroneo, Francesca Marciano, Maria Sole Tognazzi – Io e lei

SCENEGGIATURA
Paolo Virzì, Francesca Archibugi – La pazza gioia

ATTORE PROTAGONISTA
Stefano Accorsi – Veloce come il vento

ATTRICE PROTAGONISTA
Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti – La pazza gioia

ATTORE NON PROTAGONISTA
Luca Marinelli – Lo chiamavano Jeeg Robot

ATTRICE NON PROTAGONISTA
Greta Scarano – Suburra

FOTOGRAFIA
Maurizio Calvesi – Non essere cattivo, Le confessioni

SCENOGRAFIA
Paki Meduri – Alaska, Suburra

COSTUMI
Catia Dottori – La pazza gioia

MONTAGGIO
Gianni Vezzosi – Veloce come il vento

SONORO IN PRESA DIRETTA
Angelo Bonanni – Non essere cattivo

COLONNA SONORA
Carlo Virzì – La pazza gioia

CANZONE ORIGINALE
Fiorella Mannoia, Bungaro, Cesare Chiodo – Perfetti sconosciuti (Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese)

CASTPerfetti sconosciuti (Casting director Barbara Giordani)
Anna Foglietta, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo, Marco Giallini, Valerio Mastandrea

NASTRO D’ORO: Stefania Sandrelli

NASTRO EUROPEO 2016: Juliette Binoche (L’attesa)

NASTRO INTERNAZIONALE 2016: Kevin Costner

PREMI GUGLIELMO BIRAGHI per gli attori più giovani
Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani, Leonardo Pazzagli, Alessandro Sperduti (Un bacio)
Matilda De Angelis (Veloce come il vento)

PREMIO BIRAGHI NUOVOIMAIE: Moisè Curia – Abbraccialo per me, La nostra quarantena

PREMIO ‘GRAZIELLA BONACCHI’ Attore rivelazione dell’anno: Alessandro Borghi – Non essere cattivo, Suburra
Nastri d’Argento – SIAE per i nuovi sceneggiatori: Alberto Caviglia – Pecore in erba e Piero Messina – L’attesa e Francesca Manieri – Veloce come il vento

NASTRI SPECIALI dei 70 ANNI
Leo Gullotta
Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio – Era d’estate
e per l’impegno sui temi della società Sabrina Ferilli – Io e lei e Marco D’Amore – Un posto sicuro

PREMIO ‘NINO MANFREDI’: Carlo Verdone e Antonio Albanese – L’abbiamo fatta grossa

Hamilton Behind the camera-Nastri d’Argento: Gabriele Mainetti – Lo chiamavano Jeeg Robot
Premio Nastri d’Argento-Persol – Personaggi dell’anno: Alessandro Borghi, Luca Marinelli – Non essere cattivo
Premio Nastri d’Argento Porsche 718 boxster, Tradizione ed Innovazione: Maria Sole Tognazzi
Shiseido Nastri d’Argento per lo stile: Valeria Bruni Tedeschi – La pazza gioia
Premio Wella Nastri d’Argento per l’immagine: Micaela Ramazzotti – La pazza gioia